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Il Governo della Namibia mette all'asta decine di coccodrilli. Sono 40 gli animali catturati nelle regioni nord-orientali, le più ricche di fauna selvatica, allo scopo di essere venduti. Le vendite inizieranno il 17 luglio 2023 e si ripeteranno periodicamente al fine di tenere sotto controllo la loro popolazione.
Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente, Pohamba Shifeta, il quale ha sottolineato che questa decisione si è resa necessaria a causa della crescita della popolazione animale, giudicata insostenibile, in alcune parti del Paese come Kavango e Zambezi, dove sono presenti aree naturali particolarmente ricche in termini di biodiversità. In queste e altre zone, secondo il Governo, sarebbe stato registrato un aumento degli attacchi contro le persone, alcuni di questi rivelatisi mortali.
I grandi rettili saranno venduti a chiunque dimostri di avere a disposizione un habitat adatto e sia fornito di documenti di esportazione adeguati, ha precisato Shifeta: «Stiamo anche esaminando dove avvengono gli attacchi contro gli umani nelle riserve e aumenteremo la loro quota di trofei, potremmo raddoppiarla».
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La vendita di decine di coccodrilli non è però l'unica soluzione individuata dal paese africano. Contestualmente sarà incrementato il numero di permessi necessari per cacciare. Nel mirino è finito il coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus), il più grande rettile africano diffuso lungo il corso dei principali fiumi e laghi di tutta la parte subsahariana del continente.
La lunghezza di un adulto varia da 3,5 metri a 5 metri con un peso compreso tra i 225 e i 750 chili, sebbene la specie presenti dimorfismo sessuale e in genere i maschi sono più grandi delle femmine di circa il 30%. In alcuni rari casi possono esserci esemplari che raggiungono i 6 metri di lunghezza e un peso di 1.000 Kg.
Si tratta di animali che, in quanto grandi predatori, all'interno della piramide trofica occupano un ruolo di primaria importanza. Cacciano infatti animali di grosse dimensioni come gnu, bufali, zebre o antilopi, soprattutto quando le grosse mandrie devono attraversare i fiumi durante le loro migrazioni stagionali.
Quando afferrano una grossa preda ruotano su loro stessi per poter staccare pezzi più piccoli e inghiottirli con maggiore facilità. Durata la stagione degli amori i maschi corteggiano le femmine emettendo curiosi versi simili a muggiti, soffiando l'acqua dalle narici e facendo vibrare l'acqua sul dorso con una bizzarra e insolita danza.
