Buckingham Palace ha inviato una lettera alla PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) per confermare che la regina Camilla non acquisterà più abiti che includano pellicce.
La missiva arriva in risposta a una richiesta partita proprio dall'associazione animalista che era stata fatta lo scorso aprile in cui Elisa Allen, vicepresidente dei programmi e delle operazioni dell’organizzazione nel Regno Unito, aveva dettagliato le pratiche crudeli che vengono impiegate nell’industria della produzione di abiti con un riferimento in particolare alle pellicce e, in generale, all'impatto sull’ambiente.
Camilla dunque ha deciso di fare ciò che già Elisabetta II aveva messo in pratica dal 2019 e la reazione della PETA è stata chiaramente positiva come riporta la CNN che ha raggiunto la fondatrice dell’organizzazione, Ingrid Newkirk, che così ha commentato: "Brindiamo alla regina Camilla con un bicchiere del miglior vino per essere una vera regina schierandosi con il 95% dei britannici che rifiutano di indossare pellicce di animali, come mostrano i sondaggi".
Questo esempio segue un'altra decisione presa recentemente dalla nuova coppia reale, ovvero il divieto di Re Carlo III di mangiare foie gras, considerato una vera e propria “tortura in scatola” dagli attivisti per i diritti degli animali. Da anni infatti l'ex principe del Galles aveva deciso di cancellarlo dalla sua tavola e nel 2008 aveva anche ordinato agli chef di Clarence House di non usarlo mai più. Poi nel novembre del 2012 è arrivato il divieto che si estende a tutte le proprietà della Corona.