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20 Aprile 2022
13:39

La storia di Reeny, l’Akita che aspettava la sua umana uccisa in Ucraina: ora è stata adottata

Reeny, l'Akita Inu di 9 anni diventata famosa per le foto che la ritraevano in attesa della sua umana, uccisa dai soldati ceceni in Ucraina, è stata adottata: è rimasta davanti alla casa disabitata per oltre un mese.

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È diventata tristemente famosa per le foto che la ritraevano seduta davanti alla porta della sua casa di Makariv, nel distretto di Kiev, in attesa di una famiglia che non sarebbe tornata più. E adesso Reeny, l’Akita Inu di 9 anni ribattezzata “l’Hachiko ucraina” per la fedeltà alla sua umana, uccisa per mano di soldati ceceni, ha trovato una nuova casa.

La notizia è stata data da Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Affari interni ucraino, che via Twitter ha condiviso una foto di Reeny in un prato con indosso un cappottino rosso: «Buone notizie – ha scritto Gerashchenko – Reeny ha trovato una nuova casa e una nuova famiglia. La sua nuova compagna umana si chiama Nadezhda. La famiglia sa come prendersi cura di questa razza, visto che hanno già un Akita maschio, e sono diventati amici con Reeny».

La donna è riuscita a conquistarsi la fiducia di Reeny grazie a cibo e visite costanti, riuscendo a portarla via da quel portico su cui è rimasta per oltre un mese aspettando Tetiana, la sua umana. Tetiana, come aveva raccontato il consigliere Gerashchenko, è stata uccisa lo scorso 15 marzo, una delle tantissime, troppe vittime civili della guerra in Ucraina: «Tetiana Zadorozhnyak viveva a Makariv, nel distretto di Kiev, dal 2012, con il marito e il cane – ha raccontato sui social – Tre anni fa, il 16 marzo, il Covid ha tolto la vita al marito. Quest'anno, il 15 marzo, i Kadyroviti (nome con cui vengono chiamati gli ex membri delle unità paramilitari dell'ex presidente pro-Mosca della repubblica cecena Achmat Kadyrov, ndr) hanno brutalmente ucciso Tatiana – ha detto Gerashchenko – Quando sono entrati nel villaggio, Tatiana stava aspettando nella sua casa un'amica con cui sarebbero partite. Uno dei soldati l'ha portata in una casa vicina, dove l'ha violentata e poi brutalmente pugnalata»

Reeny non ha mai rinunciato a vederla tornare, mettendo a rischio la sua vita restando davanti alla porta della casa ormai disabitata, a pochi passi da un garage minato ed esposta a freddo e intemperie. Alcuni vicini si sono occupati di lei portandole cibo e sistemando una cuccia sul portico, ma la cagnolina si è sempre rifiutata di lasciare la sua postazione sino a quando non è arrivata Nadezhda. Che con pazienza e dedizione è riuscita a vincere le sue resistenze e ad allontanarla dalla villetta, accogliendola nella sua famiglia.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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