Decine di cani e nessuna casa in cui stare. È la situazione che sta vivendo Rosalia, 42enne di Misilmeri, provincia di Palermo, da quando ha perso la sua abitazione perché non riusciva più a pagare il mutuo.
A raccontare la storia di Rosalia è Giulia Petrucci di Animanimalista Odv, l'associazione che da tempo segue la donna e gli animali che vivono con lei. Attraverso le pagine di Kodami la volontaria lancia un appello per aiutare Rosalia, e trovare nuove famiglie per gli animali che ha accolto nel tempo: «Deve essere sostenuta nella sua ricerca di un'abitazione adatta ad ospitare lei insieme ai 5 cani che fanno parte della sua famiglia. E poi deve essere sostenuta nella ricerca di nuove sistemazioni per gli altri 15 vaganti che le sono stati affidati dall'autorità giudiziaria. Glielo dobbiamo oggi come comunità per tutto quello che lo Stato non le ha mai offerto».
Come accade troppo spesso, il disagio sociale si riflette anche sugli animali, ed è proprio quello che sta succedendo a Misilmeri, come spiega Petrucci ripercorrendo la vita di Rosalia: «Anni fa accese un mutuo per acquistare una villetta insieme al marito Domenico. Purtroppo poco dopo la compagnia dell'uomo chiuse, lasciandolo senza lavoro. In seguito è fallita anche la banca che aveva concesso il mutuo e la casa è stata messa all'asta, dove però è rimasta invenduta per molto tempo».
È in quel momento che Rosalia ha iniziato ad accudire i cani vaganti che transitavano nei dintorni della sua abitazione, poco fuori città. Ma per questo è diventata il bersaglio del malcontento dei vicini e l'oggetto di diverse segnalazioni. Anche se è idea diffusa che chi dà da mangiare a un cane ne diventa responsabile, infatti, secondo la legge ciò non determina alcuna assunzione di responsabilità nei suoi confronti.
Rosalia avrebbe quindi potuto continuare ad accudire i cani come aveva sempre fatto, tuttavia, per evitare problemi, ha scelto di farli stazionare nel suo giardino. «Inizialmente gli animali potevano entrare e uscire liberamente, ma a seguito delle lamentele del vicinato ha costruito dei recinti per tenere definitivamente i cani all'interno della sua proprietà. Il numero è cresciuto costantemente, ed era un fatto noto a tutta la comunità, ma le autorità competenti non hanno mai bussato alla porta di Rosalia per fermare questo accumulo, anche se fatto a fin di bene – sottolinea la volontaria – Nè le è stato offerto aiuto nella gestione degli animali».
L'accumulo di animali, o animal hoarding, è un disturbo che porta chi ne è affetto ad accumulare ossessivamente un gran numero di animali. Questi sono detenuti in spazi angusti e sporchi, senza rispettare il loro benessere. Non era però questa la situazione che si sono trovati davanti i volontari di Animanimalista quando l'hanno conosciuta: «Quando siamo venuti a sapere della vicenda come prima cosa ci siamo accertati che non ci fosse ipotesi di incuria o maltrattamento. Ma abbiamo subito notato che pur essendo un contesto molto difficile, i cani erano in buona salute e non presentavano particolari problemi».
Tutto precipita, però, quando nel 2018 il marito di Rosalia muore. «Da quel momento si sono innescate una serie di coincidenze che hanno consentito alla banca di abbassare il prezzo di vendita della villetta, e un compratore poco dopo si è fatto avanti – spiega Petrucci – Quindi Rosalia è stata sfrattata e con lei tutti i cani».
Con la vendita della casa alla fine del 2022 è arrivato anche l'avviso di sgombero, e poco dopo, nel gennaio 2023, è giunto anche il sostegno dell'associazione Animanimalista. «Tramite il nostro legale il giudice ha concesso la proroga di un mese, il tempo è volato con le operazioni di microchippatura dei cani a nome del Sindaco perché, come ha rilevato il magistrato, si tratta di cani che vagavano sul territorio – dice Petrucci – Ora sono rimasti in affido temporaneo a Rosalia, con la promessa di impegnarsi a spostarli quanto prima dalla casa che ormai non le apparteneva più».
Nonostante i suoi sforzi, Rosalia non è riuscita a trovare una nuova abitazione: non ha entrate, escluso il sostegno dei suoi parenti più stretti, e con lei si muovono ben 15 cani. Petrucci ha quindi scelto di rivolgere un appello ai lettori di Kodami: «Qui entriamo in gioco noi, cittadini, persone amanti degli animali. Vorrei fare conoscere questi animali meravigliosi che meritano un'adozione consapevole».
Adesso Rosalia e i cani si appoggiano temporaneamente da una conoscente in un paese vicino a Misilmeri, ma entro agosto dovranno andarsene anche da lì. Questo porterà in strada Rosalia stessa, così come i suoi animali. «Non possiamo permettere che ciò accada – afferma Petrucci – Si tratta di cani per lo più dolcissimi e socievoli, che hanno dimostrato di saper vivere insieme con i propri simili. Meritano un'altra occasione, dato che non possono più essere reimmessi sul territorio dopo aver vissuto in uno spazio chiuso per anni».
Ma i volontari di Animanimalista non cercano solo famiglie: «Siamo consapevoli che realizzare 15 adozioni consapevoli in 5 mesi è un'utopia, andrebbe bene anche qualche rifugio o stallo», aggiunge Petrucci.
Chi sono i cani di Misilmeri
«I cani che proponiamo per l'adozione sono quelli con una socialità sviluppata e i caratteri più aperti – ricorda Petrucci – Le prime tre adozioni sono andate bene, e vogliamo riprovare con altre tre cagne che avrebbero molto amore da dare a una famiglia».
Di seguito le descrizioni fornite dai volontari:
Panna ha circa 3 anni, è una femmina di taglia media mite e giocherellona ed è negativa sia alla leishmaniosi che all'ehrlichia, due delle malattie più comuni nel cane.
Alma è una cagnolona di taglia media. Ha un anno e mezzo. Dalle analisi è emerso che è negativa alla leishmaniosi, ma positiva alla ehrlichiosi, una malattia trasmessa dalle zecche comuni.
Dust è una femmina di taglia media, ha due anni e anche lei è negativa sia alla leishmaniosi che all'ehrlichia. Ha un carattere molto gentile e aperto sia con i suoi simili che con le persone.
Per informazioni sui cani di Misilmeri scrivere una mail all'indirizzo animanimalistaodv@gmail.com.
I cani arrivati nella vita di Rosalia sono prevalentemente meticci, una "razza" straordinaria che ha dato origine a primo cane della storia, come spiega in un video l'istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, Luca Spennacchio.