Lasciata a piedi dal taxi perché aveva con sé il cane. Da Sanremo arriva la storia di Cristina e della sua Mijita, un Galgo spagnolo di 3 anni, la cui presenza le ha reso di fatto impossibile tornare a casa dopo essere arrivata con il treno alla stazione di Sanremo. Il “no” del tassista è stato categorico: non si sale a bordo con il cane.
«Avevo l’auto alla stazione di Taggia e dovevo andare a Ceriana dove abito – ha raccontato la donna all’Ansa – purtroppo, però, se avessi preso il treno che fermava a Taggia sarei rincasata molto più tardi. Così ho deciso di proseguire in treno fino a Sanremo». Taggia e Sanremo distano circa una decina di chilometri. All’esterno della stazione, però, non ci sono taxi disponibili e, quindi, Cristina chiama il numero per chiederne uno. «Quando ho detto che avevo con me un cane, mi è stato risposto che difficilmente mi avrebbero caricata – prosegue la donna – a un certo punto sono arrivati i taxi, che hanno accolto gli altri passeggeri. L’autista dell'ultimo mi ha detto che purtroppo era allergico ai cani».
Parte, quindi, una seconda chiamata al servizio radiotaxi di Sanremo: «Mi hanno risposto che non c’era nessuno disposto a caricare il cane. Per fortuna ho incontrato un conoscente che mi ha dato un passaggio in auto, altrimenti sarei rimasta a piedi o sarei dovuta andare in autobus, con il rischio che di fronte a un esubero di passeggeri mi avrebbero lasciata a terra».
Contattato in merito da Ansa, il vice presidente del Consorzio Radiotaxi Sanremo Davide Delbò conferma i fatti, ma tiene a precisare: «Non siamo tenuti a svolgere corse fuori dal Comune e portando i cani. Siamo, inoltre, tenuti a dare precedenza alle corse urbane in città, come previsto dalla legge quadro nazionale».
Non è dato sapere se la motivazione dell’allergia sia corrispondente al vero o meno, ma resta il tema di fondo: con un cane, a Sanremo, è quasi impossibile prendere il taxi. Lo confermano sia le parole dell’operatore radiotaxi, sia la dichiarazione del vice presidente. Ricordiamo, come riportato da Kodami in un servizio dedicato, che nessuna legge vieta di portare il proprio animale domestico sui mezzi pubblici purché sia provvisto di guinzaglio e museruola.