«Sembra essere invisibile: in cinque mesi mai nessuno ha chiesto di lui», comincia così il lungo messaggio di Lucrezia Metta, una nostra lettrice. Calamaro, questo il nome del cucciolo di cui ci racconta Lucrezia, è frutto di una cucciolata di una cagna libera. I piccoli erano in 10 e vivevano tranquilli a Corato, una città di provincia di Bari, finché la loro mamma non è stata avvelenata e loro si sono ritrovati, a soli 20 giorni di vita, completamente soli a vagare nei pressi di una strada provinciale.
Quando Lucrezia e un'altra volontaria dell'Associazione ENPA li hanno trovati non si sono girate dall'altra parte e, visto l'alto pericolo di investimento per i piccoli, hanno deciso di occuparsi di loro. «Erano soli e affamati – racconta Lucrezia -, se fossero rimasti lì non ce l'avrebbero fatta». Nel frattempo, i 9 fratelli e sorelle di Calamaro sono stati adottati, mentre per lui non è arrivata neppure una richiesta. «È stato definito "brutto" esteticamente», spiega la ragazza.
Così questo cucciolo ad oggi si trova in un box di pochi metri quadrati all'interno di una pensione a Corato. Il piccolo Calamaro, abituato a essere circondato dalla schiera di fratelli, si è trovato improvvisamente solo e non riesce a comprenderne il motivo: «Non esce più dalla cuccia, passa la notte a piangere e ormai si dispera anche durante il giorno. Ha perso ogni motivazione», commenta Lucrezia.
Eppure, si tratta di un cane estremamente socievole che va d'accordo con i suoi simili, anche del sesso opposto, con i gatti e soprattutto con i bambini. «Ha un carattere davvero dolce, ama stare a contatto con i suoi umani di riferimento. Per lui spero in un "miracolo" affinché possa trovare una famiglia in grado di donargli tutto l'amore che merita».
Per adottare Calamaro: Lucrezia Metta al 3791736769.
Fonte| Lucrezia Metta