Per una festa sostituisci i palloncini colorati con le bolle di sapone. Sono più ecosostenibili perché la plastica morbida che tradizionalmente viene riempita d’aria, può far male agli animali marini. Secondo uno studio di Ocean Conservancy, infatti, i palloncini sono al terzo posto tra i più pericolosi per le foche, le tartarughe e gli uccelli marini. Li inghiottono come se fosse un pesce e quel materiale rimane nel loro stomaco, uccidendoli.
Questa è la ragione all’origine di una petizione promossa dalle organizzazioni Mare Vivo e Plastic Free dal nome “Per il mare non è una festa #StopAlVoloDeiPalloncini #StopBalloons”. La raccolta di firme chiede di inserire nella legge Salva Mare il divieto del rilascio di palloncini e sensibilizzare sui danni che può avere la loro dispersione nell’ambiente.
Una nota positiva, in Italia, c’è. Un divieto simile è già stato approvato dal Consiglio della provincia autonoma di Trento, la prima provincia in Italia a fare una proposta del genere, vietando di liberare palloncini in aria. Chi lo fa ha una multa da 50 a 100 euro. Marevivo e Plastic Free chiedono che questa buona pratica possa essere seguita a livello nazionale.
Secondo un lavoro dell’Università della Tasmania, la plastica morbida che compone un palloncino, se ingerita da un animale, ha 30 volte più possibilità di ucciderlo rispetto alla plastica dura delle bottiglie. Si tratta di una minaccia molto più frequente di quanto non si immagini: durante una ricerca portata avanti dalla Università di Swansea, nel Regno Unito, i pezzi di palloncino costituiscono l’80% dei rifiuti trovati all’interno lo stomaco delle tartarughe marine.
Le due organizzazioni puntano il dito anche sulla tradizione che li vede riempire di elio: questo gas, infatti, non è rinnovabile e il suo uso è un enorme spreco. L’elio non è usato solo per gonfiare palloncini: raffredda i magneti superconduttori degli strumenti per le risonanze magnetiche. Quindi, più che metterlo in aria per un divertimento, ha un ruolo primario per la salute.