Il Labrador Retriever, detto anche semplicemente Labrador, è una razza di origine britannica che deriva dal cane di St. John, un rustico cane da riporto che aiutava i pescatori tra la Penisola del Labrador e l'isola di Terranova. È molto amato e da sempre viene considerato il “cane ideale”, non solo per le famiglie. Tanti sono i cani di questa razza che vengono utilizzati nelle operazioni delle Forze dell’ordine, dai Vigili del Fuoco, come assistenti per persone non vedenti e fino agli interventi assistiti con animali (IAA – Pet therapy). Davvero tanti lo scelgono come compagno di vita.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani3
- Rapporto con altri cani3
- Rapporto con altri animali in casa3
attività
- Attività fisica3
- Giocosità3
- Ricerca3
- Riporto3
- Guardia0
adattabilità
- Vita in città3
- Adatto come primo cane3
- Adattabilità ai viaggi3
- Tolleranza alle temperature calde3
- Tolleranza alle temperature fredde3
cure e salute
- Cura del pelo0
- Predisposizione alle malattie1
- Attenzione all'alimentazione3
motivazioni
- Epimeletica3
- Affiliativa3
- Comunicativa2
- Et epimeletica2
- Somestesica1
- Sociale3
- Protettiva0
- Territoriale0
- Possessiva0
- Competitiva0
- Perlustrativa3
- Predatoria2
- Sillegica3
- Esplorativa3
- Di ricerca3
- Cinestesica3
- Collaborativa3
Ma dietro a quell'aspetto mansueto e pacifico si nasconde un antico cacciatore proveniente dalle fredde terre canadesi di Terranova, un cane estremamente resistente e con precisi bisogni.
Dal cinema alla letteratura ci hanno abituato a vedere il Labrador come un simpatico pagliaccio combina guai ma al contempo molto obbediente ed intelligente ed in parte è davvero così: è un cane gioioso, affettuoso e che ama la vita. Ma non tutti sono adatti a questa razza: il Labrador è un cane dinamico che ha necessità di condurre un'esistenza attiva, non è un “animale da casa”(quale lo è, del resto?) e solo perché è visto come “cane perfetto per tutti”, spesso si ignorano quelli che sono i suoi bisogni e le sue motivazioni. Un Labrador ha un fuoco vivo sotto quel morbido involucro scodinzolante.
Origine: Gran Bretagna
Standard: N° 122/ 12.01.2011 Gruppo 8: cani da riporto, da cerca e da acqua Sez. 1: Cani da riporto
Aspetto: Il Labrador è un cane robusto con buona muscolatura. Si presenta proporzionato, con testa larga e squadrata, orecchie di medie dimensioni e occhi tondeggianti. Il corpo è compatto e agile e la coda spessa alla radice, coperta da fitto pelo che le conferisce l'aspetto caratteristico a “coda di lontra”. Il mantello è corto e denso con folto sottopelo e può essere giallo (dal dorato al rossiccio), nero o marrone/fegato (chocolate). Le dimensioni sono altezza 56-58 cm per i maschi con un peso dai 35 ai 40 kg, 54-56 cm per le femmine con un peso dai 28 ai 35 kg.
Motivazioni: Sillegica, affiliativa, collaborativa, cinestesica, perlustrativa, predatoria, epimeletica, sociale.
Amante di: Giocare e praticare attività con il proprio umano, nuotare, riportare oggetti, interagire con altri cani e umani, fare movimento in spazi aperti, contatto fisico con la propria famiglia.
Alimentazione, cura e mantenimento: Il Labrador è un cane resistente e generalmente gode di buona salute ma, come tutti i cani di razza, può essere soggetto di alcune patologie genetiche. Tra queste le più comuni sono: displasia dell'anca e del gomito, oculopatie, sindrome EIC (collasso da sforzo), miopatia centronucleare, cardiopatie, nanismo, paracheratosi nasale ereditaria. Per evitare ciò occorre rivolgersi ad allevatori esperti e responsabili. Particolare attenzione va posta all'alimentazione: il Labrador è molto goloso e tende ad ingrassare, occorre fargli fare movimento ed alimentarlo in modo adeguato.
Origine e storia
L'antenato del Labrador (e probabilmente di tutti i Retriever) era il cane di St. John, un rustico cane da riporto che aiutava i pescatori a recuperare i pesci persi dalle reti nelle fredde acque canadesi, tra la Penisola del Labrador e l'isola di Terranova (che dà il nome all'altrettanto famoso cane nuotatore).
Il cane di Saint John, dal Canada, ben presto arrivò in Inghilterra, visto che i pescherecci facevano la spola tra l’isola di Terranova e il porto di Poole, nell’Inghilterra meridionale. Grazie ad alcuni nobili inglesi che decisero di allevare questi cani per impiegarli nella caccia ai volatili, il Labrador iniziò a diventare sempre più simile a come lo conosciamo adesso. Curiosità: fu il Conte di Malmesbury, nel 1887, a coniare il nome Labrador descrivendo i suoi “Labrador Dogs", in una lettera.
Attenzione però: lo sapete che i primi Labrador avevano quasi tutti il mantello nero? In effetti il pelo di colore nero era molto utile in Canada, per catturare anche il più debole raggio di sole. Solo in seguito furono selezionati gli altri due colori attualmente ammessi: prima il mantello giallo, e poi quello chocolate – un marroncino rossiccio detto “liver”, letteralmente, “fegato”. Il fatto che il Labrador possa essere di tre colori diversi lo distingue da un'altra razza con cui viene confuso spessissimo: il Golden Retriever, che invece è sempre e solo dorato.
Nel 1904 il Labrador fu riconosciuto ufficialmente dall’ente di cinofilia inglese, e nel 1916 nacque il primo club di razza: divenne famosissimo, anche il padre della regina Elisabetta, Giorgio VI, li allevava. In America, invece, il primo Labrador fu registrato nel 1917, e il boom definitivo ci fu dopo la Seconda Guerra Mondiale. E in Italia? La fondazione del primo club ufficiale risale solo agli anni ‘80. Nonostante tutto, il Labrador non ci ha messo molto a entrare nei cuori degli italiani. Come dimenticare l'iconico spot con il cucciolo che gioca con la carta igienica! Oggigiorno, i dati ufficiali ci dicono che, nel nostro Paese, ci sono circa 9mila cani di questa razza iscritti all’Enci.
Grazie alle sue motivazioni ha trovato impiego in tantissime attività in stretta collaborazione con l'uomo, dalla caccia per cui era nato alla ricerca di esplosivi e droghe, passando per la pet therapy, come cane guida per i non vedenti e, non per ultimo, come cane da compagnia.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Pensando al Labrador un sorriso sicuro si è dipinto sui vostri volti e l’immagine che è apparsa nella testa mostra un canone simpatico e allegro, sempre pronto a esaudire le nostre richieste. Ma quali sono le sue? È una domanda importantissima per questa razza, perché troppi Labrador sono finiti nelle case di tutto il mondo a vivere un’esistenza fatta di noia e coazione a ripetere sempre le stesse cose decisamente lontane dai desideri e bisogni di un cane dal cuore grande. Così grande al punto tale da mettere da parte le sue necessità pur di accontentare noi.
Prima di tutto, il Labrador è un retriever, un cane da caccia, o meglio da riporto: possiede una forte motivazione sillegica e predatoria che lo portano ad essere sempre pronto ad inseguire e prendere in bocca oggetti: poco importa se si tratta di un fagiano scovato in un cespuglio o dei vostri calzini trovati nel cesto della biancheria sporca. Lui adora esibire i suoi trofei e sarà felice se verrà gratificato e assecondato in queste divertentissime cacce al tesoro. Naturalmente deve essere fatto tutto con criterio e contestualizzato, altrimenti rischiate di trovarvi palline, scarpe, legnetti, telecomandi e ogni altro tipo di oggetti sparsi per la casa, rischiando poi di perdere la pazienza e sgridare il vostro Labrador che, non comprendendone il motivo (in fondo sta facendo ciò che gli piace fare), si sentirà incompreso e frustrato.
Per quanto il Labrador venga ormai considerato cane da famiglia, non dimentichiamo che le sue origini sono di cacciatore, perciò ha una spiccata motivazione cinestesica e perlustrativa, che manifesta con un estremo bisogno di muoversi. Un Labrador sacrificato alla vita di appartamento rappresenta una sottile e tristissima forma di incuria come si scriveva: è un cane pieno di vita, di voglia di fare e con una capacità immensa di imparare cose nuove, derivante dalla sua motivazione collaborativa.
Renderlo un recluso aumenterà la sua frustrazione che inizierà a manifestare con i peggiori comportamenti: distruggerà mobili e oggetti, cercherà di aprire le porte con i denti e la testa, ingurgiterà tutto ciò che troverà nella sua “prigione” e spesso non solo cibo, mettendo in pericolo anche la sua salute fisica. A questo aggiungiamo il fatto che il Labrador è un cane terribilmente goloso che tende ad ingrassare: la vita sedentaria è una condanna per lui.
Le sue motivazioni affiliativa, epimeletica e sociale lo rendono un compagno perfetto per chi ama condividere tutto: vivere con un Labrador è come avere un'ombra che seguirà con amore e devozione tutto quello che fate: ve lo ritroverete in cucina (ovviamente!) mentre preparate la cena, sul divano a guardare la TV, nel letto, accanto mentre fate le pulizie, quando siete al telefono, se lavorate o semplicemente mentre vi godete un po' di relax… Dimenticate la privacy: vi seguirà anche in bagno. Ma in tutta questa invadente presenza c'è una certezza: qualunque cosa accada lui ci sarà sempre per voi. E, nel caso lo lasciate solo qualche ora, il vostro rientro ogni volta sarà un vero e proprio party di bentornato: la sua coda si agiterà al punto da sbattere contro mobili e oggetti, il suo muso indosserà il più bel sorriso e vi accoglierà portandovi in dono ciabatte, calzini e cuscini raccolti in giro per l'occasione!
Per quanto tutto ciò sembri la rappresentazione del cane ideale con cui convivere, il Labrador invece non è il cane per tutti. Va profondamente compreso se gli si vuole offrire una vita che sia davvero a sua misura: sotto quell'apparente esuberanza ha un animo molto sensibile: va capito con pazienza, dedizione ed enorme rispetto.
Aspetto fisico
Il Labrador è un cane di taglia medio-grande, di costituzione robusta e muscolosa. Il corpo è compatto, con testa larga e squadrata e orecchie di medie dimensioni portate pendenti. Gli occhi sono tondeggianti con espressione dolce, variano dal color ambra al marrone scuro.
Gli arti sono dritti e muscolosi con buoni appiombi, la caratteristica coda è larga e robusta alla base e si assottiglia in cima, completamente coperta dal folto pelo che le dà l'aspetto da “coda da lontra”. Il manto è morbido e compatto, con pelo corto e fitto sottopelo resistente alle intemperie. È ammesso il Labrador nero, giallo (dal dorato chiaro al miele dorato) e marrone o chocolate.
Le dimensioni degli esemplari maschi sono di altezza cm. 56-58 con un peso dai 35 ai 40 kg., cm. 54-56 per le femmine con un peso dai 28 ai 35 kg.
Viene spesso confuso con il Golden ma, sebbene entrambi siano cani da riporto, ci sono molte differenze tra Labrador e Golden retriever: il Labrador è più robusto e muscoloso, ha la testa più squadrata e il pelo corto, mentre il Golden ha il mantello lungo e frangiato, di colore esclusivamente dorato.
Cura e salute
Il Labrador è un cane di forte costituzione che gode generalmente di buona salute.
Si sa però che i cani di razza spesso presentano patologie genetiche ed ereditarie a cui bisogna prestare attenzione.
Il Labrador può essere affetto da displasia dell'anca e del gomito, malformazioni articolari che di diversa gravità che possono essere comunque trattate con fisioterapia, terapia farmacologica o nei casi più gravi, chirurgicamente; oculopatie ereditarie come la displasia della retina, l'atrofia progressiva della retina e la cataratta, malattie che in alcuni casi possono portare a cecità.
La razza può soffrire anche di miopatia centronucleare, una malattia neuromuscolare ereditaria che provoca debolezza muscolare, postura e andatura anomale e astenia; nanismo, che comporta un'anomalia dello sviluppo scheletrico che impedisce alle zampe di raggiungere un'altezza proporzionata al tronco.
Il Labrador è un cane molto goloso e con tendenza ad ingrassare. In generale i cani hanno un senso della sazietà diverso dal nostro, per questo ci guardano con occhi supplici ogniqualvolta apriamo il frigorifero, anche se hanno appena mangiato. Studiando un po' di più il fenomeno, gli scienziati dell’Università di Cambridge hanno scoperto che in particolare nei Labrador, o meglio in una piccola parte di loro, ci sarebbe una mutazione del gene POMC, che regola l'appetito. Questi cani, praticamente, sarebbero ancora più golosi e insaziabili degli altri. Ma, attenzione, ora non è che tutti i Labrador fuori forma hanno il gene difettoso. E nonostante la mutazione, l'obesità può dipendere anche da altri fattori ben più comuni, come: diabete, ipotiroidismo, ma soprattutto una dieta sbilanciata, troppo carica di grassi.
Il folto pelo del Labrador non richiede particolare cura, se non spazzolate periodiche per eliminare il sottopelo che perde stagionalmente.
Cosa fare insieme a un Labrador
Il Labrador è un concentrato di energia e gioia di vivere. Dai primi mesi agli ultimi anni della sua vita sarà sempre pronto a fare tutto ciò che gli proporrete: non dimentichiamoci che è nato come instancabile cane da caccia e ha nelle vene sangue da nuotatore.
La cosa che ama senz'altro di più è l'acqua: che sia mare, fiume, lago, pioggia o pozzanghera, lui ci si fionderà ogni volta come se fosse la prima. Portatelo a nuotare, a pescare palline, a rotolarsi in grosse pozze fangose e quando potete, clima permettendo, tuffatevi insieme a lui: il suo e il vostro cuore scoppieranno insieme di felicità.
L’idea dei cani bagnino è un bel primato tutto italiano: da circa 35 anni la SICS, Scuola Italiana Cani Salvataggio-Tirreno, prepara a titolo di volontariato i cani e i loro conduttori, puntando sulla forza della loro relazione. Le razze coinvolte sono soprattutto Labrador, Golden e Terranova: parliamo di quasi 400 cani che pattugliano le spiagge, e 30 persone salvate in media ogni anno.
Con un Labrador potete anche avventurarvi in lunghe escursioni e percorsi tra boschi, prati e montagne: vi seguirà, instancabile e curioso, camminandovi a fianco fino a raggiungere la meta in cui dividerete il meritato panino.
Se volete provare esperienze diverse, il vostro Labrador sarà il compagno perfetto per avventurarvi in nuove attività: potete tracciare e seguire le piste, divertirvi imparando a fare i bagnini, iscrivervi a qualche corso di ricerca olfattiva: essendo così collaborativo, con un Labrador potete fare praticamente tutto, non disdegnando nemmeno un bel pomeriggio di relax abbracciati sul divano!
Relazione e contesto ideale
Il Labrador è un cane estremamente affiliativo, si affeziona tantissimo ai suoi compagni umani e animali di cui necessita costante presenza.
Il suo contesto ideale può essere una famiglia, anche con bambini (a patto che vengano responsabilizzati), ma anche coppie o single. Il punto fondamentale è quello di essere dinamici e avere tempo libero da dedicargli, portandolo a fare movimento e attività.
Con un Labrador bisogna dimenticare il galateo ed essere disposti a condividere cibo, spazi vitali e tutto il fango che si porterà dietro dalle scorribande nei boschi. Se siete maniaci della pulizia e dell'ordine un Retriever non è certo il cane che fa per voi.
Una vita sedentaria per un Labrador rappresenta una condanna alla noia, alla frustrazione e al sovrappeso. Senza contare che, nel caso in cui non riesca a dare sfogo alle sue esigenze, non esiterà a manifestare il disagio rosicchiando e distruggendo casa e oggetti.
Vivere con un Labrador può essere un'esperienza magnifica quanto disastrosa: per questo, prima di decidere se adottarne uno, bisogna documentarsi bene sulla razza ed avere chiare quelle che sono le sue necessità. Non a caso, spesso canili e rescue sono pieni di Labrador incompresi ed abbandonati solo perché troppo vivaci e impegnativi: l'inconsapevolezza umana porta ad incolpare i cani della nostra pigrizia e mancanza di responsabilità. Se siete sempre convinti di volerne adottare uno, andate a cercarlo anche lì, allora: c’è sempre tempo per ricordare a un Labrador chi è e offrirgli una vita a sua misura.
Una giornata con un Labrador
È mattina presto e la vostra sveglia è accompagnata dal rumore fortissimo di una coda che sbatte contro il letto: il vostro Labrador è a 1 centimetro da voi, pronto a saltarvi addosso per darvi il buongiorno.
Appena alzati di corsa in cucina per un caffè e sicuramente per un biscotto da dare a lui che inizia a fissarvi come se fosse digiuno da mesi. È poi tempo di prepararsi: pettorina e via al parco: nel tragitto lui trotterella felice, annusando la strada, il profumo di brioches e pane, salutando le persone che gli rivolgono uno sguardo e i cani che lo incrociano.
Arrivati al parco lo liberate, lui sa che è il momento per sgranchirsi le zampe e correre a perlustrare la zona. Segue tracce, mangia qualche briciola di merenda lasciata dal passaggio dei bambini il giorno prima, saluta i suoi amici cani: a volte il vostro Labrador è un po' “ingombrante” nelle presentazioni, perciò prestate sempre attenzione che gli altri cani abbiano capito che si tratta solo di un bonaccione rumoroso.
Al ritorno a casa gli date la tanto amata pappa e vi dirigete al lavoro. Lui soffre se lasciato solo, per questo nel primo pomeriggio la dog sitter lo porta a fare una bella camminata compresa di giochi e lanci di palline, lui si diverte proprio tanto con la sua amica!
Al rientro dal lavoro, essendo ancora estate ed avendo la fortuna di avere la spiaggia vicino, prendete la macchina e vi dirigete verso il mare: è lì che il Labrador dà il meglio di sé. Neanche il tempo di scendere che è già tra le onde con un bel legnetto in bocca. Nuota, corre, vi rincorre, scava buche e si rotola nella sabbia, non c'è niente di più bello che godersi la vita come riesce a fare lui!
Dopo ore in spiaggia, è tempo di rientrare ma prima è meglio dargli una pulita per eliminare la sabbia ed asciugare pelo: è un cane rustico ma l'umidità può dare fastidio alle sue articolazioni, specie da adulto.
Tornati a casa ci si riunisce alla famiglia: è una festa vederlo giocare con i bambini, ma voi fate sempre attenzione che i piccoli umani non abusino della sua pazienza.
Dopo cena poi è il momento perfetto per un film, prima di andare a letto: ovviamente lui dorme con voi, dividendo coperta, cuscino e cuore.