Nell’appello aveva detto di non avere alcuna fiducia nell’effetto che le sue parole avrebbero potuto fare sulle persone. Ma Francesco Guccini si sbagliava perché le sue parole a sostegno dell’associazione “Un animale per amico” che gestisce il gattile-canile di Marzabotto in provincia di Bologna, hanno avuto invece risultato incredibile.
Le donazioni ricevute dalla struttura stanno rendendo sempre più credibile la possibilità di arrivare a trovare quegli 85 mila euro per far fronte alle spese di riscaldamento e cibo.
Purtroppo, però, nel video è apparso l’Iban sbagliato. «Ci è dispiaciuto molto perché ci hanno telefonato in tantissimi che non riuscivano a fare la loro offerta» spiega a Kodami Isabel Anton vicepresidente dell’associazione.
«Ci eravamo anche un po’ spaventati di questo errore, perché spesso succede che quando si chiedono soldi, qualunque piccolo intoppo renda le persone insicure portandole a bloccarsi e a non ripetere più il gesto solidale».
E invece non è proprio andata così. Anzi: «Per nulla, una volta che abbiamo corretto l'Iban, le donazioni hanno ripreso e continuano ad arrivare. L’appello di Guccini ha fatto davvero tantissimo. Il cantautore è un maestro e cittadino molto attivo qui sul territorio, inoltre è un grandissimo amante dei gatti. E la sua voce e le sue parole hanno contato tanto e sono state utilissime. Sono arrivate offerte di tutti i generi, anche alte. È sempre un gradissimo piacere vedere artisti di questo calibro che si espongono a favore delle associazioni di volontariato del territorio. In questo caso era la nostra, ma io sono felicissima di leggere appelli per qualunque struttura abbia bisogno di essere sostenuta».
Anche perché il periodo non è assolutamente roseo, con tutti gli incrementi di prezzi degli ultimi mesi: «È un disastro e le spese sono sempre più alte. Solo per fare un esempio, la scorsa settimana abbiamo recuperato cinque gatti da una situazione difficile, stavano con un signora sola che è stata ricoverata per questioni di salute. Sembravano cinque gatti sani al primo sguardo, ma solo nel primo soccorso, ovvero nel momento in cui entrano nella struttura, prima di essere inseriti con gli altri, quando vengono fatti i controlli appunto sulla loro salute in generale, sulla necessità o meno di seguire diete specifiche o terapie, ecco solo in questa prima fase, per i cinque felini abbiamo affrontato spese per 1800 euro di veterinario».
E questo è solo un esempio di quello che succede ogni giorno: «Assolutamente, anche perché queste sono spese in aggiunta a quelle fisse che abbiamo ogni mese per cibo, terapie, il riscaldamento d'inverno. Il nostro lavoro di accoglienza di gatti e cani, perché siamo anche canile, lo mettiamo a disposizione di tutti i Comuni dell’Appennino che hanno convenzionato con noi un numero specifico di recuperi sul loro territorio. In base a quello ci danno una somma. Le garantisco, però, che tale somma basta sì e no a coprire le spese fisse per tre o quattro mesi».
All’interno del gattile ci sono al momento circa una settantina di gatti adulti: «Senza contare le cucciolate, perché troviamo anche quelle. Angela, la volontaria del gattile quest’anno ha dato in adozione circa 35 cuccioli recuperati sul territorio. Un lavoro incredibile».
Il canile, che è una struttura più piccola, può contenere un massimo di 30 cani circa: «Anche qui la situazione è complicata soprattutto perché la maggior parte di animali sono cani anziani difficili da far adottare, visto che le persone cercano sempre il cucciolo, il cane ipersocievole, il piccolino, il carino. Ma quando presentiamo cani che potrebbero essere caratterialmente perfetti per il contesto in cui dovrebbero andare a stare, tutti si fermano sul fatto che sia anziano».
E così molti restano nella struttura fino all’ultimo dei loro giorni: «A me piace definire sia canile che gattile una grande famiglia dove ci sosteniamo e ci confrontiamo ogni giorno. Per questo ci attiviamo con qualunque mezzo, anche in questi momenti difficili, per cercare di raccogliere dei soldi per loro, per potergli garantire uno stile e una qualità di vita, non dico come se fossero in una casa, ma molto simile. Vogliamo che mangino bene, non prodotti scarsi, anche perché sono convinta che investendo nel cibo, si spenda molto meno di veterinario. Insomma, è bello sapere che anche adesso che è inverno e che ci sono tutti questi problemi, i nostri animali possano stare al caldo e trascorrere la loro vita in un ambiente comunque sereno e felice. È l'unica cosa che ci interessa».