Anche gli animali fanno cultura. Attraverso l’apprendimento sociale, trasferiscono informazioni rilevanti da individuo a individuo e questo processo, noto appunto come trasmissione culturale, può avvenire sia all’interno di una popolazione che tra le generazioni. In pratica, quando si trovano in situazioni nuove, gli individui imparano dagli altri generando nuovi comportamenti che si diffondono a macchia d’olio, talvolta superando anche i confini geografici. Ovviamente ciò può avvenire solo tra animali che sviluppano interazioni; quindi, le dinamiche di gruppo influenzano la diffusione e la persistenza delle culture. Oggi come oggi, la base culturale di nuovi comportamenti può essere identificata attraverso sofisticate analisi statistiche, che permettono proprio di misurare la diffusione delle informazioni nelle reti sociali.
Le cinciallegre
Alle cinciallegre (Parus major) dobbiamo la prima scoperta dell’esistenza di fenomeni culturali negli animali non umani. Siamo nel 1921, quando i residenti di una cittadina nell'Hampshire (UK) iniziano a trovare le bottiglie di latte, che all’epoca si usa consegnare lasciandole sulla soglia delle case, con i tappi di alluminio perforati. Chi mai può dilettarsi sabotando le bottiglie? Ebbene, sono le cinciallegre, che, si scoprirà presto, bucano i tappi col becco per bere il latte. Tale modalità di furto si diffonde rapidamente nel Regno Unito, prima, e col tempo anche nel resto d’Europa, con una velocità che gli etologi considerano indicativa di apprendimento sociale.
I macachi giapponesi
Un’altra evidenza della trasmissione di cultura risale ai primi anni '50 del XX secolo, e riguarda un gruppo di macachi giapponesi (Macaca fuscata) residente sull'isola di Kōjima, in Giappone. Un gruppo di ricercatori riforniva questi macachi di patate dolci, lasciandole sulla spiaggia. A un tratto, Imo, una femmina di 18 mesi, prende a lavare via la sabbia dai tuberi in un ruscello, e nel giro 3 mesi, questo comportamento si diffonde tra i suoi coetanei affiliati e tra i membri della sua famiglia. Dopo 3 anni, il 40% dei compagni di Imo esibisce quel comportamento. Successivamente, tra l’altro, il lavaggio delle patate viene trasferito al mare: evidentemente, salate sono più gustose!
Gli scimpanzé
Anche gli scimpanzé possono imparare cose osservando gli altri e impegnarsi in alcune forme di trasmissione culturale. Questa complessa modalità di apprendimento, ad esempio, è stata descritta in relazione all'invenzione e alla diffusione dell’uso di strumenti per pescare le termiti e le formiche, per rompere le noci, o per asciugare l'acqua, ad esempio utilizzando il muschio.
Le megattere
Le megattere si nutrono di animaletti come piccoli crostacei e aringhe, che solitamente catturano avvolgendoli in fitte reti di bolle d'aria soffiate col naso da sotto la superficie dell’oceano. Tuttavia, negli anni '80 un esemplare di Megaptera novaeangliae viene avvistato al largo delle coste del New England, negli Stati Uniti,mentre utilizza una tecnica diversa: per catturare un piccolo pesce osseo della famiglia degli ammoditidi (ordine Perciformes) si aiuta schiaffeggiando l'acqua con la coda. Nel 2013 un gruppo di ricercatori ha scoperto che, da allora, questo metodo si è diffuso a macchia d'olio sino ad arrivare, 27 anni dopo, ad essere utilizzato dal 40% delle megattere della zona.
Gli uccelli
Gli uccelli cantano per comunicare coi loro simili, e i messaggi che inviano hanno funzioni che vanno dal controllo del territorio all'attrazione della partner. I giovani imparano a cantare ascoltando i genitori, i coetanei e gli adulti non imparentati, ma anche grazie all'innovazione, il che supporta dinamiche di trasmissione culturale. Ma c’è di più. I canti delle popolazioni selvatiche differiscono, formando "dialetti" locali che possono cambiare nel tempo. Questo suggerisce che è in atto anche un altro processo fondamentale, è in atto una vera e propria evoluzione culturale.
Bibliografia
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