video suggerito
video suggerito
11 Novembre 2021
12:38

La nottola comune (Nyctalus noctula)

La nottola comune (Nyctalus noctula) è un pipistrello di grandi dimensioni, che vive in tutto il nostro paese, soprattutto nei boschi di latifoglie tra i 500 e i 1000 metri di altitudine. Si nutre di insetti e purtroppo, anche a causa dell'inquinamento, è stata considerata vulnerabile dalla IUCN ed è oggi protetta dalla direttiva habitat.

2 condivisioni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

La nottola comune (Nyctalus noctula) è un pipistrello, ovvero un mammifero appartenente all'ordine dei chirotteri, che fa parte della famiglia dei vespertilionidi. La nottola comune è di colore marrone – nero, con un'apertura alare che raggiunge al massimo i 40 centimetri. La sua diffusione in Italia è quasi omogenea nella zona peninsulare, dove colonizza soprattutto ambienti boschivi e forestali.

Come è fatta la nottola

La nottola è un pipistrello di grandi dimensioni e infatti il suo corpo può raggiungere gli 8 centimetri, con un avambraccio di 48 -58 millimetri, ed un peso che varia dai 20 ai 50 grammi. Il colore del pelo è marrone sul lato superiore, mentre nella parte inferiore del corpo è più chiaro. Nei mesi estivi, questa specie fa la muta e inizialmente si copre di pelo marrone scuro, simile a quello degli individui giovani. In autunno invece, si sbianca e raggiunge quasi le tonalità dorate del giallo. Le orecchie sono corte ma molto larghe e hanno una forma triangolare che si arrotonda verso l'estremità. Come tutti i chirotteri del genere Nyctalus, anche la nottola ha il caratteristico trago, ovvero la protuberanza che protegge il condotto auricolare. Essa è corta, ricurva e ha una forma che ricorda un fungo. Lo sperone cartilagineo, detto calcar, che sorge poco sopra la caviglia con la funzione di aiutare il dispiegamento della membrana nel volo, è lungo e presenta un lobo terminale rotondo e ben sviluppato. Il muso è corto e piatto, ha una forma smussata e un colore più scuro rispetto a quello del pelo. Le ali invece, hanno un colore nerastro, come quello delle orecchie e sono lunghe e strette.

I piedi della nottola sono piccoli e tozzi, hanno dita corte e, sul pollice, presentano una particolare callosità. La coda, infine, è corta ma la sua estremità si estende leggermente oltre la fine dell'uropatagio, ovvero la membrana inferiore, anche detta membrana interfemorale o notopatagio,

Ecolocalizzazione

Come tutti i pipistrelli, anche la nottola comune è dotata di un particolare strumento di comunicazione, ovvero l'ecolocalizzazione, grazie al quale può orientarsi e volare anche in totale assenza di luce. Questo sistema, basato sull’emissione di suoni ad alta frequenza e alla successiva ricezione dei rimbalzi delle onde sonore, permette di riconoscere la presenza di ostacoli. Proprio l'ecolocalizzazione è lo strumento che ha favorito l’invenzione del sonar da parte dell'uomo, ovvero il metodo usato nella navigazione che utilizza la propagazione delle onde sonore sott'acqua per individuare ostacoli di ogni tipo.

Come e quanto vive una nottola

Immagine

La nottola è un animale migratore e questo significa che, mentre d'estate si rifugia nelle cavità degli alberi, ma anche nei fabbricati di origine antropica, in inverno preferisce le fessure nelle rocce, nei muri o all'interno di qualunque genere di nascondiglio domestico dove le temperature non scendano mai troppo, come cantine o garage. Si tratta di una specie gregaria, che vive in colonie anche miste (ovvero condivise con altre specie di chirotteri) le quali possono essere composte anche da centinaia di individui, fattore questo che è stato osservato in Friuli Venezia Giulia, nell'ambito di uno studio pubblicato nel 2020 riguardo la distribuzione dei chirotteri nelle Alpi orientali. La longevità massima accertata è di 12 anni, ma generalmente non superano i 10 – 11 anni.

Secondo quanto riportato nello studio di conservazione e gestione dei chirotteri pubblicato dal Parco Naturale del Monte San Bartolo, luogo di transito delle nottole comuni, la distanza coperta da questi chirotteri durante le rotte migratorie è di circa 900 – 1600 km. Tuttavia, a differenza di molte specie di uccelli, in questo caso non si conoscono i percorsi seguiti negli spostamenti, anche se si può supporre che seguano le dorsali boschive, dove possono trovare riparo e nutrimento durante il viaggio.

Questo animale tende a cacciare durante gli orari crepuscolari, ma talvolta si muove anche durante il giorno, se le condizioni ambientali lo permettono e se il disturbo antropico è ridotto. La nottola comune infatti, risente dell'eccessiva presenza dell'uomo, il quale ancora oggi ha una cattiva opinione di questi animali. Inoltre secondo quanto riportato nello studio condotto dal Parco Naturale Adamello Brenta in collaborazione con l'istituto Oikos, sulla presenza dei chirotteri all'interno del parco, a minacciarne la sopravvivenza vi sono anche altri fattori quali la scomparsa degli elementi strutturali indispensabili per la sopravvivenza (rifugi e nascondigli), utilizzo di insetticidi e prodotti chimici tossici e il disturbo da parte di turisti nei mesi dell'ibernazione invernale.

Riproduzione

Le femmine di nottole comuni raggiungono la maturità sessuale dopo il primo anno di vita. Gli accoppiamenti avvengono generalmente tra agosto e ottobre, ma la stagione può variare in base alle temperature ambientali. Talvolta infatti, l'accoppiamento può avvenire anche durante il periodo di ibernazione, ovvero i mesi in cui l'attività di questo pipistrello è quasi nulla. Le femmine danno alla luce uno o al massimo due piccoli, i quali saranno in grado di volare dopo 4 settimane.

Alimentazione

La nottola comune è un animale insettivoro e la sua dieta è composta da invertebrati anche di dimensioni piuttosto grandi come certi lepidotteri e coleotteri, ma soprattutto ditteri, ovvero l'ordine di insetti a cui appartengono 120 mila specie, caratterizzati dalla presenza di un solo paio di ali, ovvero quelle anteriori, di cui fanno parte, tra le altre, le mosche comuni, i mosconi e anche le zanzare.

La caccia avviene soprattutto all'inizio del crepuscolo, ovvero prima della maggior parte degli altri pipistrelli europei. La nottola vola in alta sopra gli alberi e sopra gli specchi d'acqua e le zone umide, ha un volo agile ricco di cambi di direzione anche improvvisi, e può raggiungere velocità fino a 50 km orari.

Habitat e distribuzione

Immagine

La nottola tende a vivere nel bosco, ma ha spiccate tendenze antropofile, ovvero apprezza e ricerca ambienti dove vi sia anche la presenza di esseri umani, proprio  per questo motivo trova rifugio anche nelle città e negli abitati, soprattutto se ricchi di parchi e di alberi di grandi dimensioni. Secondo quanto riportato dalla IUCN, la nottola preferisce comunque i boschi umidi di latifoglie, in particolare se nei pressi di corsi d'acqua, dove poter trovare un maggior numero di prede. Si mantiene prevalentemente nelle aree marginali dei boschi e soprattutto ad altitudini che variano dai 500 ai 1000 metri di quota. Durante gli spostamenti migratori, può raggiungere anche l'alta montagna, dove va in ibernazione, fino al ritorno della primavera.

Al di fuori dei confini italiani, la nottola comune è presente anche nella maggior parte dei boschi europei, sui monti Urali della Russia centrale, nel Caucaso, in Turchia ed in Medio oriente, fino alle parti sud-occidentali della Siberia, alle montagne dell'Himalaya, alla Cina, alla Malesia, Taiwan e infine in Giappone.

La conservazione della nottola comune

La nottola comune è una specie considerata vulnerabile dalla IUCN, e le principali minacce sono rappresentate prima di tutto dall'inquinamento, ma in secondo luogo anche dall'abitudine di tagliare i vecchi alberi cavi e dall'azione di disturbo da parte dell'uomo nei rifugi situati all'interno di costruzioni artificiali. In Italia infatti, negli ultimi decenni è stata osservata una forte diminuzione causata, tra le altre cose, dal degrado degli habitat.

Questa specie è elencata nell'appendice IV della direttiva Habitat (92/43/CEE) come specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa, ed è inoltre protetta dalla Convenzione di Bonn e da quella di  Berna. Purtroppo però ancora oggi tutte le specie di pipistrelli sono vittime di pregiudizi ingiustificati e di intolleranza. Inoltre, molti chirotteri vengono uccisi volontariamente, soprattutto le specie che, come le nottole comuni, cercano riparo nelle fessure degli edifici entrando così maggiormente a contatto con le persone.

Avatar utente
Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social