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13 Settembre 2023
16:13

La senatrice Biancofiore con il cane sul red carpet di Venezia contro i femminicidi: «Qui sì e in Rai no»

La senatrice Michaela Biancofiore racconta a Kodami cosa è accaduto quando era stata invitata alla trasmissione "Un giorno da pecora" per spiegare una sua proposta di legge che prevede la possibilità di far entrare cani e gatti negli uffici privati di Palazzo Madama. La Parlamentare, però, è stata bloccata alla porta per via di Puggy, la sua adorata Carlina.

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Chiamata a Radio Rai dalla trasmissione "Un giorno da pecora" in veste di parlamentare per spiegare la sua proposta di legge che prevede la possibilità di far entrare cani e gatti negli uffici privati di Palazzo Madama, la senatrice Michaela Biancofiore è stata bloccata alla porta per via di Puggy, la sua adorata Carlina che da sempre entra con lei nella struttura televisiva pubblica.

«È stata una vicenda davvero incresciosa – spiega a Kodami Biancofiore – La RAI si è scusata, ma ancora non mi ha dato alcun chiarimento su chi sia stato il dirigente dal quale è partito quell’ordine assurdo. E dico assurdo non perché riguardi me ma per ragioni molto più importanti: intanto, premetto che Puggy è sempre entrata con me a Radio RAI e anche questa volta era stata invitata dai conduttori di “Un giorno da pecora” per parlare della mia proposta di aprire i palazzi della politica agli animali domestici, intendendo chiaramente gli uffici privati e personali dei deputati e dei dipendenti che ne fanno richiesta».

Per la Senatrice è paradossale che ciò che avviene ormai di frequente in sempre più realtà, dalle banche alle grandi aziende, non sia possibile negli uffici di Camera e Senato: «Siamo noi che nella scorsa legislatura abbiamo riformato l’Art. 9 della Costituzione italiana dove si prevede che la legge dello Stato disciplini i modi e le forme di tutela degli animali e poi non consentiamo l’accesso degli animali ai nostri palazzi? È surreale e oltretutto dimostra ancora una volta l'incoerenza nei confronti dei tempi che corrono visto la quantità di animali domestici che ormai vivono con le famiglie italiane».

Fatto sta che mentre Biancofiore stava per arrivare in RAI, ha ricevuto una telefonata: «Il produttore mi chiama e mi dice che ci sono dei problemi perché, non si sa quale sia il motivo, non vogliono far accedere il cane negli studi. Le cose non tornano, visti anche i precedenti, tanto che decido di chiamare il direttore di Radio RAI – che peraltro è un mio ex collega – e che mi dice che sì, effettivamente c’è un funzionario che è contrario. Cosa davvero strana, perché parliamo di un palazzo pubblico del demanio dello Stato e gli animali domestici per legge possono entrare nei palazzi pubblici, soprattutto quelli amministrativi».

Arrivata a destinazione per la Senatrice nessun lasciapassare: «È un fatto gravissimo perché si tratta di oltraggio a Pubblico ufficiale. Io ho evitato di fare l’esposto denuncia, come mi avevano consigliato di fare i miei avvocati, nei confronti del vigilante privato che su indicazione di non si sa chi ha deciso di non far entrare un Parlamentare nel pieno delle sue funzioni, peraltro io sono anche commissario di vigilanza RAI. Avrei, però, dovuto chiamare i Carabinieri, cosa che non ho fatto per non creare troppo caos».

La grande indignazione provata dalla rappresentante politica è finita così in una formale protesta indirizzata alla presidente Rai Marinella Soldi e l’ad Roberto Sergio: «La RAI si è scusata, ma comunque non ha voluto fare chiarezza su chi fosse il fantomatico funzionario che ha preso questa decisione o per un odio nei confronti degli animali o per ragioni politiche: altro non può essere. Peraltro, se fosse per via della politica, non capisco proprio cosa c’entri visto che io, sì che sono presidente del gruppo parlamentare "Civici d'Italia – Noi Moderati" al Senato che fa parte della maggioranza di centro-destra, ma quando si tratta del mio impegno per gli animali non c’è colore che tenga, il tema è trasversale».

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Una rivincita però, Puggy e la sua pet mate se la sono presa: «Qualche giorno fa, grazie alla presidente della commissione sui Femminicidi, Martina Semenzato, abbiamo portato a Venezia la piaga della violenza e della escalation di omicidi delle donne nel nostro Paese e sul red carpet c’era anche la mia Puggy con guinzaglio rosso».

Del resto in questa ignobile estate caratterizzata da una violenza inaudita da parte di giovanissimi, non ne sono rimasti fuori nemmeno gli animali: «Sono choccata davanti al livello di brutalità che dei ragazzini sono stati capaci di mettere in atto nei confronti di una capretta prendendola a calci e pugni fino a ucciderla per divertimento. Mi chiedo quale possa essere il grado di empatia, di sensibilità di un ragazzino che ride e si diverte ad ammazzare un essere innocente nel modo più feroce possibile e la grande preoccupazione è proprio che una persona di tal genere, potenzialmente sia in grado di commettere anche altri generi di omicidi».

Ma la Senatrice quando si parla di animali sa perfettamente che sono ancora molti i problemi che rendono loro la vita difficile e piena di sofferenze: «Gli animali vanno tutelati, non è possibile assistere e contare numeri così alti di abbandoni estivi, ma come si fa a liberarsi del proprio cane perché non si riesce a portarlo in vacanza? Detto che queste persone meriterebbero ben più serie punizioni, dobbiamo però intervenire anche su tali assurde motivazioni, in modo da non fornire più alibi per perpetrare questa pratica orribile. Pertanto, se vero che l’accesso degli animali nelle strutture alberghiere, negli stabilimenti balneari, ecc., aumenta è anche vero che l’accoglienza è più o meno buona a seconda di dove si sceglie di andare. Inoltre, c’è la questione degli aerei, ovvero la totale mancanza di compagnie che permettano di portare il cane a bordo anche senza essere mignon. Anche di tutte queste cose, ho parlato con il ministro Salvini, il quale è sempre molto attento al tema del benessere animale, e mi ha detto che si produrrà in aiuto di queste mie domande».

Biancofiore guarda al futuro e non si ferma: «Sto scrivendo il testo unico per gli animali domestici visto che la legislazione in questo ambito è totalmente frammentaria e quindi è un caos capire chi deve fare cosa, dove possono entrare, cosa non possono fare… Lo presenterò a breve e sarà un compendio di tutta la normativa a riguardo. Sempre sul tema abbandoni e randagismo, un’altra mia proposta riguardo a questi fenomeni è di fare entrare gli animali domestici nello Statuto di famiglia, registrando l’atto di nascita e l’atto di morte, per risalire facilmente ai loro umani. Poi intendo lavorare per far sì che l'Anagrafe canina diventi nazionale e non regionale e, infine, ma di certo non per importanza, la questione canili. Altro tasto dolente che però andremo a toccare con la Commissione interparlamentare. È necessario mettere fine al dilagare della malavita sui canili e quindi sulla speculazione su questi animali che non hanno nessuna colpa».

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Simona Sirianni
Giornalista
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