Per decenni, si è pensato che la salamandra gigante cinese fosse una singola specie, ma uno studio recente pubblicato sul Journal of the Linnean Society ha rivelato una sorprendente verità: potrebbe trattarsi di ben nove specie differenti. Questa scoperta porta con sé anche nuovi problemi per la conservazione di uno degli animali già a maggior rischio di estinzione al mondo.
Non è la prima volta che l'identità della salamandra gigante cinese (Andrias davidianus) viene messa in discussione. Già nel 2019, alcuni scienziati avevano ipotizzato l'esistenza di almeno tre specie distinte, con la salamandra gigante del Sud della Cina che deteneva il record dell'anfibio più grande al mondo, raggiungendo fino a ben 1,8 metri di lunghezza.
L’ipotesi che esistessero più specie esisteva già, tuttavia, riconoscere visivamente le differenze tra queste specie è incredibilmente complesso, dato che l'aspetto esteriore di questi anfibi è rimasto invariato per milioni di anni. Per questo motivo, il team di ricerca ha deciso di analizzare il DNA delle diverse popolazioni, confrontando le differenze genetiche con quelle osservate in altre specie di anfibi.
«La nostra ricerca ha rivelato una diversità nascosta. Pur essendo simili nell'aspetto, queste salamandre si sono differenziate da un punto di vista genetico in almeno sette specie distinte», ha spiegato Melissa Marr, autrice principale dello studio. È possibile, sottolineano gli stessi autori, che ci siano addirittura fino a nove specie differenti, anche se i dati attuali non sono ancora sufficienti per confermare definitivamente questa ipotesi.
Questa scoperta avrà ripercussioni cruciali per la conservazione di questi anfibi. Le salamandre giganti sono una specie chiave per l'ecosistema in cui vivono, e la loro protezione è fondamentale. Tuttavia, la protezione attuale si applica solo alla specie originaria, Andrias davidianus, classificata come specie "In pericolo critico" dall'IUCN, poiché ha subito un calo drammatico a causa del bracconaggio e della distruzione dell'habitat.
Ora, il problema è che le nuove specie identificate non sono ancora state nemmeno ufficialmente descritte o nominate, il che significa che non possono essere inserite nei programmi o nelle liste di conservazione. Senza un'azione rapida per descrivere queste nuove specie e includerle nelle leggi che tutelano la biodiversità, si rischia di perderle per sempre, avvertono i ricercatori.
La conservazione delle salamandre giganti cinesi e della loro diversità genetica non è solo importante per le specie in sé, ma per l’intero ecosistema in cui vivono. Tuttavia, un conto è proteggere una singola specie, rischiando nel frattempo di perdere qualche piccola popolazione. Tutt'altra cosa è tutelare sette o addirittura nove specie differenti, le cui singole popolazioni saranno ancora più piccole e minacciate di quando erano tutte accorpate in un'unica specie.