Anastasia Tikhaya è una ragazza ucraina di 20 anni che fino a poche settimane fa viveva ad Irpin, un sobborgo della zona nord occidentale di Kiev divenuto tristemente famoso a causa della guerra.
Questa cittadina, infatti, era collegata alla capitale da un ponte, il Romanovka che nei primi giorni della guerra ha permesso a migliaia di persone di fuggire dai bombardamenti.
Anche Anastasia ha attraversato il ponte di Irpin a piedi, prima che venisse abbattuto, e lo ha fatto insieme ai 20 cani e i 5 gatti che lei e il suo compagno, Arthur Lee, ospitavano nel piccolo rifugio per animali domestici che avevano aperto.
Proprio mentre percorreva quella strada, nell'intento di lasciare dietro di sé il terrore della guerra, è stata immortalata in una fotografia che nei giorni successivi è diventata un simbolo del suo popolo in fuga in compagnia dei propri animali.
Intorno a lei, in cerchio, si trovano tutti i suoi cani, alcuni dei quali anziani e con problemi di deambulazione. Nello sguardo della donna, invece, si legge la determinazione: la spinta necessaria per chi sa che deve arrivare a destinazione il prima possibile.
«Fortunatamente oggi i cani non sono più con noi – racconta a Kodami Anastasia Tikhaya, che si trova nuovamente al sicuro in un luogo protetto di Kiev – Grazie alla collaborazione con alcune famiglie polacche, siamo riusciti a trovare una famiglia per ognuno di loro prima di tornare nella capitale».
La storia nascosta dietro lo scatto
«Ricordo perfettamente il momento in cui mi è stata scattata la foto – racconta Anastasia – I cani mi tiravano da ogni parte, ma io dovevo comunque proseguire. L'impresa, però, era resa più difficile dal giornalista che mi stava fotografando e la mia espressione infastidita, infatti, era proprio destinata a lui, che sembrava non comprendere la mia difficoltà e la rapidità con cui dovevamo evacuare la zona».
Nei giorni successivi allo scatto, la sua storia è diventata nota in tutto il paese ed è stata raccontata anche in un breve reportage mandato in onda durante il telegiornale dell'emittente TCH, al termine del diciassettesimo giorno di conflitto tra Russia ed Ucraina.
«La decisione di andarcene l'abbiamo presa quando una bomba è caduta proprio sulla casa accanto alla nostra – racconta Anastasia durante il servizio – Non abbiamo mai pensato nemmeno per un secondo di andarcene senza trovare una soluzione sicura per ognuno dei nostri animali. Come avremmo potuto fuggire senza portarli con noi? Loro erano i nostri amici».
Una scelta condivisa con decine di migliaia di suoi connazionali e che non stupisce affatto chi è abituato a condividere la propria vita con gli animali, come ha sottolineato anche Diana Letizia, direttrice del nostro magazine, in un articolo in cui vengono riportate le fotografie di molte altre persone intente, come Anastasia, a fuggire dal terrore e dalla disperazione della guerra insieme a cani, gatti ed altri animali da compagnia.
Anastasia continua il suo racconto a Kodami, spiegando che il suo amore profondo per gli animali ha in realtà radici antiche, legate anche all'infanzia trascorsa con la sua famiglia. «I miei genitori hanno un allevamento di Bullmastiff, quindi ho sempre vissuto a stretto contatto con i cani – racconta – Quattro anni fa, però, ho deciso di iniziare ad occuparmi personalmente degli animali in difficoltà e mi sono dedicata soprattutto quelli che non hanno una famiglia e manifestano comportamenti difficili da gestire».
La storia di Anastasia raggiunge l'Italia e viene raccontata dal team di World Wide Pet
Pochi giorni dopo la pubblicazione della fotografia e del relativo reportage, l'immagine che ritrae Anastasia sul ponte Romanovka ha superato i confini dell'Ucraina per raggiungere tutta l'Europa ed è stato allora che David Morettini, istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami è venuto a conoscenza della sua storia.
«L'ho contattata per chiederle come stava e ci siamo scambiati qualche messaggio attraverso i social – racconta Morettini – Ho pensato quindi di chiederle di prendere parte al progetto World Wide Pet, partecipando ad una diretta Facebook».
Il webinar, organizzato in collaborazione con le associazioni Vieniconme.dog ed Essere Cane Centro Cinofilo, è nato con l'obiettivo di approfondire il tema della relazione che le culture del mondo instaurano con il cane e, grazie ad Anastasia, durante la diretta andata in onda il 31 marzo, è stato possibile comprendere anche quale sia il ruolo del cane nella società ucraina.
Durante la serata, infatti, il team di World Wide Pet – che comprende anche le educatrici cinofile Federica Nunziata dal Messico e Elena Quirici da Londra – ha dato spazio ai racconti di Anastasia riguardo la storia e le tradizioni che uniscono gli esseri umani ai cani nel suo paese ed è stata data l'opportunità al pubblico di porle le proprie domande.
«Anastasia è la dimostrazione che le nuove generazioni hanno nelle mani la possibilità di creare un futuro più luminoso per questo mondo – commenta Luca Spennacchio, istruttore cinofilo, membro del comitato scientifico di Kodami e moderatore dell'evento – Vorrei poterle stringere la mano e ringraziarla, perché i giovani mi permettono di guardare al futuro con ottimismo».
«Ci ha dimostrato i valori di democrazia e di rispetto con cui si può vivere la relazione con il cane – ha commentato Morettini al termine dell'incontro – In futuro speriamo di poterla accogliere nuovamente nel nostro progetto e, magari, incontrarci dal vivo, questa volta in un'Ucraina ricostruita e finalmente di nuovo in pace».
Attraverso Kodami Anastasia vuole infine lanciare un messaggio agli abitanti d'Europa che hanno permesso ai cani che vivevano con lei di avere un futuro lontani dalla guerra. «Voglio davvero ringraziare tutti coloro che in questi giorni hanno dimostrato di amare davvero gli animali aprendo le porte delle proprie case per chi ne ha avuto bisogno – conclude – Nonostante il momento così incredibilmente difficile, abbiamo ricevuto molto supporto concreto. Grazie di cuore a tutti».
La registrazione della diretta Facebook è disponibile sui canali facebook di Vieniconme.dog ed Essere Cane Centro Cinofilo.
La fotografia di Anastasia sul ponte di Irpin è stata scattata da Christofer Occhicone, fotografo e giornalista che si trova da 6 anni in Ucraina.