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11 Ottobre 2022
14:53

L’Australia ha dato il via a un piano per far fronte all’estinzione degli animali

È stato approvato il Piano australiano "Towards Zero Extinctions" per combattere il crescente declino delle specie nel Continente. Il progetto prevede di garantire che il 30% delle aree terrestri e marine in Australia venga posto sotto tutela con l'istituzione di parchi naturali e riserve entro il 2030.

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«Sono orgogliosa di presentare il Piano dell'Australia del prossimo decennio per salvaguardare le specie minacciate, il progetto: "Towards Zero Extinctions"». Questa è una nota scritta dalla ministra federale dell'ambiente e dell'acqua australiana Tanya Plibersek nel documento ufficiale che descrive quali saranno i prossimi passi del Governo per far fronte alle minacce che stanno causando la scomparsa di molte specie nel Continente.

L'incredibile quantità di endemismi australiani, ovvero animali che vivono esclusivamente in un determinato luogo, impone una scrupolosa attenzione da parte dello Stato. Senza una particolare cura della biodiversità l'umanità intera rischia di perdere specie che ormai sono entrate nell'immaginario collettivo di tutti. Parliamo di animali come l'ornitorinco, con il suo becco bruno e la pelliccia idrofoba protagonista di film e cartoni animati, l'echidna, con i suoi aculei e ghiotto di formiche e termiti, o il wombat, l'erbivoro famoso per le sue feci di forma cubica.

Insomma grazie al nuovo provvedimento queste e più di altre 100 specie australiane potrebbero finalmente ricadere in una rete di tutele conservazionistiche che li preservi adeguatamente. Ma l'obiettivo non è così semplice da raggiungere.

Le minacce alla biodiversità australiana

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L’Australia è in crisi profonda e da tempo gli scienziati spiegano quanto e come sia necessario agire al più presto. Il rapporto Australia State of the Environment del 2021 ha riportato infatti dati allarmanti in tutta la nazione con danni che rischiano di essere irreversibili. In particolare è stato esplicitato che almeno 19 ecosistemi sono al collasso e 200 specie animali e vegetali sono a rischio d'estinzione.

Fra le principali minacce c'è il cambiamento climatico che ha messo a repentaglio la vita di numerosi animali con le alte temperature che hanno dato vita a roghi devastanti che nell'estate del 2019-2020 hanno consumato più di 19 milioni di ettari di foreste e "bushland", tipico ecosistema australiano.

Ad aggravare la situazione, poi, c'è la continua perdita di habitat che avviene a causa dell'uomo che sottrae territori preziosi per molte specie e realizza grandi miniere a cielo aperto. In questa opera migliaia di ettari vengono disboscati per fare posto a siti di scavo e gli animali non possono fare altro che spostarsi o perire nella fuga.

Nella lista delle minacce più gravi agli ecosistemi australiani, però, non può sicuramente mancare l'introduzione di specie invasive. Per capire quanto questo fenomeno sia pericoloso per la biodiversità australiana basti pensare che lo Stato spende mediamente in un anno più di 1,5 miliardi di dollari per il controllo delle piante infestanti.

ll Piano del Governo australiano: Towards Zero Extinctions

Il Piano, dunque, dovrebbe far fronte alla profonda crisi di biodiversità, con l'ambizioso obiettivo di salvare dall'orlo dell'estinzione 110 specie animali, e di salvaguardare almeno 20 ecosistemi diversi. Nel Piano il Governo si impegna a garantire che il 30% delle aree terrestri e marine del Continente venga posto sotto tutela con l'istituzione di parchi naturali e riserve entro il 2030. 

A favorire la realizzazione del progetto c'è la divisione in obiettivi minori da completare in breve tempo. Fra le prime azioni che già dal prossimo anno verranno messe in atto, ad esempio, è possibile leggere la creazione di una lista di habitat e specie che devono avere la priorità in quanto maggiormente in pericolo. Di animali in pericolo ce ne sono molti, come i meravigliosi serpenti del genere Acanthophis, vipere tozze e robuste dal veleno mortale che è possibile trovare principalmente nello Stato australiano del Queensland, o il piccolo wallaby parma (Notamacropus parma), timida e sfuggente creatura delle foreste costantemente minacciato da incendi boschivi e dall’aumento di predatori.

Riuscire a preservare queste specie non significa solo garantire la loro sopravvivenza, ma favorisce la biodiversità degli habitat e delle comunità animali e vegetali alle quali appartengono. Questa è proprio l'azione che opera quella che in termini tecnici viene chiamata "specie ombrello", ovvero un'animale o una pianta la cui presenza in una determinata area garantisce i presupposti per la creazione di una zona protetta e permette indirettamente di conservare tutte le specie che ricadono nella stessa area.

La speranza di riuscire a bloccare o perlomeno attenuare il declino delle specie in Australia, ora, si fa più viva, anche se diversi scienziati e attivisti ripongono poca fiducia nel progetto. La loro preoccupazione è sopratutto sullo scarso tempismo con il quale il provvedimento è stato preso e forse l'impegno e la passione dei biologi della conservazione che lavoreranno al piano non basterà.

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