È stata attestata per la prima volta in Europa la presenza dell'ape nana asiatica (Apis florea): una colonia è stata scoperta a Malta, dove è arrivata probabilmente a seguito delle attività antropiche. Questo insetto rischia di compromettere le popolazioni di api autoctone: lo rileva uno studio internazionale pubblicato sul Journal of Apicultural Research.
Secondo i ricercatori, la colonia trovata a Malta era ben sviluppata, il nido aveva il tipico favo singolo che circondava un ramo e conteneva sia celle operaie che celle dei fuchi. La regina invece non è stata trovata e la colonia sembrava essere in uno stato di post-sciame senza covata e scorte di cibo. Tuttavia, non sono state osservate celle reali nuove o vecchie. La dimensione della colonia è stata stimata contando oltre 2 mila api adulte. Non sono stati osservati altri sciami nelle vicinanze.
L'adattabilità della specie è documentata da tempo e si riflette nella sua area di distribuzione nativa che comprende diversi ambienti climatici e habitat. L'areale dell'ape nana si estende dal regno indomalese a est al Golfo Persico a ovest, ma ha colonizzato nuovi territori come il Medio Oriente e l'Africa orientale, principalmente a causa di attività antropiche come il commercio navale e nuovi corridoi di dispersione derivanti da habitat artificiali.
Similmente, un altro evento di dispersione potrebbe verificarsi, attraverso l'intenso commercio attraverso il bacino del Mediterraneo, tra Nord Africa, Medio Oriente ed Europa meridionale, quest'ultima, è caratterizzata da inverni miti, un ambiente potenzialmente adatto alla sopravvivenza di quest'ape. Inoltre, la sua diffusione in nuovi territori è favorita anche da una straordinaria capacità riproduttiva e dal comportamento di fuga.
La sopravvivenza delle colonie di A. florea nelle condizioni climatiche e ambientali presenti nel bacino del Mediterraneo è quindi uno scenario probabile. Pertanto, se la colonia identificata ha già sciamato, o se ci sono altre colonie non identificate, è probabile che l'ape nana si stabilisca presto anche nelle altre isole maltesi.
Un rischio sottolineato dai ricercatori: «L'insediamento di Apis florea a Malta rappresenta un serio rischio per la biodiversità a causa della competizione per risorse e habitat all'interno di un territorio che ospita numerose specie endemiche e dove le pressioni antropiche sono già elevate».
A questo si aggiunge la capacità dell'ape nana di trasmettere patogeni a cui le popolazioni autoctone non sono preparate: «Poiché alcuni di questi patogeni sono noti per cambiare ospite, l'introduzione di Apis florea in nuove aree può rappresentare una minaccia reale per la salute dell'ape europea (Apis mellifera) e delle api selvatiche. Si prevede che tale invasione, combinata con il cambiamento climatico e la diminuzione delle aree di approvvigionamento, aumenterà i problemi delle specie endemiche di Malta».