Circola da tempo su tutti i principali social la foto, indubbiamente spettacolare, che ritrae una capra di montagna intenta a superare un largo strapiombo con un salto. L'immagine è spesso correlata a frasi motivazionali e incoraggianti ed in effetti l'impresa appare quasi "eroicamente impossibile". È uno scatto vero o è un fotomontaggio? Dov'è stata scattata? Di che specie si tratta?
Un'immagine autentica, fonte di ispirazione per molti
Il testo che più spesso acocmpagna lo scatto è il seguente:
"Questa semplice immagine insegna una cosa importantissima sulla vita. Non è il fatto che questa capra di montagna stia per fare un salto enorme, che se fatto male, potrebbe sconvolgere il resto della sua vita. Non è il fatto che aveva abbastanza fede per farlo! Quello che insegna è questo… I suoi occhi sono puntati su una cosa sola: la sua destinazione finale. Non guarda in basso chiedendosi se sta per cadere verso la morte. Non si guarda alle spalle, rimpiangendo la decisione che ha preso, chiedendosi cosa sarebbe successo se avesse preso una strada diversa. Il suo obiettivo è solo una cosa: l'altro lato. Spesso nella vita, abbiamo finalmente il coraggio di fare un salto da gigante (qualunque cosa sia). Poi ore, giorni, settimane o anche mesi dopo, ci ritroviamo a guardare in basso, a guardare indietro o addirittura a guardare altrove. A volte anche a cambiare la nostra decisione e voler tornare al punto di partenza. Ma se hai deciso di fare un salto nella tua vita, devi tenere la testa in avanti e concentrarti sulla tua meta finale, perché nonostante ciò con cui potresti avere a che fare nel presente, alla fine la tua scelta pagherà. Perché è stata solo ed esclusivamente TUA".
La natura come sempre, è davvero un'inesauribile fonte di ispirazione ed è bello vedere come anche in questo caso il messaggio diffuso sia più che positivo. Ora però facciamo luce sulle domande che sorgono spontanee guardando la foto.
Innanzitutto la foto è assolutamente vera, ed è stata postata da un fotografo iraniano su JuzaPhoto, un noto blog che riunisce migliaia di fotografi, professionisti ed amatoriali. L'autore si firma Behinn e descrive il suo scatto così: «Ho fatto questo scatto nell'area protetta di Kolah-Ghazee, nella provincia di Isfahan dell' Iran centrale. Mi ero nascosto dietro una pietra e li stavo aspettando esattamente nella direzione opposta, ma all'improvviso ho sentito un rumore dietro di me. Ci siamo visti simultaneamente e dopo un breve contatto visivo è saltato ed è scappato via».
Sappiamo anche qual è l'attrezzatura e le impostazioni che Behinn ha utilizzato in questo fortunato scatto: Canon 7D, Canon 600mm f4 L IS (Ver. 1) 1/3200, f7.1, ISO 320).
Fortunatamente il fotografo ha poi aggiunto nei commenti, in risposta ai molti che chiedevano notizie riguardo l'esito del coraggioso gesto, che la capra ha superato indenne lo strapiombo. Questi animali d'altronde, sono perfettamente adattati all'ambiente montano e mostrano un equilibrio sorprendente.
Le capre, eccezionali scalatrici
Tutti i membri del genere Capra sono bovidi (membri della famiglia Bovidae) e più specificamente capridi (sottofamiglia Caprinae). In quanto tali sono ruminanti, il che significa che hanno uno stomaco a quattro camere, una struttura che svolge un ruolo vitale nella digestione, nel rigurgito e nella ridigestione del cibo: infatti la cellulosa, il principale polimero vegetale che costituisce le piante di cui si nutrono, non è facilmente digeribile e necessita numerosi passaggi di triturazione e digestione.
In passato si ritenevano parte di questo genere anche le pecore (genere Ovis) e le pecore barbaresche (genere Ammotragus) mentre oggi vi si considerano solamente capre e stambecchi. Attualmente sono generalmente accettate nove specie, quasi tutte allopatriche, cioè geograficamente separate:
L'animale in foto è una capra selvatica iraniana (Capra aegagrus). La capra domestica (Capra hircus) è una specie domestica derivata dalla capra selvatica. Le prove dell'addomesticamento delle capre risalgono a più di 8.500 anni fa.
Le capre del genere Capra hanno relazioni sistematiche complesse che non sono ancora del tutto risolte, ed infatti vista la loro somiglianza genetica possono facilmente ibridarsi. Ad esempio, lo stambecco delle Alpi (Capra ibex) forma un gruppo con lo stambecco spagnolo (Capra pyrenaica), e il tur del Caucaso occidentale (Capra caucasica) sembra essere più strettamente correlato alla capra selvatica che al tur del Caucaso orientale (Capra cylindricornis).
Il markhor (Capra falconeri) è relativamente poco separato dalle altre forme, anche se in precedenza era considerato un ramo separato del genere.