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14 Ottobre 2021
12:09

L’asino Filippo salvato dai carabinieri: era maltrattato e denutrito

Non riusciva più a camminare a causa dei suoi zoccoli mai curati. Stava male ed era disidratato. Così i carabinieri della stazione di Castel d’Aiano (Bologna) hanno trovato l’asino Filippo. E, appena lo hanno visto in queste condizioni, lo hanno salvato perché di sicuro non poteva continuare a vivere in questo modo.

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Non riusciva più a camminare a causa dei suoi zoccoli mai curati. Stava male ed era disidratato. Così i Carabinieri della stazione di Castel d’Aiano (Bologna) hanno trovato l’asino Filippo. E, appena lo hanno visto in queste condizioni, lo hanno salvato perché di sicuro non poteva continuare a vivere in questo modo. Il blitz è avvenuto all’interno di un’azienda agricola specializzata nell’allevamento di bovini e bufale da latte. Già un paio di anni fa l’impresa era stata al centro di un sequestro preventivo per alcuni reati ambientali ed abusi edilizi. Ora, i militari sono ritornati lì per un’ispezione su delega della Procura della Repubblica di Bologna.

Al momento del controllo, eseguito con la collaborazione del personale dell’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna, i carabinieri hanno riscontrato anomalie sulla gestione dello smaltimento dei rifiuti aziendali e sulle tecniche di allevamento degli animali. Tra loro, appunto, c’era proprio Filippo. Visitato dagli operatori del servizio veterinario della sede di Vergato dell’Ausl di Bologna, l'asino è stato trovato in pessime condizioni di salute, disidratato e affetto da un’abnorme crescita degli zoccoli che ne avevano compromesso la deambulazione. Ormai non riusciva più a muoversi tanta la difficoltà che aveva a causa degli zoccoli mai curati.

I militari hanno cercato subito di rifocillarlo. Ed era, appunto, proprio quello che Filippo stava cercando. Infatti, appena gli è stato avvicinato un secchio d’acqua l’asino ha iniziato a bere abbondantemente. Sulla testa del titolare dell’azienda ora pende una denuncia: dovrà rispondere dei reati di maltrattamento di animali e deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi. Nel frattempo, però, per Filippo si apre una nuova vita. I carabinieri lo hanno affidato alle cure della titolare di un centro ippico della zona. Lì potrà recuperare le forze e tornare a vivere in piena serenità.

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