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8 Luglio 2022
12:48

Lancio del gatto al comune di Bugliano: choc sui social, ma è una fake news

Il Comune di Bugliano annulla la gara del lancio del gatto e, mentre il comune è finto, l'indignazione e le persone che hanno creduto alla bufala esistono realmente.

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Il Comune di Bugliano annulla la gara del lancio del gatto per, come si può leggere dal suo profilo Twitter: «numerose proteste con anche minacce di morte». Ma la gara, il profilo e il Comune stesso sono frutto di invenzione, mentre l'indignazione delle persone che ci hanno creduto esiste realmente.

Nel 2022 dovremmo essere familiari con il concetto di fake news, notizie fasulle create con lo scopo di dare informazioni sbagliate o anche solo per scherzo (come in questo caso). Esiste anche un'attività giornalistica per smentire e evitare il proliferare di bufale che si chiama debunking e su Kodami ce ne occupiamo proprio con una rubrica fissa che infatti abbiamo chiamato "debunking bestiale", in cui appunto confutiamo notizie scorrette fornendo spiegazioni e ritornando alla realtà dei fatti.

A quanto pare, però, c'è chi ancora crede a tutto quello che legge online, indipendentemente se risulta essere una notizia palesemente inventata volta a fornire dati finti a sostegno di una propria opinione o, come in questo caso, uno scherzo.

Il Comune di Bugliano non esiste, semplicemente.  Ma, evidentemente, tanti ancora non lo sanno e allora proviamo a fare uno sforzo e ragioniamo insieme, analizzando quello che chiaramente fa capire quanto sia impossibile che esista un paese così. Iniziamo dalla collocazione e dalle attività che il Comune promuove. In provincia Pisa, esisterebbe questo Comune che non è soggetto a nessuna legge nazionale o internazionale di protezione della fauna e ogni anno organizza gare singole o a squadre di lancio del gatto con quote di partecipazione che, invece di far sconti ai pensionati, proprio a loro aumenta il prezzo.

Del resto, basterebbe leggere con un po' di attenzione la descrizione della gara: «E' la competizione sportiva più amata dai buglianesi – scrivono sui social – Fin dal 1543, ogni anno, i cittadini di Bugliano si ritrovano tutti insieme per affrontarsi in questo giuoco figlio delle più nobili tradizioni contadine». E poi soffermarsi su chi e come comunica l'iniziativa: la "Freccia di Bugliano" che dà notizia dell'evento con un "modernissimo" fax.

Continuiamo il lavoro di analisi aggiungendo che a Bugliano è anche possibile cacciare ogni tipo di animale, pratica talmente tanto apprezzata da essere uno dei principali motivi di turismo del Comune. A Capodanno del 2019, poi, il Sindaco ha ordinato di tenere al guinzaglio in casa i cani per evitare di infastidire il lancio dei fuochi di artificio con addirittura una multa di 89 euro per disturbo della quiete pubblica in caso di abbai molesti.

Se questo non dovesse bastare a dipingere l'assurdità che possa esistere un Comune così, aggiungiamo qualche ulteriore pennellata di nonsenso. Da agosto 2020 a Bugliano si paga una tassa per il possesso del cane per contrastare tutte quelle persone che, durante la pandemia, hanno adottato un cane per avere la scusa di portarlo a spasso, evadendo temporaneamente le regole sulla zona rossa.

Questa tassa, chiamata "bollo cane" è annuale e organizzata in fasce di peso: 39,90 euro per i cani che pesano fino a 1 chilo e fino a 299 euro per quelli che arrivano a pesare 10 chili, con un piccolo extra di 19 euro per i Chihuahua.

Il quadro potrebbe essere quasi terminato, manca solo la firma dell'autore. Ecco, allora che è possibile leggere direttamente dal sito del Comune di una "incredibile invenzione" di Germinio Tuttafava, eclettico inventore e stimato contadino di Bugliano. Il “geniale" Tuttafava ha anche inventato «un sistema per ricavare gas metano dalle flatulenze delle sue mucche in modo da garantire il fabbisogno energetico alla sua fattoria e di tutta Bugliano». L'ingegnoso sistema è semplice e, ancora una volta, completamente privo di senso: un tubo che collega il sistema digerente del bovino a una cisterna di poliuretano legata sulla groppa della mucca nella quale verrebbe immagazzinato il prezioso gas metano.

Insomma, se è vero che serve un fine gusto artistico per giudicare un quadro, in questo caso, non serve essere un critico d'arte per comprendere che ciò che è stato dipinto nelle righe precedenti è il ritratto perfetto di una fake news. E allora, ancora una volta, l'invito è davvero di spendere un po' di tempo in più su quello che ci arriva attraverso i social network, le catene su WhatsApp o altri modi in cui, presi dalla velocità della vita online e non solo, ci scordiamo di comprendere fino in fondo cosa anche noi contribuiamo a far circolare.

Nel caso del Comune di Bugliano nulla di male, sia chiaro: è una pagina divertente, ormai storica e che fa parte di quella parte  divertente delle reti sociali. Ma da qui a farne una polemica animalista ce ne passa tanto e anzi, dal nostro punto di vista, ottiene proprio l'effetto contrario, ovvero quello di dipingere un quadro, appunto, in cui chi porta avanti invece battaglie giuste e verificate rischia di non emergere nella confusione di condivisioni di non notizie.

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