Nell'ultimo mese sono state ritrovate circa 15 tartarughe marine (Caretta caretta) morte lungo le coste della Campania. È l'Area Marina Protetta di Punta Campanella a lanciare l'allarme: «Le basse temperature del mare le rendono più fragili. Segnalate gli esemplari in difficoltà, possono essere salvate». Dopo il boom record di nidi estivi scovati la scorsa estate lungo le coste della Campania, con ben 57 siti accertati e quasi 3mila nuove tartarughe nate, nell'ultimo mese si sono registrati, purtroppo, troppi decessi tra le Caretta caretta.
Almeno 15 esemplari sono stati ritrovati senza vita lungo le spiagge e i litorali della regione, soprattutto nella zona a nord di Napoli. Tuttavia, i numeri potrebbero essere anche maggiori. L'inverno è un periodo critico per questi animali, fanno sapere dall'Area Marina Protetta di Punta Campanella, da anni impegnata nel coordinamento regionale che tutela le Caretta caretta e in numerosi altri progetti a tutela della biodiversità, come il LIFE Delfi che vi abbiamo raccontato col nostro videoreportage, e il monitoraggio dei cetacei del Golfo di Napoli protagonista dell'ultimo episodio di Kodami Trails.
Le bassa temperature del mare intorpidiscono e rallentano le attività di questi rettili, rendendole più fragili ed esposte ai pericoli, come la cattura accidentale nelle reti da pesca o l'impatto con imbarcazioni. Oltre al solito problema della plastica ingerita. L'AMP chiede perciò ai pescatori di non rigettare subito in mare le tartarughe ritrovate nelle reti. Potrebbero comunque morire per embolia o annegamento per via dello stress causato dalla permanenza prolungata nelle reti.
In questi casi, come molti pescatori del resto già fanno, vanno sempre allertate le autorità, a cominciare dalla Capitaneria di Porto o dai centri di riferimento regionali. Lo stesso vale per chiunque dovesse avvistare una tartaruga in evidente difficoltà. L'Area Marina Protetta di Punta Campanella si occupa dei salvataggi nella zona sud del Golfo di Napoli e a nord del Golfo di Salerno, in coordinamento con il Centro Ricerche Tartarughe Marine della Stazione Zoologica Anton Dohrn, dove vengono riabilitate e liberate ogni anno decine di esemplari.
In 15 anni a Punta Campanella sono state recuperate e salvate oltre 150 Caretta caretta e nei prossimi mesi, a Massa Lubrense, aprirà un nuovo Centro di Primo Soccorso interamente dedicato a questi meravigliosi rettili marini. L'AMP fa sapere che sta lavorando per strutturare il centro finanziato dalla Regione Campania. Lucio Cacace, Presidente dell'Area marina Protetta ha affermato che sarà un punto di riferimento per il territorio e la zona di mare tra i due golfi.
Il centro diventerà anche un luogo in cui promuovere azioni di sensibilizzazione e formazione, ma soprattutto un punto di riferimento per l'educazione ambientale e per la salvaguardia di una specie affascinante e di fondamentale importanza per gli ecosistemi marini. In caso di avvistamenti di tartarughe marine in difficoltà nell'area sud del Golfo di Napoli e a nord del Golfo di Salerno, è possibile contattare l'AMP Punta Campanella o il numero di emergenza 3389911550. Nel resto del territorio regionale è necessario contattare la Capitaneria di Porto o la Stazione Zoologica A. Dohrn.