Un terreno agricolo trasformato in canile, con 17 Pitbull che sarebbero stati messi, di lì a poco, a fare combattimenti clandestini. La scoperta è stata possibile grazie a un blitz fatto dai carabinieri forestali della stazione di Sulmona che hanno chiuso una struttura abusiva a Corfinio, in Provincia dell’Aquila. Le condizioni non erano ottimali per gli animali. I cani venivano legati al terreno con catene. Box e recinzioni erano stati realizzati con materiali di scarto che, secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, aveva al suo interno anche anche dell'eternit.
Due sono stati i denunciati: si tratta di un 42enne e un 46enne che sono risultati proprietari e conduttori degli animali. Gli esemplari provenivano da alcuni allevamenti della Provincia di Caserta e della Sicilia. Le accuse non sono poche: dalle violazioni del Dpr 380/01 sulle norme urbanistiche (la struttura sorgeva in un terreno agricolo), a quelle del Dpr 152/2006 per l’abbandono e la gestione illecita dei rifiuti. I due dovranno rispondere anche del reato 544 del Codice penale per il maltrattamento di animali.
I Pitbull erano tenuti in condizioni precarie ma, apparentemente, al controllo dei carabinieri forestali, erano in buona salute e nutriti in modo adeguato. Sono stati anche denunciati i 16 proprietari delle particelle catastali del bosco della frazione di Querceto dove si trovava l’allevamento. I cani non sono stati sequestrati, sono rimasti nella disponibilità dei proprietari: si aspetta, ora, un provvedimento del sindaco di Corfinio per imporre loro lo spostamento da quel luogo.