video suggerito
video suggerito
18 Gennaio 2024
17:31

La web app svizzera per imparare l’anatomia degli animali e… come ucciderli col fucile

La web app lanciata dall'Ufficio per la caccia e la pesca del Cantone dei Grigioni permette di approfondire l'anatomia di cervi, cinghiali e camosci, ma anche di simulare lo sparo e gli effetti che questo avrà sull'animale.

Immagine

«Affinché il loro sparo sia fatale, i cacciatori devono individuare immediatamente il punto in cui deve essere colpito l'animale selvatico». Comincia così la descrizione della nuova web app interattiva che permette ai cacciatori svizzeri di simulare online la caccia con armi finalizzata alla "perfetta uccisione" con accurate ricostruzioni in 3D di cervi, cinghiali e camosci.

Il progetto è stato lanciato dall'Ufficio per la caccia e la pesca del Cantone dei Grigioni, nella Svizzera orientale, in collaborazione con l'Ufficio per la sicurezza delle derrate alimentale e la salute degli animali e con l'Associazione dei cacciatori Grigioni.

La logica che sta dietro questo "servizio" è che prima di sparare a un animale ogni cacciatore dovrebbe conoscere con esattezza l'anatomia e i punti i vitali da colpire a seconda della specie per «evitare inutili sofferenze» o, dal nostro punto di vista, più probabilmente per evitare di perdere l'animale e sprecare munizioni.

La  web app è accessibile a tutti, cacciatori e non e inclusi i minorenni. Chiunque dunque può usare questo strumento digitale che promette non solo di fornire conoscenze anatomiche delle vittime ma anche di simulare lo sparo e gli effetti che questo avrà sull'animale da tutte le angolazioni possibili.

Immagine

Si può scegliere da che parte osservare l'animale, la posizione di tiro, se mettere in evidenza organi, scheletro e contesto ambientale. Poi basta prendere la mira e con un clic far partire il colpo, mettendo così alla prova le proprie abilità, valutando anche grazie alla traiettoria di tiro quali organi o parti del corpo si è riusciti a colpire.

Una volta sul campo, la responsabilità di sparare o meno – scrive sul proprio sito l'Ufficio per la caccia e la pesca – rimane però esclusivamente dei cacciatori. Nelle intenzioni dichiarate dal governo, l'applicazione, anche se rivolge ovviamente a loro e simula una battuta di caccia, «non vuole influenzare le decisioni su come e quando sparare nel mondo reale, ma solo permettere di ripassare le proprie conoscenze, soprattutto per chi ancora non ha molta esperienza».

Anche i non cacciatori sono però invitati a utilizzare l'applicazione, si legge sempre sul sito «per scoprire in questo modo maggiori informazioni sull'anatomia degli animali selvatici» e magari sparare qualche colpo, si potrebbe aggiungere.

La scelta di promuovere e rendere accessibile a tutti questa applicazione online, diciamolo, è discutibile. Da un lato, per quanto immersiva e accurata possa essere la simulazione, difficilmente permetterà di migliorare sul campo le abilità dei cacciatori. Ma soprattutto, così com'è stata ideata e proposta a tutti, l'app solleva questioni di tipo etico. La caccia, anche nella sua forma simulata, comporta sempre una rappresentazione di violenza nei confronti degli animali, promuovendo comportamenti insensibili e disumanizzanti, quasi come se fosse tutto un gioco.

Immagine

Così facendo, senza alcun filtro, avvertimento o controllo, si alimenta una percezione distorta del valore della vita degli altri animali, trasmettendo inoltre il messaggio che l'attività venatoria sia un passatempo facilmente accessibile e praticabile da chiunque. Tutto questo influenza negativamente specialmente la percezione degli utenti più giovani, promuovendo una visione e una cultura in cui la caccia viene vista come un divertimento, anziché come un atto di assoluta crudeltà e con cui si decide di togliere deliberatamente la vita a un essere vivente e senziente.

Oggi le istituzioni non possono più prescindere da un approccio molto più responsabile a questi argomenti. In un'epoca di grandi sconvolgimenti ambientali ed estinzioni di massa, promuovere in questo modo un'attività violenta, anacronistica e considerata dalla maggior parte della società occidentale del tutto inutile e crudele è davvero inaccettabile. Uccidere un altro essere senziente, anche rispettando tutte le regole, non è un gioco e non può essere incentivato con tanta leggerezza, superficialità e mancanza di empatia.

Avatar utente
Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views