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2 Maggio 2024
12:42

La vita dei volontari su un’ambulanza veterinaria: «Così faccio la differenza per animali e persone»

«I nostri animali sono sempre più parte delle famiglie ed è importante tutelare la loro salute. Così faccio la differenza». È la storia di Andrea Fonda, soccorritrice di 25 anni che da 3 anni è volontaria su un'ambulanza veterinaria.

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«Sento che sto facendo la differenza. Lo vedo quando parlo con persone disperate perché i loro cani sono stati investiti o feriti. I nostri animali sono sempre più parte delle famiglie ed è importante tutelare la loro salute». A parlare è Andrea Fonda, chimica 25enne che opera come soccorritrice sull'ambulanza veterinaria dell'associazione Artemis O.D.V.

Artemis è un'associazione no profit che fornisce un servizio di primo soccorso e trasporto veterinario. La sede è a Marcon, in provincia di Venezia, ma opera su tutto il territorio regionale per salvare gli animali familiari. «Siamo nati nel 2018 ma le persone non erano ancora consapevoli – spiega Fonda – vedevano l'ambulanza ma pensavano che fosse un semplice furgone. In questi ultimi anni invece hanno iniziato a riconoscerci e a interessarsi: arrivano sempre più chiamate, anche 5 di fila, vuol dire restare fuori tutto il giorno».

I casi più frequenti sono quelli di animali investiti. «Non potrò dimenticarmi di una cagnolina che dopo essere stata investita era riuscita a trascinarsi a casa e si era infilata sotto uno dei trattori della proprietà. Quando siamo arrivati l'abbiamo trovata in pessime condizioni, per fortuna avevamo una barella che permette di dividersi in due e grazie a questa siamo riusciti a raccoglierla. Una volta in ambulanza le abbiamo prestato le prime cure e portata a clinica più vicina – ricorda Fonda – Quell'esperienza è stata molto intensa e per me ha cambiato tutto».

L'associazione fondata da Sasha Frison è gestita interamente da volontari divisi in tre categorie: tecnici veterinari, soccorritori, e autisti. Tra gli sponsor ha lo stesso Comune di Marcon che in questo modo sopperisce all'assenza di un servizio fondamentale per la salute degli animali familiari.

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«Agli inizi vivevamo di offerte, ma in ambito veterinario nulla è passato dallo Stato ed era molto difficile comprare materiali e attrezzature vitali per le nostre operazioni. Ci piacerebbe ricevere una mano dalla cosa pubblica, vorremmo che questa realtà esistesse in tutta Italia. Riceviamo chiamate da tutta la penisola, avvertiamo questa esigenza e vorremmo che fosse regolarizzato sul territorio nazionale».

Al momento l'associazione vive di donazioni e rimborsi da parte delle persone che usufruiscono del servizio. In questo modo i volontari mantengono il servizio attivo dodici ore al giorno. «Siamo tantissimi ragazzi giovani – conferma Fonda – tutti volontari, anche medici e infermieri veterinari. Io sono entrata nel 2021, e sono cresciuta fino a diventare caposquadra».

I volontari sono andati anche in Emilia-Romagna durante l'alluvione che ha colpito la regione a maggio dello scorso anno. «Lo abbiamo fatto di nostra volontà, un gruppo di noi ha preso ferie dal lavoro ed siamo partiti. Con noi avevamo cibo, cucce e tutto il necessario per curare gli animali. Una volta arrivati abbiamo trovato il disastro ma siamo riusciti a salvare dei cuccioli, aiutato una signora a recuperare i gatti che erano rimasti nella casa allagata e a portare i viveri in un gattile spazzato via dall'acqua».

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Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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