Una nuova triste notizia scuote la comunità di Cefalù dopo dagli incendi che hanno devastato le colline circostanti la settimana scorsa. Nella notte di sabato e domenica è infatti morta Scilla, la puledra per cui si era immolata Maria David, la quarantaduenne deceduta mentre cercava di salvare i suoi cavalli dalla violenza delle fiamme.
Scilla era diventata tristemente famosa in tutta Italia proprio per le profonde ferite che aveva riportato a causa degli effetti letali dell'incendio nei pressi della collina in cui la famiglia David aveva la propria stalla e la sua situazione aveva fatto partire una vera e propria gara di solidarietà da parte degli stessi cefaludesi e di tanti italiani.
Giuseppe Iannelli, il veterinario che le aveva somministrato le prime cure, si era dovuto arrampicare per la collina ancora fumante per raggiungere il luogo impervio in cui l'animale aveva trovato riparo. Scilla aveva mangiato e bevuto, assicura Iannelli, e sembrava reagire positivamente a quanto aveva vissuto. Tuttavia quando domenica scorsa il veterinario è salito assieme al fratello della vittima, Massimo David, per stabilizzarla, purtroppo l'ha trovata morta, vicino al luogo in cui l'aveva lasciata per la notte.
«Eravamo d'accordo con Massimo che l'avrei stabilizzata lì perché trasportarla da un'altra parte sarebbe stato un ulteriore stress che non sarebbe stata in grado di sopportare. Sono molto provato, non mi aspettavo di dovervi dare questa notizia – ha raccontato Iannelli ad Ilaria Fagotto, presidente della Lega Antispecista Italiana Guardia Nazionale (Lai), che si era subito interessata al caso per fornire aiuti alla famiglia – Il giorno prima avevamo effettuato tutti i controlli per comprendere quali fossero le sue funzioni generali: i polmoni non erano in cattivissime condizioni, mangiava, beveva, aveva il battito regolare, ha defecato e ha urinato. Nulla poteva far presagirne la morte. Scilla tuttavia è morta a causa del danno sistemico generale dovuto al grande stress che ha subito durante l'incendio che ha provocato una grande produzione di endotossine rilasciate anche nel corso della nottata. Stress che ha provocato anche il distacco degli zoccoli, cosa che lascia presagire una laminite extra-acuta».
Intanto le polemiche legate alla cattiva gestione della prevenzione degli incendi non accennano a diminuire. Dopo infatti lo scontro fra il presidente della regione siciliana Renato Schifani, il vescovo di Cefalù monsignore Giuseppe Marciante e il sindaco Daniele Tumminello anche le associazioni ambientaliste e altri politici locali hanno cominciato ad esprimersi sulla cattiva condotta del governo regionale nei confronti delle politiche ambientali.
Proprio per ricucire lo strappo sorto fra le associazioni, i politici locali e la cittadinanza a seguito degli incendi di quest'estate, Legambiente Sicilia ha deciso di promuovere – nell’ambito della sua campagna “Sicilia Messa a Fuoco” – una "Tavola Rotonda" dove poter discutere con serietà delle possibili proposte che si possono mettere in campo per migliorare la situazione. Anche perché, come spiegano moltissimi naturalisti siciliani, la situazione è così grave che qualora non si dovessero sciogliere le varie divergenze, la Sicilia rischierebbe di divenire vittima dei piromani e della malavita anche l'anno prossimo.
«Il fenomeno incendi in Sicilia è ormai completamente sfuggito di mano, dai ritardi cronici nel controllo e gestione del territorio a fini di prevenzione alla non efficace e rapida attività di spegnimento alla mancata individuazione dei responsabili – dichiara Vanessa Rosano, direttrice di Legambiente Sicilia, tramite un comunicato stampa. – Per provare ad invertire questo processo, sono necessari provvedimenti radicali, applicando le norme esistenti ma anche pensando a nuovi strumenti. La politica non può sottrarsi alle proprie responsabilità».
L'evento si svolgerà il prossimo 7 e 8 ottobre prima presso lo Spazio Mediterraneo ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, poi nei pressi di alcune aree che sono state colpite dalle fiamme lo scorso luglio, comunicano dall'associazione. Leggendo il comunicato stampa, si scopre che per questo evento «hanno già confermato la loro presenza Elena Pagana, Assessora regionale al Territorio e all’Ambiente; Luigi Patronaggio, Procuratore Generale presso il Tribunale di Cagliari; Salvo Cocina, Dirigente Generale del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana e Pietro Ciulla, presidente WWF Sicilia Nord-occidentale».