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10 Marzo 2022
17:10

La pericolosa passione dei russi per gli orsi “domestici” star dei social

Sui social è facile imbattersi in foto e video di orsi e umani. Molti vengono dalla Russia, che ha un legame profondo e complesso coi plantigradi. Gli orsi star dei social sono però un problema sia per gli orsi che per gli umani.

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Le star animali sui social non sono di certo una novità e ce ne sono davvero per tutti i gusti e di tutte le specie. Ma tra cani, gattini, maiali e pappagalli a volte risulta davvero difficile farsi notare, a meno che tu non viva con un orso bruno di 400 kg che in piedi può arrivare agilmente a 2 metri e mezzo di altezza. Girando sui social non è troppo difficile, infatti, imbattersi in video e foto con protagonisti plantigradi e umani, spesso in situazioni di dubbio gusto e molto pericolose.

Gli ultimi episodi che ci sono stati segnalati arrivano, come tanti altri, dalla Russia, in particolare dai profili di Denis Vovk, atleta entrato nel Guinness dei Primati per aver trascinato un aereo di linea Airbus A319 da 40 tonnellate per 4,3 metri.

In un primo video, il possente atleta si allena assieme al collega e connazionale Mikhail Koklyaev sotto lo sguardo di un orso bruno di nome Tom sullo sfondo. Lo stesso Tom, che in un video successivo viene calcisticamente "umiliato" dai palleggi e dai dribbling di Vovk, che conclude il tutto con un grande e caloroso abbraccio.

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Orsi e Russia, un legame antico e complesso

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La Russia ha un legame profondo e complesso con gli orsi, sono amati, venerati e protetti, ma allo stesso tempo cacciati e sfruttati per circhi e spettacoli

Il legame che c'è tra la Russia e gli orsi è molto antico, complesso e profondo. E' un legame che permea quasi tutti gli aspetti della cultura, della storia e della vita delle comunità locali, come conferma Elisabetta Tosoni, biologa esperta di orsi e autrice del progetto di divulgazione L'orso e la formica: «Per le culture che vivono intorno al circolo polare artico – racconta a Kodami – l'orso è una sorta di divinità ma anche un figlio, un fratello e un amico da proteggere. Per i popoli Ket della Siberia prendersi cura di un cucciolo orfano è un rito propiziatorio, serve a dimostrare agli spiriti che gli uomini sono buoni».

Tuttavia, questo profondo legame è ricco di contraddizioni. I carnivori sono amati, venerati e protetti ma allo stesso tempo cacciati, sfruttati per circhi e spettacoli o addirittura tenuti come animali "domestici" e spesso trasformati in un vero e proprio business.

L'orso Tom protagonista dei video, per esempio, ha quasi un milione di follower su TikTok e lo si vede spesso posare in foto con modelle e personaggi famosi: un gioco che fa di certo guadagnare un mare di like, ma che è tremendamente rischioso.

Un selvatico resta un selvatico: imprevedibile

«Anche se possono essere inaspettatamente mansueti e socievoli, gli orsi restano sempre animali selvatici – spiega Elisabetta Tosoni – Quando mi chiedono che rischi potrebbero mai esserci con esemplari nati e cresciuti in mezzo agli uomini, io racconto sempre l'esperienza di Raymond Coppinger, etologo esperto di cani e lupi. Quando un amico gli chiese di entrare nel recinto dove c'erano i suoi lupi addomesticati, Coppinger chiese come doveva comportarsi. L'amico gli disse che non correva alcun pericolo, perché erano abituati a stare al guinzaglio e poteva trattarli come normali cani. Coppinger, che conosceva bene i lupi in natura, si fidò, diede un colpetto per salutare una delle femmine e fu immediatamente aggredito e ferito dal resto del branco».

Sono alti i rischi che corrono le persone che interagiscono con un orso bruno adulto, anche se abituato agli esseri umani. Con gli animali selvatici come orsi, lupi o tigri  comportamenti imprevedibili ed errori di comunicazione possono essere sempre dietro l'angolo e i media sono pieni di storie tragiche avvenute in giro per il mondo con protagonisti selvatici "addomesticati".

Ma il problemi degli orsi" domestici" riguardano non solo la sicurezza degli umani, ma anche il benessere stesso dei mammiferi, lo sfruttamento animale e persino la loro conservazione.

Il business delle foto con gli orsi nelle foreste incantate

Un altro caso eclatante è quello di Stepan, una vera e propria star in Russia e sui social: «Se Stepan fosse un uomo, sarebbe il miglior marito e padre di famiglia», si legge in un commento di un fan su Instagram. L'orso posa regolarmente con modelle, attori, personaggi pubblici, ed è stato protagonista di film e spettacoli, spesso in meravigliose cornici boschive da fiaba. Ma naturalmente tutto ha un prezzo, e i servizi offerti possono arrivare fino a 400$ a posa ed è molto semplice trovare su Internet il tariffario dettagliato per chiunque voglia concedersi una ventina di minuti e qualche scatto con lui.

Le persone che vivono con Stepan, Svetlana e Yuri, affermano talvolta di averlo salvato da un cacciatore, altre volte di averlo sottratto a un piccolo zoo. Ma al di là della sua origine, lo sfruttamento che fanno dell'orso non fa altro che alimentare un'immaginario distorto e pericolosissimo del rapporto coi selvatici, soprattutto sui social. Il tutto, ovviamente, sulla pelle del povero Stepan, sempre sottoposto agli scatti a cui è obbligato.

I social e le foto coi selvatici minacciano la loro sopravvivenza

«La spettacolarizzazione dei selvatici fa credere alla gente che è possibile tenere in casa un orso, una tigre o un leone – spiega la Tosoni – Tutto ciò alimenta catture e mercati illegali, che possono minacciare la conservazione stessa della specie. Gli orsi, in particolare, hanno bisogno poi di grandi spazi, appartengono alle foreste e alle montagne ed è giusto che stiano lì».

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I social possono alimentare il commercio illegale di specie selvatiche

I social alimentano il mercato nero e minacciano le specie: è già stato dimostrato ed è un rischio che aumenta giorno dopo giorno, in tutto il mondo.

Tom, Stepan e gli altri orsi, così come le tigri, gli elefanti e le scimmie con cui tanto amano farsi fotografare i turisti, possiedono un carisma innegabile ma sono e restano animali selvatici maltrattati e sfruttati come fossero pupazzi.

Pensateci bene la prossima volta che lascerete un acritico e per voi innocuo like. La nuova frontiera della crudeltà e dello sfruttamento degli animali non si trova più solo sotto a un tendone da circo o dietro delle sbarre ma è sullo schermo dei nostri smartphone.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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