La 15enne Lulu Gribbin è sopravvissuta all'incontro con uno squalo mentre nuotava nelle acque antistanti alla contea di Walton, nello stato della Florida. L'episodio è avvenuto venerdì 5 giugno mentre la giovane si trovava con la sorella gemella e alcuni amici.
Lulu era partita dalla sua casa in Alabama per quella che avrebbe dovuto essere una semplice giornata al mare e che invece si è trasformata in una tragedia. Mentre nuotava ignara di tutto, la giovane è stata raggiunta da uno squalo che l'ha morsa alla gamba. Nel disperato tentativo di liberarsi dalla presa, Lulu ha lottato con mani e braccia, finendo per riportare gravi ferite anche agli arti superiori.
Gli squali non considerano gli esseri umani come prede. Gli esseri umani, infatti, essendo estranei all'ambiente marino non fanno parte delle naturali prede degli squali che non sono in grado di riconoscerci come invece fanno per gli altri pesci, molluschi e crostacei.
Diversi studi hanno cercato di fare luce sul perché gli squali attacchino le persone, e l’ipotesi più gettonata sostiene che avvenga per errore: gli squali mordono i bagnanti perché li scambiano per le loro solite prede. L’ipotesi è poi stata testata in uno studio del 2021. Questo è coerente anche con la dinamica della maggior parte degli attacchi: dopo un singolo morso o squalo si allontana e la vittima riesce a liberarsi tornando a riva senza ulteriori aggressioni. Ciò avverrebbe perché il predatore dopo il morso riconosce che quella non si tratta della sua preda.
Una dinamica analoga si è verificata anche a Walton, dove fortunatamente gli amici che erano con Lulu sono riusciti, insieme alla sorella di lei, a portarla a riva. Qui sono intervenuti gli operatori del servizio d'emergenza. Dopo l'episodio, la 15enne è stata trasportata d'urgenza all'ospedale del Sacro Cuore di Pensacola dove ha subito l'amputazione della gamba destra e di una mano. Nonostante la gravità delle ferite riportate, la giovane sembra essere fuori pericolo.
Tanta la solidarietà arrivata durante il fine settimana ad Ann Blair Gribbin, la madre della studentessa dell'Alabama. È stata proprio Gribbin a raccontare sui social media il supporto giunto non solo dagli amici di famiglia ma da persone da tutto il mondo giunte a conoscenza della storia. Persino nella lontana Abbazia di Westminster, a Londra, tra le offerte votive c'è un bigliettino con una preghiera per la giovane Lulu.
Una solidarietà che si è risolta con un sospiro di sollievo collettivo quando Gribbin ha fatto sapere che sua figlia era fuori pericolo, e che respira ormai senza più il supporto della ventilazione artificiale. Ora per la giovanissima si apre un nuovo capitolo della vita, una sfida da affrontare con il supporto degli amici e dei familiari.
Lulu non è l'unica ad aver incontrato uno squalo nel pomeriggio di venerdì. È infatti una delle tre persone ferite in un arco temporale di circa 90 minuti tra le 13 e le 15 circa del pomeriggio di venerdì. La prima persona soccorsa per ferite provocate da uno squalo è stata una 45enne che nuotava traWatersound Way e Coopersmith Lane. La donna ha riportato profonde ferite al torace e perso la parte inferiore del braccio sinistro. Si trova ancora in condizioni critiche. Il secondo attacco si è verificato a circa 6 chilometri dal primo ed è quello che ha coinvolto Lulu insieme a un altro giovane.
Quanto accaduto si inserisce nei dati diffusi dall'International Shark Attack File (ISAF) del Museo della Florida che studia gli squali e il livello di conflitto con le comunità umane in tutto il mondo. I dati, in linea con quelli degli anni precedenti, rivelano che nel 2023 proprio la Florida ha registrato la più alta concentrazione di attacchi di squalo. In questo Stato si è verificato il 44% degli attacchi negli USA, benché il punto con la maggiore concentrazione è risultata essere la contea di Volusia, distante da quella di Walton dove si trovano le vittime di venerdì pomeriggio.