È caduto nel fiume durante una passeggiata e per due giorni non se n’è trovata traccia. Il suo umano era disperato, ma non ha mollato e anche grazie alla collaborazione con i Vigili del Fuoco è riuscito a ritrovarlo e a riportarlo a casa, miracolosamente in buona salute.
Sembra una favola di Natale quella che ha per protagonista Django, cucciolo di American Staffordshire Terrier che lunedì pomeriggio si è tuffato nel fiume Ombrone nei pressi di Gello, in provincia di Pistoia. Il cane era a passeggio lungo il fiume con Fabrizio, il suo umano, quando all’altezza del cavalcavia si è buttato in una pozza nei pressi di una cascata, un punto molto frequentato in estate per chi cerca una tregua dal caldo torrido.
La forza della corrente lo ha però sommerso e trascinato lontano dallo sguardo di Fabrizio: l'uomo si è anche tuffato per recuperarlo ma non è riuscito ad afferrarlo. Ha subito dato l’allarme e tutta Pistoia si è mobilitata nel giro di poche ore: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con il nucleo sommozzatori di Firenze, è stato utilizzato anche un drone e sono state svolte ricerche dall’alto, ma di Django non sembrava esserci traccia.
David e la sua famiglia non si sono arresi e non hanno mai perso la speranza di ritrovarlo. Hanno continuato a cercare lungo il fiume, suggerendo ai vigili del fuoco punti in cui Django avrebbe potuto cercare riparo dall’acqua, e alla fine la tenacia ha premiato. Mercoledì i vigili del fuoco hanno controllato l’anfratto dietro la cascata e lo hanno trovato, recuperandolo davanti agli sguardi commossi ed emozionati dei suoi umani e di altre persone che avevano partecipato alle ricerche.
Django era evidentemente rimasto nei pressi della cascata, trovando rifugio nella zona asciutta dietro la paratia d’acqua: «Un ringraziamento particolare ai vigili del fuoco che hanno creduto in noi e si sono prodigati per il recupero», ha detto Fabrizio, che ha confermato che Django sta bene e si gode calore e coccole dopo le ore di paura.