La Pinacoteca di Città di Castello apre le sue porte anche ai cani. Lo ha fatto sapere l'amministrazione del Comune in provincia di Perugia che ha disposto l'ingresso per i cani di piccola taglia, che potranno entrare liberamente insieme ai loro pet mate. Per quelli più grandi è stato attivato invece il servizio chiamato "Pet stop", uno spazio dedicato dove gli animali possono sostare e attendere in compagnia degli addetti della cooperativa che si occupa della gestione della struttura museale.
«Da diverso tempo – ha spiegato Elisa Duranti, operatrice guida museale della cooperativa "Poliedro" – cerchiamo di venire incontro alle esigenze dei turisti che hanno al seguito i loro amici a quattro zampe. Con la regola che gli animali possono entrare al museo solamente se tenuti in braccio o in un trasportino. Quando però il turista che vuole visitare la pinacoteca ha un cane di taglia medio grande che non può essere portato in braccio e non ha neanche un trasportino per portarselo dietro, offriamo la possibilità di far sostare il cane con noi in biglietteria. Offriamo sempre ciotoline con acqua fresca e riparo dalla pioggia e dal sole. In questo modo i turisti sono tranquilli di entrare al museo con calma senza essere costretti a rinunciare alla visita».
Anche se non c’è alcuna legge nazionale che neghi la possibilità di entrare in un museo in compagnia del proprio cane, trattandosi di un luogo privato aperto al pubblico il gestore può imporre un divieto, attenendosi però sempre alla normativa locale vigente. In questo caso, però il Comune ha scelto di permettere a tutti di visitare il museo e apprezzare le opere dei maestri del Rinascimento, Raffaello e Signorelli conservate nella seconda pinacoteca più importante della regione dopo la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia.
«Pinacoteca comunale accessibile a tutti anche a loro, gli amici a quattro zampe che sono parte integrante della nostra vita: un servizio che le operatrici della Cooperativa Poliedro offrono a tutti coloro che ci onorano della visita in uno dei palazzi simboli del Rinascimento che custodisce opere di rara bellezza e suggestione», ha sottolineato l'assessore alla Cultura, Michela Botteghi.