I cani Pastore della Patagonia sono la razza canina più strettamente imparentata con l'ormai estinta razza di cani da pastore della Gran Bretagna dell'era vittoriana: lo afferma un team di ricercatori cileni e statunitensi che hanno condotto uno studio pubblicato il 28 aprile sulla rivista PLOS Genetics.
Dagli albori del suo rapporto con il proprio "migliore amico", l'uomo ha sempre portato con sé diverse tipologie di cani in ogni angolo del globo, soprattutto durante il periodo coloniale. Gli esploratori europei tra Settecento e Ottocento spesso erano accompagnati nei lunghi viaggi transoceanici dai loro cani da lavoro. Gli effetti di questa storia si riflettono ancora nel genoma delle razze canine moderne.
Il cane da Pastore della Patagonia, noto anche come Ovejero Magallánico è una razza selezionata nel Cile meridionale e in Argentina, che si pensa sia stata introdotta dai coloni europei alla fine del 1800. È un cane di media statura, con un pelo lungo e spesso che fornisce protezione dalle intemperie delle steppe e delle montagne della Patagonia, ma non è riconosciuto come una razza formale e la sua relazione con i moderni cani da pastore è ancora poco conosciuta.
I ricercatori hanno studiato il DNA di 159 esemplari di cani Pastore della Patagonia dal Cile e dalla provincia di Chubut in Argentina e hanno integrato i dati con quelli di 175 razze di cani domestici riconosciute e due specie di cani selvatici per creare un grande albero filogenetico canino.
I risultati mostrano che i cani cileni e argentini sono più strettamente imparentati con i Border collie e i Kelpie australiani e condividono un antenato comune con le moderne razze da pastore del Regno Unito risalente a circa 150 anni fa.
Vi è inoltre un'importante diversificazione territoriale: le popolazioni settentrionali sono geneticamente più simili ai Border Collie, mentre le popolazioni meridionali sono più strettamente legate al Kelpie australiano. Secondo i ricercatori, questa struttura della popolazione rispecchia la cronologia della colonizzazione europea della regione, quando i coloni scozzesi emigrarono per la prima volta dalle Isole Falkland al Cile meridionale nel 1877, prima di spostarsi successivamente a nord nella regione di Aysén e in Argentina.
«Utilizzando una varietà di approcci genomici, accertiamo la relazione tra questa popolazione di cani e le moderne razze da pastore – ha spiegato la dottoressa Natasha Barrios, prima autrice dello studio – Proponiamo che il cane da pastore della Patagonia sia il rappresentante vivente più vicino dell'antenato comune delle moderne razze da pastore del Regno Unito. Questi risultati, a loro volta, chiariscono la nostra comprensione degli eventi migratori umani in quel momento».