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25 Dicembre 2022
9:24

La renna (Rangifer tarandus)

La renna è un mammifero della famiglia dei Cervidi e del genere Rangifer, riconoscibile per i grandi palchi ramificati. Vive nella tundra artica e sub-artica ed è protagonista di tradizioni popolari e fiabe per bambini. In particolare, la renna Rudolph è famosa per il suo naso rosso e per il suo ruolo di collaboratrice di Babbo Natale.

Membro del comitato scientifico di Kodami
renna

La renna (Rangifer tarandus) è una specie della famiglia dei Cervidi e del genere Rangifer. Esistono diverse sottospecie, suddivise in base alla tipologia di habitat (artici e semi-artici) in cui si muovono in "renne della tundra" e "renne dei boschi".

In Nord America la renna viene chiamata caribù, un nome che deriva, dalla sottospecie Rangifer tarandus caribu. 

Le renne sono riconoscibili per i grandi palchi ramificati di cui sono dotati gli adulti di entrambi i sessi. Inoltre, hanno una dimensione piuttosto ridotta rispetto ad altri cervidi e il loro busto, generalmente, non supera i 130 centimetri di altezza. Sono anche famose in tutto il mondo per la tradizione popolare che le descrive come gli animali capaci di aiutare Babbo Natale nelle consegne dei doni.

Come è fatta la renna

La renna raggiunge mediamente un'altezza di 100/130 centimetri al garrese e un peso di 92/200 chilogrammi. Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente perché i maschi sono gli individui di dimensione maggiore, mentre le femmine rimangono più piccole.

Il corpo ha una forma  allungata e gli arti sono robusti e muscolosi. Il colore del mantello varia dal grigio al marrone ed è fortemente diversificato nei soggetti. Per poter sopportare le temperature artiche, il pelo è fitto e abbondante, in particolare nella zona sotto al mento. Gli zoccoli sono larghi e separati, favorendo così gli spostamenti nei territori innevati.

Il naso è dotato di particolari strutture ossee interne ricoperte di mucosa, grazie alle quali riesce ad aumentare la temperatura dell'aria inspirata prima che essa raggiunga i polmoni. Secondo quanto descritto in uno studio condotto dall'Istituto di oftalmologia dell'University College di Londra, si tratta inoltre dell'unico mammifero terrestre in grado di adattare stagionalmente i propri occhi al colore del crepuscolo. Un adattamento, questo, determinato dal fatto che nei mesi invernali le renne trascorrono quasi totalmente il tempo nell'oscurità.

Si tratta dell'unica specie di cervidi in cui i palchi sono presenti sia nei maschi che nelle femmine. Vengono cambiati ogni anno e sono lunghi e ramificati. La dimensione, però, è leggermente maggiore nei maschi.

Talvolta vengono confuse con gli alci (che sono molto più grandi), o con i cervi, i quali a differenza delle renne sono diffusi nei climi temperati.

Habitat e distribuzione

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Per quanto riguarda la sottospecie diffusa in Europa, le popolazioni selvatiche hanno una distribuzione molto frammentata che riguarda prevalentemente la Norvegia, la Finlandia e la Russia settentrionale.

Abita ambienti di tundra artica e sub-artica, habitat montani non coperti e boschi che offrano ambienti aperti. Secondo quanto riportato sul sito del Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona), sono individuabili anche lungo le pendici montane di alta quota e in zone montane fino ad un'altitudine massima di 2.300-3.000 metri.

Alimentazione

La renna è un animale ruminante che dispone di uno stomaco e tre prestomaci. Mangia prevalentemente licheni, muschi, erbe, felci, germogli, ma può consumare anche foglie di arbusti o concentrarsi sugli alberi decidui.

Laddove la flora offra questa possibilità, le renne si nutrono anche di grandi quantità di funghi.

Riproduzione

La renna raggiunge la maturità sessuale intorno ai due anni e l'accoppiamento avviene tra la fine di settembre e i primi mesi di novembre. I maschi propongono comportamenti aggressivi nei confronti dei propri simili e combattono incrociando i palchi per ottenere l'accesso all'accoppiamento. I maschi più meritevoli possono ottenere la possibilità di accoppiarsi anche con più di 10 femmine e, durante la stagione degli accoppiamenti, smettono di mangiare, perdendo parte delle loro riserve corporee.

La gestazione dura circa 8 mesi e le femmine partoriscono generalmente solo un piccolo tra il mese di maggio e il giugno successivo. Diventano completamente indipendenti dalla madre durante l'autunno successivo, ma già 45 giorni dopo la nascita sono in grado di nutrirsi da soli.

Abitudini

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Le renne sono animali capaci di grandi migrazioni e le sottospecie nordamericane, in particolare, compiono spostamenti tra i più lunghi conosciuti tra gli animali terrestri.

A seconda della sottospecie, inoltre, vivono in mandrie più o meno grandi, che possono superare anche le decine di migliaia di individui e sono considerati, quindi, animali fortemente sociali. Durante la stagione degli amori, si suddivido però in piccoli gruppi molto meno numerosi.

Questi mammiferi possono venire predati in particolar modo dai lupi e dagli orsi ma nei mesi estivi, devono affrontare soprattutto le enormi quantità di zanzare diffuse negli ambienti artici, come la Scandinavia settentrionale o la Siberia.

La renna e l'uomo

Soprattutto nella regione finlandese della Lapponia, la renna è considerata un importante animale da allevamento. Viene utilizzata anche come animale da soma e per la produzione del latte. In Scandinavia e in alcune zone della Russia è considerata una risorsa alimentare e viene allevata anche per il consumo della sua carne. Fino a qualche decennio fa, infine, era ancora sufficientemente diffusa l'abitudine di fabbricare utensili di uso quotidiano lavorandone le ossa.

Sebbene renne e umani dell'Artico abbiano condiviso i territori per millenni, al giorno d'oggi la perdita e la frammentazione degli habitat, combinata con una maggiore presenza umana, hanno creato un forte di disturbo e, in molte zone, la specie è oggi in declino.

Proprio per questo motivo, in Finlandia è attivo un progetto di salvaguardia della renna, e nel paese scandinavo, viene considerata a rischio di estinzione dalla IUCN.

Secondo un recente studio condotto dalla Facoltà di Scienze Ambientali e Gestione delle Risorse Naturali della Norwegian University of Life Science, anche le attività di sport outdoor lungo i sentieri della tundra possono modificare il comportamento delle renne, portandole ad allontanarsi dal proprio ambiente a causa del disturbo antropico.

Questo animale infine è molto noto nello cultura di massa, perché presente nelle favole e nei racconti per bambini. In particolare la renna Rudolph è famosa per il suo naso rosso e per il suo importantissimo mestiere di fedele collaboratrice di Babbo Natale.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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