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27 Maggio 2024
14:12

Lascia quasi 330 mila euro in eredità al canile. «Felici di questo pensiero per i nostri ospiti»

Una donna di Milano, morta senza eredi, ha lasciato al canile e gattile comunale di Milano una cifra di oltre 328 mila euro. La notizia è stata accolta con entusiasmo da parte degli operatori che lavorano nella struttura che a Kodami confidano di essere felici per l'interesse mostrato nei confronti degli ospiti.

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Una donna di Milano, morta senza eredi, ha deciso di lasciare il suo patrimonio al canile e gattile comunale: una cifra di oltre 328 mila euro che verrà destinata ai 150 animali presenti nella struttura. Raggiunta da Kodami, una delle operatrici che lavora per la struttura si è detta «felice che ci sia stato questo pensiero nei confronti dei nostri ospiti».

In Italia non è ammesso fare testamento nei confronti di un cane, di un gatto o di qualsiasi altro animale, tuttavia il lascito ad associazioni e strutture che si occupano del loro benessere è assolutamente lecito. È stata proprio questa la via scelta dalla donna deceduta a novembre dello scorso anno che ha deciso di destinare il 90 per cento delle sue finanze al canile comunale. L'amministrazione milanese si è detta pronta ad accogliere la richiesta della benefattrice, supportando così oltre 100 animali bisognosi di aiuto.

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Il parco canile di Milano

«Un gesto di una bellezza estrema. Oltretutto è una bella boccata d'ossigeno, abbiamo tantissimi progetti e un lascito così è molto importante – ha dichiarato l'assessora all'Ambiente Elena Grandi – Avere risorse in più – ha aggiunto – ci consente di fornire più servizi e anche con una qualità più alta».

Nella struttura di via Aquila non ci sono solo cani, dal 2015 esiste anche una casetta realizzata con materiale prefabbricato adibita a gattile sanitario in cui trovano accoglienza i felini che non possono vivere in strada.

Sono tanti i volontari delle maggiori associazioni che in supporto agli operatori della struttura in questi anni hanno favorito le adozioni consapevoli per gli ospiti del canile, in molti casi vittime di abbandono e di rinunce di proprietà. «Per quanto ben organizzato, un canile non è il posto giusto per far vivere un cane o un gatto e la felicità dei nostri amici animali può essere garantita solo dal calore e dall’affetto di una vera famiglia "umana" che li tenga con sé per sempre», hanno spiegato gli operatori.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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