A chiunque è capitato che il gatto “passeggiasse” sulla tastiera del computer premendo inavvertitamente qualche tasto, o che il cane sedesse sul telecomando finendo per cambiare canale senza volere. Quanto accaduto a Thomas Barnes, però, è decisamente più particolare, e per questo inevitabilmente divertente: Marino, il suo Bichon Frisé, è “riuscito” ad abbonarsi a un canale satellitare pornografico, e Barnes si è ritrovato a dover pagare 70 dollari per la sottoscrizione.
La storia risale in realtà al 2019, ma per qualche misterioso motivo la Rete sembra essersi nuovamente interessata all’accaduto, facendo tornare la news virale: a riportarla in auge è stato il Daily Mirror, che qualche giorno fa ha ripreso la notizia ricordando i fatti, che ai tempi erano stati riportati per puntare i fari non tanto sul comportamento del cane, che non ha nulla di straordinario, anche se i fatti sono stati in molti casi riportati quasi a suggerire che volesse sottoscrivere quell'abbonamento al canale a luci rosse, quanto sulle difficoltà del suo umano a farsi rimborsare il denaro speso per un mero incidente.
Barnes, residente nella zona di Raleigh, nella Carolina del Nord, ha raccontato che una sera era a letto a guardare la televisione e che Marino vi è a sua volta balzato sopra, come ogni sera. I Bichon Frisé hanno infatti una motivazione affiliativa molto marcata e si legano moltissimo agli umani di riferimento, tendendo a trascorrere la maggioranza del tempo al loro fianco. Probabilmente nel sistemarsi sulle coperte il cane ha premuto alcuni tasti del telecomando, e ha finito per abbonarsi al canale a luci rosse.
Appena ha capito cos’era accaduto Barnes ha chiamato il servizio clienti e spiegato la situazione, ma nonostante le rassicurazioni il mese successivo ha trovato in bolletta i 70 dollari della sottoscrizione. Si è quindi rifiutato di pagarli, avendo spiegato il problema al servizio clienti, ma il risultato è stato quello di ritrovarsi senza tv.
«Sono 70 dollari, è come togliermi il cibo di bocca – aveva raccontato al News & Observer Barnes, che ai tempi poteva contare solo su una pensione di invalidità per mantenersi – Si rifiutano di accettare che si è trattato di un errore». L’uomo aveva alla fine presentato un reclamo alla Commissione Federale delle Comunicazioni, e la compagnia aveva accettato di accreditargli il denaro nelle bollette successive.