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21 Febbraio 2022
11:17

La storia di Didiè, il Barbone paralizzato che ha ispirato un’associazione per cani disabili

Didiè è un Barbone gigante, colpito da un infarto midollare che gli ha paralizzato le zampe posteriori. Il suo umano, l'educatore cinofilo Giulio Topan, ha deciso di aprire un'associazione per aiutare tutti i cani come lui affetti da disabilità.

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È nato a Seattle, negli Usa. Ed è proprio una star americana: è un campione internazionale di bellezza in Italia, America, Francia, Slovenia, Ungheria, Marocco e Lussemburgo, e ha posato per la copertina di Dante Magazine e per le pagine di Vogue Uk, oltre che essere stato testimonial per i divanetti di Doge. Lui è Didiè, un Barbone gigante. Il giorno di Natale Giulio Topan, il suo compagno umano, educatore cinofilo di San Biagio di Callalta, in Provincia di Treviso, lo ha trovato paralizzato sulle due zampe posteriori.

«Era stato colpito da un infarto midollare – dice Giulio – Didiè è stato in clinica per un mese, specie per la riabilitazione per continuare a tenere viva la parte muscolare con la fisioterapia in acqua». Oggi è tornato in casa, cammina con il suo carrellino, e si è aperto un nuovo percorso di vita. Altrettanto è successo a Giulio che vista la storia del suo amico a quattro zampe, ha creato un’associazione, Didiè raccolta, per aiutare tutti gli umani che hanno difficoltà a mantenere i cani affetti da disabilità.

«Io ho la possibilità economica di mantenere il suo percorso di riabilitazione, se non l’avessi avuta sarebbe stato difficile prendere un’altra decisione – aggiunge Giulio Topan – Abbiamo fatto emergere il lato positivo di questa vicenda e abbiamo aperto questa associazione per sostenere chi non può fare spese improvvise».

Didiè è il primo cane nella vita di Giulio che ha dovuto affrontare una disabilità. «Non mi sono mai imbattuto in casi del genere – racconta – È per me un ambiente nuovo, che mi ha stupito. Può però succedere: molte persone mi hanno contattato per problematiche simili, ma nessuno ne parla».

Oggi Didiè sta facendo piccoli miglioramenti: tre volte a settimana va in clinica per fare il tapis roulant in acqua. Le due zampe posteriori ancora non le muove, ma per lui c’è l’affetto della sua famiglia: oltre a lui, infatti, vivono da Giulio anche Isabel, Mathis, Xavier e Penelope, una Barboncina nana. Ma dietro di lui, oggi, c’è una battaglia di civiltà, quella per i cani disabili, dove a migliorare saranno tutti.

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