La storia di Lucky, il cucciolo adottato da Giusi e Alessio, inizia nei pressi del porto di Sciacca con un vile gesto di abbandono all'interno di una scatola di cartone.
Giusi Piparo e Alessio Bonfiglio sono una coppia di giovani fidanzati che mesi fa ha deciso di accoglierlo e la loro storia testimonia come la presenza di un amico a quattro zampe possa apportare beneficio nella vita degli umani, regalando la preziosa opportunità di entrare in connessione con un mondo che usa un linguaggio sicuramente diverso dal nostro ma con il quale possiamo comunicare con amore e rispetto reciproco.
La storia di Lucky, il cucciolo adottato da Giusi e Alessio, inizia nei pressi del porto di Sciacca con un vile gesto di abbandono all'interno di una scatola di cartone. Era notte fonda, a luglio, e alcuni ragazzi avevano notato quel cucciolo smarrito accanto ad una scatola, in un luogo sicuramente sconosciuto per lui.
Il cucciolo, recuperato da un cittadino all'indomani della segnalazione dei ragazzi, è stato poi affidato alle cure di uno stallo privato ed infine all'esperienza delle volontarie Lav della sede locale che si sono occupate di seguirlo, vaccinarlo e di trovargli adozione.
«Io e Alessio eravamo andati a convivere da poco tempo. Nella nostra casa c'era l'arredamento, le tende, i mobili ma ci sembrava comunque vuota perchè mancava "qualcuno": un cane – racconta Giusi a Kodàmi – quando sono andata via di casa per vivere con Alessio ho dovuto salutare la cagnolina con cui sono cresciuta. La vedo comunque ogni giorno quando vado a trovare i miei genitori, ma mi mancava aprire la porta di casa mia e trovare una coda scodinzolante pronta a farmi le feste».
Così, tramite un post di Facebook che le volontarie avevano pubblicato per cercare adozione a quel cucciolo abbandonato, Giusi e Alessio hanno visto in foto gli occhi di Lucky che oltretutto si trovava a pochi chilometri di distanza da loro e hanno deciso di conoscerlo meglio.
Questa storia infatti è anche la storia di un‘adozione a chilometro "quasi zero" dato che gli adottanti avevano l'intenzione di cercarlo in qualche realtà vicina. Così Giusi e Alessio, residenti ad Agrigento, hanno dovuto affrontare un breve viaggio per conoscere Lucky che si trovava nella vicina città di Sciacca.
«Non avevamo fretta di trovare un cane. Siamo sempre stati convinti che "sarebbe arrivato da solo" e così è stato – continua l'adottante – prima di prenderlo in affido siamo giustamente stati sottoposti ad un iter conoscitivo tramite il quale le volontarie hanno potuto testare la nostra consapevolezza rispetto all'adozione».
Infatti, se è vero che soprattutto in Sicilia e nelle regioni meridionali i numeri relativi agli abbandoni faticano ad arrestarsi spingendo i volontari ad una corsa contro il tempo per cercare delle adozioni, è anche vero che gli animali non possono essere affidati a persone sconosciute, senza aver prima indagato a fondo sulle loro intenzioni.
«Ci sono ancora molti pregiudizi rispetto agli adottanti del sud e al tempo stesso rispetto ai moduli e ai controlli pre affido che noi volontari impieghiamo per ogni singola adozione – raccontano a Kodàmi gli attivisti Lav di Sciacca – molta gente ha quasi paura a compilare un modulo per l'affido. Alcuni invece sono convinti che le adozioni debbano avvenire solo in regioni del Nord Italia. Giusi e Alessio, così come altri adottanti, sono la testimonianza che le adozioni in loco sono possibili e anzi, quando riescono, sono meravigliose».
Il piccolo Lucky, che ora si sta via via avvicinando all'età adolescenziale, vive ora ad Agrigento e trascorre le sue giornate tra passeggiate al mare, esperienze in passeggiata e giochi sul divano di casa, di cui come raccontano scherzosamente i suoi adottanti: «ha ormai il pieno possesso».
«Rifaremmo questa scelta di nuovo altre mille volte – concludono gli adottanti – siamo convinti che chi abbia vissuto con animale almeno una volta nella propria vita, non ne possa poi più fare a meno. Loro sono la gioia durante i momenti di sconforto, sono premurosi verso noi umani e riempiono le nostre case, nel vero senso della parola. Ad esempio, Lucky riempie fisicamente il salotto, ma sentimentalmente i nostri cuori».
Il passato di Lucky rimarrà per sempre un capitolo oscuro che nessuno conosce appieno. Tuttavia, dalle ipotesi formulate dalle volontarie, sembra che sia stato separato dalla madre troppo presto, per poi essere abbandonato durante una notte d'estate per le strade della città. Ora Lucky non dovrà più preoccuparsi di sopravvivere in uno stallo o in un rifugio, grazie al gesto di Giusi e Alessio che, nonostante la giovane età, hanno deciso di aprire le porte di casa ad un animale abbandonato, dandogli la possibilità di continuare a vivere nella propria terra, vicino al mare e a persone che si prenderanno cura di lui per sempre.