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3 Giugno 2024
12:40

La vespa velutina sta conquistando anche il Regno Unito

La prima conferma che alcuni individui sono riusciti a superare anche il rigido inverno britannico, indica che questa specie invasiva arrivata dall'Asia si sta rapidamente insediando anche in Regno Unito.

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Negli ultimi anni, la vespa velutina, conosciuta anche come calabrone asiatico o dalle zampe gialle, ha iniziato a espandersi rapidamente in Europa, Italia compresa, suscitando enorme preoccupazione tra gli ambientalisti e gli apicoltori. Questo predatore invasivo, originario dell'Asia, è stato avvistato per la prima volta in Francia nel 2004, probabilmente arrivato tramite merci importate dalla Cina. Da allora, si è diffuso velocemente in Europa, raggiungendo anche le isole del Canale della Manica e, più recentemente, la terraferma del Regno Unito, nonostante le misure di monitoraggi e le azioni di contenimento.

La vespa velutina è un calabrone caratterizzato da un molto scuro con bande e zampe giallo brillante. Rispetto ai nostrani calabroni europei (Vespa crabro), è leggermente più piccola, ma altrettanto combattiva, famelica e dotata di pungiglione velenoso, usato soprattutto per difendere i proprio nidi. Tuttavia, è importante sottolineare che non si tratta di una specie né più aggressiva né più pericolosa di un comune calabrone. La vera minaccia riguardo all'arrivo e all'espansione di questa specie asiatica non è infatti direttamente rivolta agli esseri umani, ma riguarda soprattutto le api da miele.

Questi calabroni sono infatti predatori voraci di api domestiche e sono in grado di decimare interi alveari. Si posizionano fuori dalle arnie e catturano le bottinatrici al rientro, decapitandole e portando i loro corpi come cibo al nido per le loro larve. Questo comportamento ha potenzialmente un impatto devastante per le popolazioni di api da miele, insetti importanti per l'impollinazione, ma soprattutto per l'economia legata all'apicoltura e alla produzione di miele. L'ape europea, a differenza della sua controparte asiatica, è infatti meno abile nel difendersi da queste vespe, cosa che aggrava il problema.

Il primo avvistamento confermato in Regno Unito risale al settembre 2016, quando una regina fu catturata nel Somerset, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Da allora, ci sono stati molti altri avvistamenti, con un aumento significativo sia di individui che di nidi. Le autorità britanniche, in collaborazione con il National Bee Unit, stanno adottando misure per monitorare e controllare la diffusione di vespa velutina, come del resto sta accadendo anche negli altri paesi Europei, Italia inclusa, con diversi progetti, tra cui Stop Velutina.

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Tuttavia, la recente scoperta che le vespe sono riuscite a superare anche l'inverno britannico per la prima volta, indica che si stanno probabilmente adattando alle condizioni climatiche locali, ampliando così il loro raggio d'azione e aumentando il rischio per le api autoctone. Gli esperti speravano che, a differenza dei paesi dell'Europa meridionale, il clima più rigido avrebbe tenuto maggiormente a bada l'espansione di questa specie, tuttavia anche il Regno Unito potrebbe perdere la battaglia per fermare questa specie invasiva.

I test del DNA condotti dalla NBU su alcuni individui catturati quest'anno dimostrano infatti che tre calabroni trovati nel Sussex sono diretti discendenti di un nido distrutto nel novembre 2023. I cittadini sono quindi invitati a segnalare tutti gli avvistamenti, senza però tentare  di rimuovere nidi, visto che questi insetti possono diventare estremamente aggressivi quando difendono il loro nido. Mentre gli esperti cercano ancora di capire quali altri danni potrebbe causare questa specie agli ecosistemi e alla biodiversità, la sua espansione rappresenta una sfida significativa per l'apicoltura in Europa e in Regno Unito.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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