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3 Giugno 2022
9:58

La protesta in Campidoglio dopo le morti al canile di Muratella: «Basta negligenze»

Martedì pomeriggio la manifestazione unitaria delle associazioni per chiedere al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di intervenire sul caso del canile di Muratella: «Troppe morti e negligenze, deve cambiare tutto».

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Manifestazione muratella
Associazioni in Campidoglio

«All’Ufficio Benessere Animali del Comune di Roma Capitale devono cambiare molte cose, non solo la convenzione con il servizio veterinario, ma anche le procedure di intervento, perché non possiamo più tollerare morti ingiustificate, morti che si potrebbero evitare, e negligenze».

A parlare è Emanuela Bignami, presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione Ostia e referente per il randagismo della Regione Lazio, una delle tante volontarie attive sul territorio che martedì ha partecipato alla manifestazione organizzata in Campidoglio per protestare contro la gestione sanitaria dei due canili comunali, Muratella e Ponte Marconi.

Le morti al canile di Muratella

Muratella in particolare – il più grande canile sanitario d’Italia – è finito nell’occhio del ciclone per la morte di alcuni cani, ultimo in ordine di tempo Rocky, un maschio adulto epilettico cui il veterinario ha deciso di cambiare cura: «Il tragico risultato è stato che ha iniziato a soffrire di crisi a grappolo, devastanti – spiega Bignami – la sua situazione era talmente grave che non c’è stato altro da fare che ricorrere all’eutanasia. Una morte assolutamente evitabile, ma per colpa della mala gestione del servizio veterinario nessuno ha potuto fare nulla».

Prima di Rocky è toccato a Palla di Neve, morto per una diagnosi sbagliata, e a Van Damme, anche lui morto per problemi nella gestione delle cure. E c’è stato poi il caso di Belen, anziana cognolina aggredita da un altro cane nel box e visitata soltanto 18 ore dopo: «Belen era molto grave e aveva bisogno di essere visitata immediatamente – conferma Valentina Coppola, presidente di Earth – e invece il veterinario è arrivato soltanto il giorno dopo. È inaccettabile, è necessario che a Muratella vi sia un presidio veterinario fisso o, in alternativa, una reperibilità 24 ore su 24 che garantisca che il veterinario arrivi a strettissimo giro. Noi salviamo i cani per toglierli da situazioni di pericolo, dalla strada o dai maltrattamenti, e li portiamo in canile per aiutarli a stare meglio e magari a trovare una nuova casa. Non per farli morire».

Alla manifestazione hanno partecipato i referenti delle principali associazioni animaliste attive sul territorio, ma anche guardie zoofile e volontari che ogni giorno si occupano di soccorrere cani e gatti in difficoltà. E che chiedono a gran voce di potersi sedere a un tavolo di confronto con il Comune per studiare un nuovo bando per l’affidamento del servizio veterinario, adeguato alle esigenze di due canili che a oggi accolgono circa 500 cani.

«I volontari sono su strada ogni giorno e sono loro che possono fornire indicazioni su come fare il bando al meglio – aggiunge Maurilia Amoroso, referente Enpa di Roma – la situazione che si è venuta a creare è critica, e anche preoccupate: adesso i volontari che lavorano sul territorio, quando salvano un cane, non lo portano più a Muratella perché hanno paura che possa morire. E così fanno adozioni dirette o stalli. Oltre ai rischi rappresentati dai mancati controlli pensiamo ai cani smarriti: se nessuno controlla il microchip non hanno possibilità di tornare a casa».

L’incontro in Comune e le promesse dell’amministrazione

In piazza sono arrivati anche alcuni consiglieri comunali che hanno preso la parola per rinnovare l’impegno dell’amministrazione sul tema, non senza qualche contestazione da parte dei partecipanti al presidio, schierati con bandiere, striscioni e cartelli con le foto di Rocky, Palla di Neve, Van Damme e Belen. Al termine della manifestazione i rappresentanti delle associazioni sono stati ricevuti a Palazzo Marino, un incontro in cui è stato concordato il richiesto tavolo di confronto. È stato inoltre annunciato che il veterinario cui lo scorso aprile è stato assegnato il bando potrà rassegnare le sue dimissioni entro luglio.

«Il compito dell’Ufficio Aninali è di primaria importanza, ha la responsabilità di tutelare delle vitex questa deve essere la priorità, la preoccupazione principale – conclude Bignami – Chiediamo al Sindaco Roberto Gualtieri di intervenire, abbiamo bisogno di persone competenti e pronte a fare la differenza. Il sindaco deve occuparsi dei suoi cani».

L'assistenza veterinaria al Canile di Muratella: come ci si è arrivati

Quanto accaduto a Rocky, Belen e Palla di Neve è stato documentato con foto e video (oltre che denunciato alle autorità) e ha riacceso le polemiche sull’adeguatezza del bando che conferisce la gestione dei servizi veterinari di Muratella al dottor Adriano Felli, medico veterinario, con un investimento di spesa di 138.274 euro più iva, per un totale complessivo di 165.320,39 euro. Felli è entrato in servizio l’11 aprile, e deve garantire l’assistenza sino al 31 dicembre 2022.

La sua nomina è arrivata ad aprile, dopo il mancato rinnovo dell'incarico alla precedente azienda, Abivet, che tramite il responsabile Maurizio Albano aveva spiegato che «non abbiamo ricevuto nessuna proposta concreta di proroga. Se l’avessero fatta alle stesse condizioni l’avremmo accettata per evitare la sospensione del servizio veterinario, che mette a repentaglio la salute e il benessere degli animali nei canili. L’assessore non ha mai dato risposta alle nostre richieste al fine di provvedere ad un servizio sanitario soddisfacente».

L’assessorato all’Ambiente, dal canto suo, dopo le proteste sull'assenza di un servizio veterinario per i cani di Muratella, aveva prima annunciato l'esistenza di un accordo-ponte temporaneo con una clinica, poi l'assegnazione dell'incarico a Felli. Non ha invece commentato ufficialmente i recenti casi denunciati dalle associazioni. La commissione ambiente e animali del Municipio XI, territorio che ha competenza sulla Muratella, ha intanto annunciato che l’8 giugno verrà effettuato un sopralluogo in canile insieme con lo stesso Felli proprio per verificare le condizioni del in cui viene gestita l’assistenza veterinaria.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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