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13 Giugno 2024
10:43

La persona accusata dell’uccisione del cane Aron non potrà detenere altri animali

La persona accusata di aver ucciso il cane Aron non potrà detenere altri animali. Lo ha deciso l'ordinanza sindacale del Sindaco di Palermo. L'uomo, un 47enne del posto, era l'umano di riferimento del cane legato a un palo e bruciato vivo.

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Credit: Martinandoarte

La persona accusata di aver ucciso il cane Aron non potrà detenere altri animali. Lo stabilisce l'ordinanza interdittiva firmata dall’assessore al Benessere animale Fabrizio Ferrandelli, e dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla, e sostenuta con forza anche dal Garante regionale dei diritti degli animali, Giovanni Giacobbe Giacobbe.

L'amministrazione comunale palermitana ha accolto la richiesta presentata dalle associazioni di tutela animale Oipa, Leal, Lav, e altre, di impedire che l'uomo possa prendere con sé ulteriori animali, «sulla base dello stato mentale e dei suoi molteplici comportamenti criminosi», si legge nell'ordinanza.

L'uomo, un 47enne del posto, era infatti l'umano di riferimento del cane Aron, che a gennaio di quest'anno era stato legato a un palo e bruciato vivo proprio dalla persona di cui si fidava di più. L'animale è morto al termine di giorni di agonia e il suo caso ha scosso l'opinione pubblica.

Il suo ex umano di riferimento, pur essendo stato iscritto nel registro degli indagati, potrebbe non essere mai processato, il Pubblico ministero del Tribunale di Palermo ha infatti avanzato la richiesta di archiviazione del procedimento penale.  Per evitare che l'archiviazione possa comportare il ripetersi della vicenda di Aron, il Comune di Palermo ha interdetto il 47enne dal «possedere, acquisire in proprietà e/o detenere animali di qualunque genere e specie a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, su tutto il territorio».

Una decisione assunta alla luce del verbale con il quale il personale della Questura di Palermo, allertato da una segnalazione privata, «accertava che [l'uomo] aveva dato fuoco ad un cane di sua proprietà nei pressi di piazza Francesco Crispi».

Sono incaricati dell'esecuzione dell'ordinanza il servizio veterinario della ASP Palermo e la Polizia Municipale con controlli periodici e provvedendo al sequestro degli animali eventualmente rinvenuti.

«Soggetti che incrudeliscono contro gli animali sono soggetti pericolosi che possono tranquillamente passare dall’animale all’uomo. L’ordinamento dovrebbe considerare anche questo», ha commentato il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto.

Soddisfazione anche da parte della Lav: «Abbiamo richiesto fin dal primo momento che l’indagato non potesse più avere animali, per il resto della sua vita. E questa richiesta è stata finalmente accolta! Una notizia importante che coinvolge anche futuri coinquilini di Russo, che non potranno detenere animali nella casa condivisa – ha dichiarato Alessandra Ferrari, responsabile animali familiari dell'associazione – Aron non potrà più tornare tra noi, ma almeno il suo assassino non potrà più fare del male ad altri animali. Ora speriamo anche nella riapertura delle indagini della Procura come LAV ha richiesto opponendosi all’archiviazione e nel pronunciamento del Tribunale!».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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