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24 Ottobre 2021
19:00

La paura dei serpenti è innata o appresa?

Tutelare i serpenti è fondamentale per preservare le specie e mantenere gli equilibri dell'ecosistema. La paura molto diffusa riguardo questi animali mette però spesso a dura prova la loro sopravvivenza. Un nuovo studio, recentemente pubblicato su Anthrozoös, ha dimostrato una volta per tutte quanto c'è di appreso e quanto di innato in questo comportamento, trovando supporto per entrambe le ipotesi.

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La paura dei serpenti, così come anche dei ragni, è molto diffusa nella nostra specie. Se però questa fobia sia innata o appresa è ancora oggetto di discussione: alcune ricerche, come quella pubblicata su Frontiers in Psychology, hanno infatti suggerito che rappresenta in realtà un retaggio evolutivo, conservato perché vantaggioso. Il serpente poteva essere infatti un animale pericoloso, e chi lo evitava aveva maggiori probabilità di non morire e riprodursi, così che questa paura è rimasta nel nostro DNA. D'altra parte, altri studi, come quello pubblicato su Psychology Press, propongono invece che questa paura sia appresa dai nostri genitori e quindi trasmessa culturalmente più che subconscia. Un nuovo studio, recentemente pubblicato su Anthrozoös, ha cercato di dimostrare una volta per tutte quanto c'è di appreso e quanto di innato in questo comportamento, trovando supporto per entrambe le ipotesi.

Lo studio: il test di associazione implicita

I ricercatori hanno studiato due gruppi: uno composto da bambini dell'età compresa tra i 7 e i 17 anni e l'altro dai genitori dai 21 ai 76 anni per un totale di 175 persone. Hanno sottoposto loro un cosiddetto test di associazione implicita, ossia un test in cui le persone non devono ragionare o pensare per rispondere, ma al contrario, agiscono d'impulso, dando così informazioni subconsce. Il test veniva svolto in questo modo: i soggetti dovevano accoppiare la parola serpente o uccello canoro a un aggettivo positivo e ad uno negativo.

I ricercatori nel frattempo calcolavano il tempo che i partecipanti impiegavano ad associare le parole tra loro. Più infatti erano veloci, più voleva dire che l'associazione era per loro spontanea e inconscia. Al contrario, più erano lenti, più voleva dire che erano andati un po' contro quello che inconsciamente sentivano. Alla fine del test, i ricercatori hanno analizzato i tempi di risposta e li hanno confrontati, dividendoli per età.

Si sono accorti che, nel complesso, i soggetti avevano risposto più velocemente quando il serpente era associato ad un aggettivo negativo. Nonostante anche i bambini rispondevano più velocemente all'associazione serpente-aggettivo negativo, lo facevano molto meno degli adulti. Inoltre, membri della stessa famiglia davano risposte molto più simili tra loro, rispetto agli sconosciuti.

La paura dei serpenti è innata, ma anche un po' appresa

I ricercatori suggeriscono che, data la maggiore velocità complessiva nell'associare la parola serpente a un aggettivo negativo, rispetto a uccello canoro, c'è sicuramente una componente innata nella fobìa dei serpenti. Che però i bambini l'abbiano fatto molto di meno, potrebbe voler dire che anche l'apprendimento e la socializzazione svolgono anch'essi un ruolo. Per di più, chi viveva nella stessa famiglia rispondeva in maniera molto simile.

Altre componenti però, come ad esempio sesso, razza ed etnia non hanno avuto una grande influenza sui tempi di risposta, il che fa pensare che la componente innata sia più forte di quella appresa. Questo studio è importante in quanto la conservazione dei serpenti è spesso messa a dura prova dal fatto che le persone li temono e quasi sempre in maniera immotivata. Capire come si costruiscono queste fobìe e quanto sono diffuse è importante per capire come poter sensibilizzare le persone su questo tema. I serpenti sono infatti molto importanti nell'ecosistema in quanto sono sia predatori, che prede di altri animali selvatici. Inoltre possono anche essere degli indicatori ecologici, motivo per cui la loro tutela è fondamentale, sia per preservare loro stessi che l'equilibrio di tutto l'ecosistema.

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