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31 Agosto 2024
9:00

La nuova vita di nove coyote: così sono stati rilasciati in natura i cuccioli recuperati vicino San Diego

Recuperati perché non avrebbero potuto sopravvivere così piccoli da soli, nove coyote sono stati rilasciati dopo essere stati abituati a vivere in natura.

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Recuperati a circa 5 settimane di vita, seguiti per essere rimessi in sesto e pronti per riprendere la vita in natura: così nove coyote hanno ritrovato la libertà all’Eagle Peak Preserve, un'area di conservazione della fauna locale nella zona di San Diego, dopo essere stati assistiti dalla San Diego Humane Society.

L'organizzazione ha come missione quella di sostenere e creare «un mondo più umano ispirando compassione e promuovendo il benessere di animali e persone». La rete di sicurezza sostenuta dai volontari a San Diego ha fatto sì che diventasse la città più grande degli Stati Uniti a impedire che gli animali sani e curabili dei rifugi venissero soppressi. Si tratta di un'organizzazione privata, indipendente e senza scopo di lucro che ha diverse sedi nella contea e che si prende cura di oltre 40.000 animali ogni anno.

I cuccioli di coyote erano stati recuperati tra marzo e maggio ed erano soli e troppo piccoli per poter sopravvivere. Sono stati nutriti a mano, ovvero con l'utilizzo di biberon appositi, per poi guidarli all'alimentazione autonoma. Il tutto è stato fatto mettendoli prima di liberarli un una zona all'aperto per evitare l'imprinting con gli esseri umani fin quando, appunto, non fossero pronti per ritornare in natura. La loro re immissione fa parte di un progetto che si chiama "Projcet Wildlife" a cui collabora anche la San Diego River Park Foundation.

«Per rendere possibile un rilascio di successo, è essenziale mantenere i coyote allo stato selvatico – hanno spiegato gli esperti sull'account Facebook ufficiale – Il team del Project Wildlife ha impiegato strategie per ridurre al minimo la probabilità che i coyote si potessero abituare agli umani. Tra queste, indossare maschere e pellicce da coyote, usare spray di urina di coyote e riprodurre registrazioni sonore di ululati di coyote selvatici».

Inoltre, lo staff ha fatto sì che i cuccioli imparassero abilità di sopravvivenza essenziali come nascondere o seppellire il cibo, diffondere odori di altri coyote per aiutarli a identificare gli adulti residenti e altri odori di potenziali animali da preda. Il team ha anche creato ripari e nascondigli erbosi per mantenere i cuccioli freschi e comodi durante il caldo estivo. «Tramite telecamere di sorveglianza, i nostri specialisti della fauna selvatica hanno monitorato da remoto il comportamento dei coyote, assicurandosi che fossero pronti per il rilascio. Quando è arrivato il momento, i nove coyote sono stati rilasciati», concludono su Facebook.

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