Questa storia inizia purtroppo nel peggiore dei modi. Siamo a Carpino in provincia di Foggia, è l'inizio della primavera e Zaro viene ritrovato per strada dal padre di Assunta in condizioni davvero drammatiche. L'uomo nota che c'è qualcosa che non va nel cucciolo, più esattamente negli occhi del cane. «Lo abbiamo subito portato dal veterinario – ci racconta Assunta – che lo ha dovuto sottoporre a un'operazione per rimuovere gli occhi ormai in stato non vedente».
Zaro, dopo l'operazione, è ormai cieco e necessita inevitabilmente di attenzioni e cure. Ed è così che inizia la sua nuova vita proprio nella famiglia di chi lo ha aiutato dal primo momento. «Appena lo abbiamo ritrovato, molte persone ci hanno suggerito di farlo abbattere ma non abbiamo mai preso in considerazione questa proposta. Zaro è un cane dolcissimo e intelligente e vorremmo far conoscere la sua storia per sensibilizzare le persone e per combattere in primo luogo l'abbandono degli animali, promuovendo l'adozione di quelli affetti da disabilitàperché hanno un gran cuore e hanno bisogno di una famiglia che li ami».
Come si è adattato Zaro nella sua nuova casa?
Zaro oggi ha otto anni e come racconta Assunta: «Si è adattato molto bene alla nostra casa, all'ambiente che lo circondava, alla sua nuova vita da cane non vedente, alla nostra famiglia e al cagnolino che avevamo già. È stato molto coraggioso, non si è mai "lamentato" e non ha mai fatto capricci nonostante l'operazione e il post operazione siano stati molto dolorosi. Ha già imparato a passeggiare al guinzaglio nonostante pensavamo fosse già grande per imparare in poco tempo, invece ci ha sorpreso da subito. È come se non avesse risentito del cambiamento rapido e stravolgente della sua vita, avvenuto praticamente da un giorno all'altro. Sembra davvero che avesse tanta voglia di continuare a vivere».
Come è vivere con un cane affetto da cecità?
La vita insieme a un cane non vedente è fatta di accortezze ma in realtà poi si trova un equilibrio che fa quasi dimenticare la disabilità. «Nonostante stiamo sempre molto attenti, lo seguiamo ovunque e gli siamo sempre vicini, Zaro vive benissimo – spiega Assunta a Kodami – come se non fosse affetto da alcuna disabilità. Si orienta molto con il fiuto e con l'udito e si è da subito affezionato a noi, come noi a lui. Ci sembra di conoscerci da tantissimo tempo, abbiamo un bellissimo rapporto e sembra come se avesse capito che in un certo senso facendosi trovare quella mattina davanti una proprietà di campagna della nostra famiglia ci ha permesso di salvargli la vita. Quando in realtà è stato lui ad arricchire e riempire la nostra famiglia di gioia e amore».
La riflessione di Assunta si allarga e il pensiero va a chi ha un cane e non lo fa vivere come tale: «Sento sempre di persone che evitano per paura di far uscire i propri cuccioli costringendoli così a restare in casa. Noi, fortunatamente, possediamo un piazzale in campagna e abbiamo la possibilità di fargli passare del tempo all'aperto, seppur sotto il nostro controllo per evitare che possa farsi male o anche solamente per fargli sentire che non è solo e lo portiamo spesso a fare passeggiate con noi».
E per chi vuole intraprendere un percorso simile, Assunta non ha dubbi su cosa consigliare: «L'unica dritta che potrebbe essere utile a persone con cani ciechi è che bisogna evitare luoghi troppo rumorosi. E' necessario parlare con il cucciolo, senza urlare ovviamente. Ma la cosa più importante è non arrendersi mai… anche noi avevamo un po' paura di non essere capaci all'inizio o di sbagliare nel nostro approccio con Zaro, ma pian piano il cucciolo si abituerà alla sua nuova famiglia, sentirà di essere amato e ricambierà con tanto amore e tanta dolcezza, proprio come lui ha fatto con noi».