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13 Luglio 2023
16:36

Lady Gaga non pagherà nessun risarcimento alla donna complice del rapimento dei suoi Bouledogue

Lady Gaga non dovrà pagare la ricompensa di 500 mila dollari, promessa a chi le avesse riportato i suoi due Bouledogue, a Jennifer McBride, la donna che le riportò cani, ma che si scoprì durante le indagini essere collegata al rapimento.

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Ancora una puntata, speriamo l’ultima, della brutta vicenda accaduta a Lady Gaga nel 2021 quando vennero rapiti i suoi due Bouledogue francesi, Koji e Gustav, mentre erano a passeggio con il dog sitter Ryan Fischer il quale era stato addirittura colpito da un colpo di pistola.

La popstar non dovrà pagare la ricompensa di 500 mila dollari che aveva promesso a chi avesse ritrovato i suoi due amati amici, a Jennifer McBride, la donna che le riportò cani, ma che si scoprì durante le indagini essere presumibilmente collegata al rapimento tanto da essere condannata per ricettazione con una condanna di due anni in libertà vigilata. McBride, oltretutto, era anche coinvolta sentimentalmente con il padre di uno dei rapitori, sollevando ulteriori sospetti sulla sua complicità nel piano criminale.

Secondo quello che riporta TMZ, sarebbe stata proprio la condanna a far decidere al giudice di respingere la causa intentata dalla McBride che, senza alcun pudore, reclamava la ricompensa promessa dall'artista. Detto questo, la causa non è stata ancora archiviata, ma è stato permesso alla donna di ricorrere modificando però la sua richiesta. Non sembra quindi essere ancora del tutto finita la faccenda, anche se si ritiene improbabile che possa riuscire ad aggirare la questione della condanna nei suoi confronti.

I Bouledogue francesi sono una razza molto ambita dal mercato criminale, sia per la grande richiesta che ne viene fatta, sia per il prezzo che le persone sono disposte a pagare per averne uno e il rapimento di questa e altre razze costose, è molto più diffuso di quello che si possa pensare.  Ogni anno negli Stati Uniti, più di 2 milioni di cani sono vittime di furto e purtroppo, solo il 10% di questi vengono riuniti alle loro famiglie.

In Italia in media vengono rapiti quasi tre cani al giorno, mille l’anno, secondo i dati forniti dai Carabinieri della Sezione operativa Antibracconaggio, un fenomeno che nel Regno Unito è diventato tanto preoccupante da fare istituire dal governo una speciale task force per contrastarlo.

In inglese si dice Dognapping che letteralmente sarebbe «il crimine di prendere un cane dal suo proprietario con l'intenzione di chiedere un riscatto». Si tratta di un gesto orrendo per la crudeltà dell’azione in sé e spietato perché viene compiuto su vittime innocenti, gli animali in generale e che provoca nei pet mate una grande sofferenza e momenti di grande ansia per il fatto di non sapere se il proprio amato amico sia ancora vivo o meno.

Un trend in crescita che vede i cagnolini di taglia piccola come le vittime più appetibili per incrementare il mercato nero degli animali da compagnia di lusso, ma che non disdegna i cani di grossa taglia, in particolare Pitbull e Rottweiler, i quali vengono spesso utilizzati per i combattimenti, e i cani da caccia, usati prevalentemente per l’accoppiamento e la riproduzione.

Purtroppo, non è facile difendersi da questo orribile crimine tuttavia, è possibile adottare alcune precauzioni per diminuire il rischio, in primis il microchip, tanto prezioso quanto efficace strumento per dimostrare legalmente la reale identità dell’animale in caso di smarrimento o sottrazione e, ovviamente, aumentando l'attenzione nei suoi confronti non lasciandolo mai incustodito che sia in giardino o fuori dalle mura domestiche, come per esempio, all'esterno dei negozi.

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Simona Sirianni
Giornalista
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