Un "canile a luci rosse". Hanno usato l'ironia, i volontari che gestiscono il canile municipale della Spezia, in Liguria, per mostrare come si sono preparati all’arrivo del freddo e al brusco abbassamento delle temperature: con speciali lampade riscaldanti a luci rosse, appunto, che hanno contribuito a rendere più confortevole il soggiorno dei cani ospiti.
«Ci siamo preparati per tempo – spiegano dall’associazione l’Impronta, che gestisce la struttura dal 2018 – Già da più di un mese abbiamo acceso le lampade e le pedane riscaldanti per i cani anziani e quelli freddolosi, ma adesso con l'abbassamento delle temperature le abbiamo accese tutte». Le lampade riscaldanti non sono state però l’unica strategia contro il freddo: consapevoli delle criticità del canile, che sorge in via del Monte, e della scarsità di fondi, i volontari hanno foderato i box con pannelli di plastica per bloccare gli spifferi e avviato una raccolta di coperte e asciugamani che ha riempito gli armadi e i ripostigli, materiale che verrà gestito internamente grazie all’investimento in un’asciugatrice e in un’asciugatrice industriale.
Consapevoli, inoltre, della pericolosità che alcune coperte rappresentano per quei cani che, complice lo stress della vita in box, tendono a distruggerle, i volontari hanno poi studiato una soluzione per evitare che possano mettersi in pericolo: tagliare quelle rovinate, e che potrebbero impigliarsi da qualche parte, in quadrati più piccoli con cui foderare le cucce. Piccoli stratagemmi che assicurano però agli ospiti del canile municipale calore e confort, e che si affiancano a una campagna social incentrata sul far conoscere meglio i cani della struttura e incentivarne le adozioni.
«Noi per i nostri amici a quattrozampe cerchiamo una casa, un divano per ognuno di loro, ma in questa attesa che per molti si rivelerà infinita cerchiamo di farli sentire "a casa" anche nel loro box – concludono i membri dell’associazione – E quando nelle gelide sere d'inverno chiudiamo il cancello verde e andiamo a casa a cenare il pensarli "abbastanza comodi" e non alla completa mercé del freddo ci fa sentire meno in colpa».