Lei è Greka, una Pitbull che vive in Messico con la sua umana, Delvia González. Greka va d'accordo davvero con tutti, le piace giocare ed è un cane molto affettuoso. Nella sua vita però c'è stata una persona in particolare che ha occupato un posto speciale.
Ogni giorno, quando Delvia, la sua umana, andava al lavoro lasciava Greka in compagnia della madre di 70 anni, anche lei di nome Delvia. Col tempo però, la "nonna" è diventata molto più di una semplice pet sitter. Greka e Delvia si sono legate indissolubilmente: «Si facevano compagnia, giocavano a recuperare la palla e quando si stancavano guardavano la televisione insieme», ha raccontato González.
Insomma, Greka era sempre con lei e c'è stata sopratutto quando la donna poi si è ammalata: «Mia madre aveva il diabete e per questo motivo la sua vista era compromessa. Non riusciva più a vedere bene, quindi Greka le è stata di sostegno – ha raccontato la sua umana – Quando mia madre si sentiva male o quando aveva un cambiamento nei livelli di glucosio, Greka me lo segnalava e restava al suo fianco. Si metteva sempre ai suoi piedi ovunque ci trovassimo».
La cagna è stata al suo fianco fino alla fine. Purtroppo, dopo essere stata ricoverata in ospedale qualche settimana fa, nonna Delvia è morta. «Greka è stata la prima a entrare al pronto soccorso, si vedeva che era agitata. Volevamo che sapesse che sua nonna non sarebbe più tornata e, per questo motivo, il giorno in cui abbiamo sepolto mia madre, abbiamo portato Greka a salutarla, vicino alla sua bara. Ha pigolato molto e tremava tantissimo».
Nonna Delvia se ne era andata, ma, González ha condiviso un video in cui entrambe sembrano provare lo stesso dolore per la perdita subita: «A casa, ho messo questa foto di mia madre su un mobile. Greka si è subito avvicinata. Sento mia madre con me ogni volta che abbraccio Greka o ogni volta che lei mi porta la palla. Il suo amore per mia madre ci ha aiutato a superare questo periodo molto difficile. Avevano un legame davvero molto speciale».
Nelle dichiarazioni che la donna ha rilasciato a TheDodo, però, c'è un aspetto che viene particolarmente sottolineato: «Greka si è avvicinata alla foto di mia madre e ha portato la palla: aspettava che la sua nonna gliela lanciasse». Nel video condiviso non c'è questo comportamento e nelle foto la pallina rimane sul divano, tra il cane e il tavolino.
Anche se così fosse comunque, ovvero seppure Greka appoggiasse il gioco sul tavolo, non possiamo dire se sia un comportamento spontaneo oppure indotto dall'umana che può aver posto l'oggetto in quello specifico posto oppure un'associazione da parte della stessa cagna dovuta al fatto che l' "altarino" ha acquisito un valore importante per il suo punto di riferimento.
Ci teniamo a sottolinearlo non per sminuire il valore di questa storia, sia chiaro, ma anzi per sottolineare ancora di più l'empatia dei cani, capaci di percepire le nostre emozioni e di entrare in osmosi con quello che proviamo senza necessariamente dover costruire una narrazione a tutti i costi strappalacrime ma che, già solo per quanto raccontato dalla donna, mostra una bellissima storia d'amore e di amicizia.