«Un cane adottato ti fa sentire sempre amato, e ti sarà grato per il resto della vita. Quest'anno grazie a Cosmo partiremo insieme per la nostra prima vacanza bestiale». Così Carola racconta a Kodami la sua nuova vita insieme a Cosmo, il simil Pastore Maremmano che ha adottato con la sua famiglia a giugno di quest'anno.
L'estate è il periodo dell'anno in cui aumenta il numero di animali abbandonati che improvvisamente si trovano a dover vivere senza una famiglia. Si tratta di cani di ogni tipo: adulti o già anziani, cucciolate o individui giovani. Alla base hanno in comune, spesso, di essere arrivati nella loro prima casa senza una scelta davvero consapevole da parte delle persone.
Ma, complice il maggiore tempo a disposizione da dedicare al nuovo arrivato, il periodo estivo può essere invece il momento migliore per adottare un cane, dando una nuova vita proprio alle vittime di abbandono e anche l'occasione per tutta la famiglia di vivere insieme una "vacanza bestiale", riscoprendo se stessi e creando nuovi equilibri tra i componenti. E' su questo che punta la nostra campagna di informazione e sensibilizzazione che anche quest'anno abbiamo lanciato sul nostro sito e su tutti i nostri account social per inviare un messaggio diverso, basato sull'importanza di adottare consapevolmente e di farlo appunto nel periodo in cui si ha più tempo a disposizione, oltre a dire che è chiaramente un orrore abbandonare gli animali.
Proprio come è successo a Carola Zeno, suo fratello Tommaso, suo padre Antonio e a sua madre Gelsomina Gagliozzi. «Quest'anno andremo in vacanza tutti insieme, e non vedo l'ora di portare Cosmo al mare e vederlo tuffarsi in acqua con noi per la prima volta – racconta Carola – Si tratta di tanti nuovi momenti insieme che stiamo sfruttando per fare sentire Cosmo parte del gruppo e anche per noi, per poter trascorre più tempo all'aria aperta, in modo tale che il nostro tempo diventi davvero di qualità».
Cosmo: una nuova vita dopo la malattia
Carola, infermiera 30enne di Portici, cittadina in provincia di Napoli, si innamora di Cosmo nel settembre del 2021, quando sui social si imbatte nell'appello lanciato dalla sezione di Salerno della Lega nazionale per la difesa del cane.
«Abbiamo le ore contate – scrivevano su Facebook i volontari – Questo povero cane, anziano e malmesso, è stato segnalato e accalappiato in provincia di Salerno ed è destinato a un canile». Il messaggio è chiaro: dargli un'occasione di nuova felicità prima della fine.
Cosmo al momento del suo ingresso in canile aveva circa tre anni: un giovane maschio, eppure ai volontari appariva come un cane già anziano a causa del suo grave stato di salute.
Successivamente i volontari hanno scoperto anche che aveva un tumore ai testicoli. Il suo destino sembrava già scritto: terminare l'esistenza nel box di un canile insieme a centinaia di suoi simili, accalappiati nelle campagne del Salernitano dove i cani come lui, Pastori maremmani abruzzesi e meticci di questa tipologia, vengono impiegati per la guardia alle greggi.
Quando è stato trovato Cosmo era privo di pelo e molto malato, è stato necessario l'impegno dei volontari per permettergli di avere una nuova occasione. «La sua situazione era veramente al limite ed era completamente senza pelo – ricorda Carola – In più il tumore ai testicoli ha costretto Cosmo a tantissime cure ed esami». La Lega nazionale del cane di Salerno si è appoggiata alle cure di un veterinario in modo tale da poter guarire e preparare Cosmo a una possibile adozione.
Cosmo era un cane di taglia grande, malato, e ormai non più un cucciolo. L'identikit di un cane che dal canile non uscirà mai, eppure, qualcosa di imprevisto si è verificato quando Carola si è imbattuta nelle sue foto e nei video: «Me ne sono innamorata all'istante e non ho potuto fare a meno di continuare a pensare a lui anche dopo».
Dall'innamoramento alla riflessione: il viaggio dell'adozione consapevole
L'interesse di Carola non si è esaurito nello spazio di un like, e da quel momento ha iniziato un paziente lavoro per preparare l'ingresso di Cosmo in casa. La volontà di adottare un cane, infatti, nasce da un sentimento e da un trasporto genuino ai quali però sempre devono seguire riflessione e consapevolezza. Avere un cane non è un diritto, né un passatempo, ma un impegno per la vita che ci si assume nei confronti di un altro essere vivente, e di questo Carola è ben conscia: «Adottare Cosmo è stata una scelta consapevole, oggetto di una importante riflessione da parte di tutti, in quanto sapevamo già cosa significa avere un cane nella nostra famiglia e cosa vuol dire creare una vita a misura di cane».
Carola da bambina aveva un meticcio, figlio anche lui delle campagne salernitane, ed è pronta dopo tanti anni ad accogliere un nuovo compagno animale. Sentimento diverso da quello provato da Gelsomina, la madre di Carola: «Appena mi è stata proposta l'idea di adottare Cosmo ero molto perplessa, ancora di più quando l'ho visto, perché era di una stazza abbastanza grande, e questa cosa mi spaventava».
Carola, Gelsomina e tutti gli altri componenti della famiglia hanno iniziato quindi un lungo percorso di avvicinamento all'adozione di Cosmo che è passato attraverso il dibattito familiare, i primi incontri conoscitivi al canile, la visita di un volontario in casa per valutare l'adeguatezza dell'ambiente al cane, e, infine, il viaggio per portare Cosmo dal box alla sua nuova vita.
Il percorso per un'adozione consapevole è un momento fondamentale nella vita di una persona e di una famiglia e per questo Kodami ha deciso di elaborare il questionario MiFido, un test preliminare non sostitutivo del percorso da affrontare quando si sceglie di adottare consapevolmente rivolgendosi a persone, associazioni e rifugi che badano al benessere di tutti i membri che faranno parte della relazione.
Si tratta di momenti fondamentali che possono fare emergere le criticità e i bisogni di tutto il nucleo familiare: «Ci abbiamo pensato molto seriamente perché conoscevamo l'impegno che richiede l'adozione di un cane – continua Gelsomina – ma a tutt'oggi ne sono felicissima. Passo dopo passo le mie paure sono sparite e oggi sono contentissima di aver ascoltato mia figlia perché Cosmo per noi non è solo un nuovo componente, ma un elemento aggregante. E dopo questi anni di Covid e di tristezza è diventato per noi l'occasione per sorridere e per giocare. Ci ha regalato un nuovo modo di stare insieme».
Tutti insieme, attraverso Cosmo, hanno riscoperto una vita più lenta, fatta anche del contatto diretto con la natura e con la cura di sé stessi: «La vita con Cosmo ci ha resi una famiglia più attiva – aggiunge Carola – I lunghi turni di lavoro di mio padre lo portavano la sera ad abbandonarsi al divano e alla tv, adesso invece è felice di scendere a fare una passeggiata con Cosmo, un motivo per fare attività insieme».
Cosmo si è rivelato subito un cane molto sensibile, in grado di capire i suoi umani e guidarli nella relazione, come rivela Carola: «Quando si avvicina a mia madre, che è ancora la più timida di tutti con lui, lo fa con grande compostezza e poco contatto fisico, capisce che le ci vuole del tempo per instaurare quella complicità che con me ha già. Si prende cura di tutti noi e sa dimostrarci grande affetto dedicando del tempo ad ognuno di noi, prendendosi le coccole attorno ad ogni membro della famiglia».
Cosmo adesso ha circa 4 anni, e una intera vita davanti, ma sono molte le sfide alle quali dovrà ancora fare fronte con il supporto della sua famiglia, a cominciare dai pregiudizi legati alla sua razza: «Molte persone quando hanno saputo che avrei adottato un Pastore maremmano mi hanno fatto presente la loro preoccupazione rispetto alla sua possibile territoriale o aggressività nei confronti di estranei o addirittura nostri – dice Carola – Sapevamo che non era così grazie al lungo confronto con i volontari, ma ci è stato ancora più chiaro nel momento in cui abbiamo conosciuto Cosmo».
Oltre le caratteristiche di razza, c'è sempre l'individuo, e Cosmo ne è l'esempio: «E' un cane veramente amorevole e con lui e grazie a lui stiamo tutti compiendo un viaggio che quest'estate inizierà con la nostra prima vacanza bestiale».