Una Golden Retriever di 2 anni si è guadagnata il soprannome di "Kona la cacciatrice di Coyote" sui notiziari Usa. La sua storia, infatti, dalle news locali è arrivata alla cronaca nazionale dopo che ha salvato la vita di un Barboncino dall'attacco di un coyote nella Carolina del Sud.
La zona era già attenzionata dalle autorità perché dall'anno scorso erano state segnalate cinque incursioni da parte dei canidi selvatici a danno dei domestici da parte dell'amministrazione della città di Sullivan's Island dove è avvenuto anche questo episodio.
Kona e la sua umana di riferimento Ashly Chardukian erano in spiaggia il 25 giugno per una giornata di relax con gli amici quando hanno sentito alle spalle un guaito che proveniva dalle dune antistanti la spiaggia. La scena che si sono trovati di fronte è stata impressionante: un coyote aveva un Barboncino in bocca, preso per il collo, e il suo pet mate stava cercando di fermarlo.
Quando tutto sembrava perduto, con le persone attonite a osservare quanto stava accadendo, Kona ha fatto una corsa verso i due animali, abbaiando e scacciando il coyote, salvando di fatto la vita del Barboncino che ne è uscito illeso.
Come riportato dai media locali, il commento di Ashly sul suo Kona e su quanto accaduto è stato questo: «Penso che sia stato un momento davvero speciale. Abbiamo assistito a qualcosa di unico e sono felice che l'altro cane sia ora al sicuro. Ovviamente, sono orgogliosa della mia Kona».
Sullivan's Island conta altri tre avvistamenti di coyote segnalati nei primi tre mesi del 2024, con il capo della polizia Glenn Meadows che afferma che però i casi sono diminuiti notevolmente e mai nei confronti di esseri umani. «Suggeriamo di tenere i cani al guinzaglio – ha ricordato l'ufficiale – perché quello che stiamo vedendo è che quando si verificano questi attacchi contro i cani sono contro animali lasciati liberi e lontani dalle persone di riferimento».
Il coyote è un canide endemico del Nord America. Da alcuni detto anche “lupo della prateria” per la sua somiglianza con il lupo, con il quale può ibridarsi. Il nome scientifico Canis latrans deriva dall’abitudine di ululare a lungo, emettendo un suono simile a un lamento.