La natrice tassellata (Natrix tessellata) è un serpente della famiglia dei natricidi, comunemente noto anche come serpente d'acqua o biscia d'acqua. Vive, infatti, in habitat acquatici come laghi, stagni, fiumi e paludi in diverse zone d'Europa, inclusa l'Italia.
Non si tratta di una specie velenosa, quindi non rappresenta una minaccia per gli esseri umani. Per riconoscerla si possono notare alcune caratteristiche fisiche distintive, come il colore grigio o marrone con chiazze scure disposte a forma di tessera, da cui deriva il nome scientifico "tassellata".
Come la biscia dal collare (Natrix natrix) e la Biscia viperina (Natrix maura), fa parte dei Colubridi acquatici.
Come è fatta la natrice tassellata
La testa della natrice tassellata è leggermente appiattita e presenta due bande scure che si estendono dagli occhi fino alla mascella. Questo particolare permette di distinguerla dalla natrice dal collare, che ha una testa più larga.
Gli occhi sono circondati da un anello giallo e la coda di questo serpente è appuntita e può essere utilizzata per la locomozione in acqua. In generale, la natrice tassellata ha un corpo snello e allungato, adattato alla vita acquatica.
Ha una colorazione piuttosto variabile che va dal grigio/marrone al grigio/beige. Tuttavia, in alcune zone dell'areale di distribuzione è possibile incontrare anche soggetti di colorazione più chiara e, di tanto in tanto, anche completamente neri. Il disegno sul corpo mostra macchie a scacchiera di colore nero/brunastro. Con il passare dell'età, le macchie perdono di colore e diventa sempre più difficile distinguerle.
La parte del ventre è punteggiata ma, occasionalmente, anche in questo caso può essere sprovvista di macchie.
Alla nascita i piccoli misurano circa 14/24 centimetri e, verso i 3 anni raggiungono circa i 40 centimetri. Le femmine adulte, che sono più corpulente dei maschi, possono arrivare a 1,3 metri.
Habitat e distribuzione
La natrice tassellata vive in zone umide come i fiumi, i torrenti e i laghi. In particolare predilige le zone con un greto sassoso ed ampio e corsi d'acqua che dispongono di acque lente. È in grado di risalire i torrenti anche all'interno di profonde gole. Nei laghi predilige i canneti, ma sceglie il suo habitat soprattutto in base alla disponibilità di risorse alimentari.
Secondo quanto riportato sul sito delle aree protette del Trentino, trattandosi di una specie che si nutre prevalentemente di pesce, viene spesso individuata nei bacini di pesca sportiva e pescicoltura.
A livello globale, secondo a IUCN è diffusa sia in Europa che in Asia e, in Italia è presente in tutta la penisola, fatta eccezione del Salento, della Calabria centro meridionale e delle isole. Nel resto del paese può raggiungere anche i 1800 metri di quota.
In generale è piuttosto comune nel Nord Est e frequente in pianura e sull'Appennino, mentre è meno comune nel Centro e Sud Italia.
Abitudini e comportamento
Questa specie è attiva prevalentemente di giorno e si può osservare quando è intenta a scaldarsi lungo le rive dei corsi d'acqua o dei laghi. La natrice tassellata non mostra comportamenti aggressivi e, generalmente, predilige la fuga. Se si sente minacciata, può però emettere forti sibili.
In alternativa, può gonfiarsi e avventarsi contro il pericolo appiattendo la zona del collo. Questo comportamento ricorda leggermente quello proposto dai cobra, ma questa specie generalmente non arriva a mordere e, anche nei rarissimi casi in cui lo fa, non è pericolosa per l'uomo. In caso di necessità può entrare in tanatosi, fingendosi morta per confondere i predatori.
Durante l'estate le femmine scelgono luoghi soleggiati dove deporre le uova, mentre i giovani si disperdono. Nelle ore più calde delle giornate estive può scegliere di ripararsi all'ombra della vegetazione o ritirarsi nella sua tana.
Durante l'inverno, invece, quando le temperature scendono, cerca rifugio in luoghi protetti, come buche nel terreno, crepe nelle rocce o sotto radici degli alberi. Durante il letargo la sua attività metabolica rallenta notevolmente. Il periodo esatto e la durata del letargo possono variare a seconda delle condizioni climatiche e della distribuzione geografica della specie.
Riproduzione
Il periodo riproduttivo della natrice tessellata ha inizio dopo la fine dello svernamento e, nel nostro paese, questo momento coincide con la primavera. Gli accoppiamenti sono annuali ed avvengono sia in acqua che sulla terra ferma, ma sempre poco distante dai corpi d'acqua.
Si tratta di una specie ovipara, che depone le uova in gruppi di numero variabile tra 8 e 40 sotto alcuni strati di vegetazione o in ambienti che offrono un'efficace protezione. Ciò avviene tra giugno e luglio e la schiusa è dopo circa 10 settimane.
Alimentazione
La Natrice tassellata mangia principalmente pesci, che caccia e cattura abilmente sott'acqua. Si tratta, infatti, di un'ottima nuotatrice che può rimanere sott'acqua anche per un tempo prolungato. La sua alimentazione non si limita solo ai pesci e, in caso di necessità, può includere anche altri animali, principalmente anfibi.
Tende a cacciare aspettando immobile l'arrivo delle prede, per poi trascinarle a riva e consumarle. Terminato il pasto si posizionerà al sole per raggiungere la temperatura corporea adeguata per riuscire a portare avanti la digestione.
Secondo uno studio condotto dall'MTA Center for Ecological Research del Danube Research Institute, in Ungheria, la dieta di questa specie è fortemente condizionata dalle disponibilità trofiche e in alcune zone della Turchia, ad esempio, si nutre per oltre il 50% di specie non ittiche.
La natrice tassellata e l'uomo
La natrice tassellata è un rettile piuttosto elusivo nei confronti dell'uomo e il suo morso è da considerarsi un evento estremamente raro. Per questo motivo, non è da considerarsi una minaccia per gli esseri umani.
È elencata nell'appendice II della Convenzione di Berna e viene valutata come “a minor preoccupazione” nella Lista Rossa della IUCN dei Vertebrati Italiani. Ciò nonostante, deve affrontare le minacce date dall'inquinamento dei corsi d'acqua, che per la natrice rappresentano habitat imprescindibili.
Nel caso in cui si trovi una natrice tassellata in casa è importante evitare di toccarla con le mani. Meglio fornirle una possibilità di fuga, rimanendo a una distanza sicura, in modo che il serpente abbia l'opportunità di allontanarsi autonomamente. Si possono chiudere le porte che conducono in altre stanze e, se davvero vi è il bisogno di intervenire immediatamente e soprattutto, se si è certi che non si tratti di una specie velenosa, si può intervenire con una paletta e una scopa, liberandola poi delicatamente all'aperto.