È arrivato davanti al Duomo di Torino con la figlia Claudia e il suo cane guida, il Labrador nero Spritz, sicuro del fatto di poter entrare senza difficoltà. Invece per Vittorino Biglia, ipovedente, il portone è rimasto chiuso: niente accesso con il cane, neppure se con la sua presenza garantisce sostegno e supporto indispensabili al suo umano.
Biglia, che abita a Imperia e che è anche consigliere regionale in Liguria dell’Unione Italiana Ciechi, ha provato a spiegare all’addetto agli ingressi che la legge garantisce l’accesso ai cani guida ai luoghi aperti al pubblico, ma l’uomo non ha voluto sentire ragioni. E così Biglia, suo malgrado, si è visto costretto a chiamare il 112 e spiegare che la visita del Duomo e del presepe monumentale di Matera allestito all’interno gli era preclusa perché era in compagnia del suo cane guida. L’arrivo di una volante della polizia ha messo la parola fine alla discussione, e Vittorino e Spritz sono alla fine entrati senza ulteriori ostacoli.
Biglia ha voluto sottolineare a Kodami l’importanza di parlare di episodi di questo genere, proprio per contribuire a una corretta informazione: «Il mio intento non è mai stato quello di fare polemica, né di impegnare le forze dell'ordine – spiega – È però importante ricordare che c'è una legge che riconosce il ruolo dei cani guida, consentendo l'accesso ai luoghi aperti al pubblico. E nonostante una rinnovata sensibilità nei confronti degli animali, che siano o meno da assistenza, io mi trovo ogni giorno in situazioni in cui mi viene vietato l'accesso a determinati luoghi perché sono accompagnato dal cane guida. Eppure è chiaramente riconoscibile con la sua pettorina con la croce rossa. Mi è capito nei supermercati e a volte anche nei ristoranti. Per questo cerchiamo, con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, di andare nelle scuole per informare e sensibilizzare, e anche per formare le persone sul tema».
«Nel 2016 con l'associazione e con Spritz siano andati anche in visita dal Papa – conclude Biglia con un sorriso mesto – Lui stesso ha riconosciuto l'importanza dei cani guida. È molto importante che vi sia una corretta informazione su questo argomento».
Cani guida e luoghi pubblici: cosa dice la legge?
L’accesso dei cani guida a luoghi aperti al pubblico è disciplinato dalla legge 37 del 14 febbraio 1974 intitolata “Gratuità del trasporto dei cani guida dei ciechi sui mezzi di trasporto”. Nello specifico, la legge chiarisce (ormai da 47 anni) che «il privo di vista ha diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida nei suoi viaggi su ogni mezzo di trasporto pubblico senza dover pagare per l'animale alcun biglietto o sovrattassa. Al privo della vista è riconosciuto altresì il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida».
La legge 60 dell’8 febbraio 2006 ha inoltre integrato la normativa, chiarendo che «i responsabili della gestione dei trasporti e i titolari degli esercizi che impediscano od ostacolino, direttamente o indirettamente, l'accesso ai privi di vista accompagnati dal proprio cane guida sono soggetti ad una sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da euro 500 a euro 2.500».
«È stato imbarazzante, se solo ci fosse più informazione – ha commentato la figlia di Vittorino, Claudia, condividendo l’episodio sui social – Capisco se fosse capitato in una chiesetta in Bruere (frazione del Comune di Rivoli, ndr) ma eravamo in centro, vicino a piazza Castello. Quindi ripeto.. Molto molto imbarazzante».
Spritz è arrivato nella vita di Vittorino dopo Penelope, Labrador anche lei e in precedenza cane guida di Biglia. Penelope nel 2016 è però diventata cieca a sua volta: ormai parte della famiglia è rimasta al fianco del suo umano, passando il testimone a Spritz per l'assistenza quotidiana.