Diana, la Pitbull sfruttata per i combattimenti clandestini tra cani e abbandonata senza identità, oggi vive la sua occasione di rinascita, finalmente pronta a cominciare una nuova esistenza grazie a un percorso di recupero psicofisico.
Ricoperta di graffi e ferite, a marzo 2022 Diana è stata trovata sul ciglio di una strada a Torre del Greco, in provincia di Napoli, dai volontari del Corpo Gav. Dopo aver trascorso un periodo di tempo sotto osservazione dei veterinari dell'Asl Napoli 3, la Pitbull è stata affidata alla Fondazione Cave Canem che ha iniziato con lei un percorso di recupero psicofisico all'interno del canile rifugio Valle Grande di Roma.
Diana presentava evidenti segni di maltrattamento e aveva cicatrici su tutto il corpo. Nonostante i suoi trascorsi di cane sfruttato per i combattimenti si è dimostrata subito molto ricettiva nei confronti delle persone. Una volta arrivata al rifugio ha iniziato un percorso insieme al dog trainer manager della Fondazione, Mirko Zuccari, e alle educatrici Martina Panzironi e Chiara Muzzini che l'hanno seguita durante tutto il periodo della riabilitazione, anche psicologica.
Federica Faiella, presidente della Fondazione, spiega a Kodami nel dettaglio come è avvenuto il percorso: «Siamo stati contattati dalle Forze di Polizia per prendere in carico Diana e accompagnarla nel recupero psicofisico fino alla futura adozione. Il dog trainer Zuccari ha pianificato un percorso perfetto per lei, che è iniziato con lo scopo di farle acquisire maggiore fiducia nell'uomo. Questo ci fa capire quanto sia importante il rapporto tra uomo e animali, anche se spesso viene sottovalutato».
Diana ha così alzato il suo indice di adottabilità. Oggi è in grado di vedere il mondo da una prospettiva diversa e di conseguenza di essere pronta per essere inserita in un contesto familiare. Nonostante il rifugio si occupi di lei al meglio, il canile non è mai il luogo adatto a un cane. Questi animali, infatti hanno bisogno di socializzare con le persone e di stare in un ambiente dove possano sentire soddisfatte le proprie esigenze etologiche.
Diana è dunque in attesa di una seconda occasione, come sottolinea Faiella: «Diana oggi è rinata. Il suo pelo è lucido, ha acquistato peso ed è felice. Il suo sguardo è sereno ed è pronta per l'adozione». Dalla sua testimonianza emerge il ritratto di un cane adottabile, e per questo la Fondazione si sta occupando di raccogliere le richieste in modo da trovare il contesto migliore per lei.
Le persone interessate all'adozione possono scrivere a info@fondazionecavecanem.org per maggiori informazioni.
Le autrici dell'articolo
- Alessia Arzano
- Giorgia Boccia
- Domitilla Cacciapuoti
- Fiona Sofia Careri
- Samantha Corrado
- Marinella Di Natale
- Carlotta Gallo
- Federica Guarraccino
- Miryam Illiano
- Chiara Marigliano
- Claudia Nannavecchia
- Bruna Orfeo
- Nunzia Papa
- Ilaria Parente
- Maria Ricci
- Sara Pirozzi
- Teresa Punziano
- Maria Russo
- Azzurra Schiano Moriello
*Generazione 4C ideato e realizzato dalla Fondazione Cave Canem nasce per offrire a giovani talentuosi l’opportunità, grazie a laboratori formativi e esperienze di training, di contribuire a nobili cause: la tutela degli animali e l’inclusione sociale.