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28 Aprile 2024
15:00

La startup Empethy all’Università Lumsa: “Fare impresa” per aiutare le adozioni di cani e gatti

L’innovazione a supporto delle adozioni di cani e gatti. È questo l'obiettivo della startup Empethy che promuove le adozioni consapevoli che quest'anno è intervenuta a "Fare impresa in Italia" dell'Università LUMSA.

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L’innovazione a supporto delle adozioni di cani e gatti. È questo l'obiettivo della startup Empethy che promuove le adozioni consapevoli di cani e gatti, che quest'anno è intervenuta a "Fare impresa in Italia", il convegno annuale su imprenditoria e sostenibilità organizzato dall’Università LUMSA di Roma.

La piattaforma è stata ideata dalle giovani imprenditrici napoletane Lorenza Silvestri e Annamaria Barbaro e ha lo scopo di mettere in contatto le strutture per animali vaganti con chi vuole adottare. La Campania è la prima regione per numero di ingresso nei canili sanitari, ben 8.672 solo nel 2022, ma oltre 100 sono le realtà che hanno già aderito.

empethy algoritmo
Lorenza Silvestri e Annamaria Barbaro

«Quello che emerge da questi numeri è il ritratto di un paese che ama gli animali, ma fa fatica a occuparsene e ricorre all’abbandono come soluzione», ha sottolineato Annamaria Barbato, CEO di Empethy, durante il convegno Fare impresa in Italia.

Il ritratto del nostro paese è fatto di troppi abbandoni e poche adozioni. Gli ultimi dati disponibili, quelli del 2022, raccontano di un calo del 25% delle presenze nei canili rifugio così come in quelli sanitari, mentre risultano più lacunose le informazioni relative ai gatti. A fronte di questo, però, il numero delle adozioni di cani e gatti resta sempre basso, con un incremento di appena il 2,5%: gli italiani prendono in casa circa 1 milione e mezzo di nuovi cani e gatti ogni anno, ma preferiscono comprarli invece di adottarne.

La situazione in Campania non è delle migliori: la regione in cui nasce e ha sede la startup, che è quella in cui si registra il maggior numeri di ingressi in canili sanitari (8.672) ed è al secondo posto dietro la Puglia per quelli nei canili rifugio (8.285), secondo i dati riportati dal Ministero della Salute. In un quadro complessivo che vede alcune regioni del Sud Italia come quelle in cui maggiormente si disattendono l’identificazione con microchip e l’iscrizione in anagrafe degli animali d’affezione, questo significa anche un costo notevole a carico delle Regioni. Va alla Puglia anche questo triste primato, con un totale annuo che sfiora i 21 milioni di euro, ma la spesa è molto elevata anche in Campania dove, così come nel Lazio e in Sicilia, si spendono circa 10 milioni l’anno per il sostegno di queste strutture.

Tra le ragioni che scoraggiano le adozioni di animali abbandonati, quella che ha maggiore impatto è la oggettiva difficoltà delle procedure. Per questo, Barbaro, insieme con la co-founder Silvestri, ha deciso di utilizzare il digitale per portare innovazione e un significativo miglioramento nel settore creando Empethy. Tradotto in numeri, l’impatto di questo impegno significa 11.687 animali promossi per l’adozione, di cui quasi 3000 adottati finora, per una community di oltre 20000 persone. A essere coinvolte oltre 800 strutture in tutta Italia, l’8% di quelle esistenti: record di presenze proprio per la Campania, che supera le 100 strutture coinvolte, così come Lazio e Lombardia.

«Empethy nasce dall’osservazione del fatto che la maggior parte degli abbandoni sono causati da una scarsa consapevolezza nella gestione e cura di un animale domestico – ha continuato Barbaro – La piattaforma mette in contatto le persone che cercano un animale da adottare e quelle realtà come associazioni, canili e gattili che operano in tutta Italia. In questo modo non solo velocizziamo i tempi di adozione, che passano dalla media di 3 mesi a una settimana quando si passa attraverso il portale, ma facciamo anche un lavoro di sensibilizzazione sul tema che in poco più di un anno di vita della startup ha portato a un aumento del 50% delle adozioni da questi rifugi».

Innovazione, sostenibilità e scenari economici sono stati al centro del convegno organizzato dall’Università LUMSA. Coinvolti startupper, imprenditori e manager da Poste, PayPal, ConTe.it- Admiral Group, Easy Pol, Elphood, Starting Growth. Da quest’anno, Fare impresa assegna il premio IèS – Impresa è Sostenibilità, istituito in memoria di Lucia Barnaba, imprenditrice e food blogger laureata Lumsa prematuramente scomparsa, che premia giovani imprenditori che integrano principi di sostenibilità ambientale e sociale nei loro modelli di business, contribuendo a trasformare il tessuto economico verso pratiche più responsabili e rispettose del pianeta. In questa prima edizione, il premio è stato assegnato a Marianna Palella, CEO e Brand Manager di Citrus.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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