video suggerito
video suggerito
15 Marzo 2021
16:45

La seppia è intelligente come un bambino di 4 anni

Un esperimento di un team di ricercatori di Cambridge guidato dall'etologa Alexandra Schnell ha portato a una pubblicazione su Proceedings of the Royal Society B. Il paper dimostra che i cefalopodi sono in grado di procrastinare la gratificazione, di aspettare una migliore ricompensa e di tollerare i ritardi.

36 condivisioni
Immagine

Come una challenge su TikTok, un team di ricercatori di Cambridge ha sfidato sei intrepide (e affamate) seppie al test del marshmallow.  Ideato negli anni 60, nel suo svolgimento veniva chiesto a dei bambini, lasciati in una stanza davanti a un caramella colorata e gommosa, di resistere a mangiarla per 15 minuti in cambio di un doppio dolcetto. Secondo lo psicologo Walter Mischel che lo utilizzò con bambini di 4 anni, questo test valuterebbe l’intelligenza: se si è in grado di procrastinare la gratificazione significa che si hanno le capacità di pianificazione futura e di auto controllo.

Il team dell’ecologa comportamentale Alexandra Schnell di Cambridge, invece, ha provato l'esperimento con dei cefalopodi, nello specifico con le seppie (Sepia officinalis).

Come si è svolto l'esperimento?

Sei molluschi sono stati posizionati, uno alla volta, in una vasca dove erano presenti due porte chiuse trasparenti. Dietro una porta era visibile la presenza di un pezzo di gambero, dietro l’altra c’era un gambero vivo. Sulle porte, poi, potevano essere presenti tre simboli diversi che i cefalopodi avevano imparato a riconoscere: quadrato, la porta non si apre; triangolo, la porta si apre in ritardo; cerchio: la porta si apre subito.

Il risultato sorprendente è che quando sulla porta con il gambero vivo era presente il quadrato (la porta non si apre) le seppie lasciavano stare e si indirizzavano subito sul pezzo di gambero presentato dal cerchio (si apre subito). Erano consapevoli, cioè, che non c’era altra scelta. Quando sulla porta con il gambero vivo c’era invece il triangolo (la porta si apre con un ritardo tra i 50 e i 130 secondi), aspettavano.

Secondo i ricercatori, la capacità delle seppie di apprendere e adattarsi, potrebbe essersi evoluta per avere un vantaggio nel mondo marino spietato in cui vivono. «Le seppie nel nostro studio sono state tutte in grado di aspettare la migliore ricompensa e ritardi tollerati fino a 50-130 secondi, che è paragonabile a quello che vediamo nei vertebrati dal cervello grande come scimpanzé, corvi e pappagalli», ha spiegato Alexandra Schnell.

Altre specie che hanno effettuato il test del marshmallow

Essendo così semplice, il test del marshmallow può essere riadattato per gli animali. Ovviamente non si può dire a un animale che riceverà una ricompensa migliore se aspetta, ma si può addestrarlo a capire che il cibo migliore arriverà se non mangia subito quello che ha di fronte. Alcuni primati, ad esempio, possono ritardare la gratificazione, insieme ai cani, ma in modo non costante. Anche i corvi e i pappagalli hanno superato il test del marshmallow. In specie come pappagalli, primati e corvidi, la gratificazione ritardata è stata collegata a fattori come l'uso di strumenti (perché richiede una pianificazione anticipata), l'approvvigionamento e la competenza sociale (come assicurarsi che tutti abbiano del cibo per il bene della specie).

Sei seppie a lezione di autocontrollo

Per vedere poi quanto fossero brave ad apprendere, i ricercatori di Cambridge hanno realizzato un secondo esperimento. Hanno mostrato alle seppie due simboli, un quadrato grigio e uno bianco, ma solo uno era associato al premio in gamberetto. Quando si avvicinavano ad uno dei due l’altro veniva rimosso, quindi dovevano scegliere bene. Dopo aver imparato quale fosse il simbolo giusto non hanno più sbagliato. Non solo, quando i simboli venivano scambiati, comunque puntavano su quello che avevano capito essere associato al premio.

Probabilmente le seppie utilizzano queste capacità per procacciarsi il cibo: «Trascorrono la maggior parte del loro tempo mimetizzandosi, sedendosi e aspettando, interrotte da brevi periodi di foraggiamento – ha spiegato Schnell – Quando si nutrono interrompono il camuffamento e quindi sono esposte a tutti i predatori dell'oceano che vogliono mangiarle. Supponiamo che la gratificazione ritardata possa essersi evoluta in conseguenza a ciò, quindi le seppie possono ottimizzare il foraggiamento aspettando di scegliere una qualità migliore cibo». Il prossimo studio del team cercherà di determinare se davvero le seppie sono in grado di pianificare il futuro.

Avatar utente
Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social